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Cattolici Genovesi




















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Incontro



 




ANNO XVIII - N° 1 GENNAIO 2004


I N D I C E

- VEDUTA DI GENOVA - XVII secolo

PAG 1 - IL GAZZETTINO

PAG 2 - EDITORIALE - IL DIALOGO E L'UNITA' DEI CRISTIANI

CULTURA E SOCIETA'


PAG 3 - PENSIERO SOCRATICO

PAG 4 - UN EBREO CONVERTITO VESCOVO IN TERRA SANTA

PAG 5 - L'EUROPA NON PUO' IGNORARE LA SUA STORIA

PAG 6 - LA CRISTIANA "VIGILIA" DI CLEMENTE REBORA - (parte II)

PAG 7 - LA LEGGE SULLA FECONDAZIONE ARTIFICIALE

PAG 8 - CATECHISMO DI S. PIO X - CAPO VII - IL PECCATO

PAG 9 - L'INFERNO E' ASSURDO ?

PAG 11 - ETICA LAICISTA

PAG 11 - I LAVORATORI E LA S. MESSA DELLA DOMENICA

SCIENZA


PAG 12 - DAGLI EMBRIONI IN VITRO AL COMA DéPASSé

POLITICA


PAG 13 - ISRAELE: IL DOSSIER DELLA DISCORDIA


PAG 14 - L'EX MINISTRO O'NEILL CONTRO LA GUERRA DI BUSH

PAG 15 - QUESITI

PAG 16 - INTERNET: UN GIOCO CHE COPIA LA REALTA'

PAG 17 - L'ITINERARIO DELL'ACQUEDOTTO CIVICO

STORIA


PAG 19 - UCCIDETE IL PRESIDENTE

PAG 21 - RASSEGNA STAMPA

PAG 22 - NOTIZIARIO M. C. L.

PAG 23 - IL RISPARMIATOR GABBATO

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ASSOCIAZIONE CATTOLICI GENOVESI
SEGRETERIA c/o RINO TARTAGLINO - VIA CAGLIARI 3/8 - 16142 GENOVA
*ARTICOLI NON FIRMATI SONO DEL SEGRETARIO

TARTAGLINO RINO

Tel. 010.876.398
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IN COPERTINA : GENOVA 2004 - UNA OCCASIONE PER ESSERE ALL'ALTEZZA DELLE GLORIE PASSATE
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Incontro


Gazzettino


 
2 NOV
BERLUSCONI: NESSUN RIMPASTO - NAVIGAZIONE A VISTA
3 NOV
ABBATTUTO ELICOTTERO IN IRAQ - LA GUERRA DEL DOPO GUERRA
4 NOV
FINI: SCOPRE L'ANTIFASCISMO - VICINI AL POTERE SI SCOPRE L'IRRESISTIBILE FASCINO DELLA DEMOCRAZIA
4 NOV
ARRIVANO I PACCHI BOMBA - MANEGGIARE CON CURA
7 NOV
BUSH : DOPO SADDAM VIA ALTRI DITTATORI - L'INFATICABILE
8 NOV
CROCE ROSSA LASCIA BAGDAD - TROPPE CROCI IN IRAQ
12 NOV
NASSIRYA: ATTENTATO - MORTI 19 ITALIANI - ERA PREVISTO
13 NOV
APPROVATA LA LEGGE SULLA DROGA - LINEA DURA
17 NOV
ESPULSO IMAN CHE PREDICA AL QAEDA - UNO SOLO ?
20 NOV
ISTAMBUL: ATTENTATO AL CONSOLATO INGLESE
25 NOV
FRANCIA E GERMANIA EVITANO LE SANZIONI MALGRADO IL PESANTE DEFICIT - HANNO INVENTATO LE REGOLE PER ALTRI
28 NOV
EURO: BALZO STORICO - SVALUTAZIONE PILOTATA DEL $
30 NOV
DOPO POLEMICHE NASCE L'EUROPA DELLA DIFESA
2 DIC
APPROVATA LA RIFORMA TV
3 DIC
FECONDAZIONE ARTIFICIALE: IRA DEI LAICI - PER LORO IL PROGRESSO E' TUTTO IN PROVETTA
5 DIC
PER IL CRACK CIRIO INDAGATO GERONZI - IL SEGRETO BANCARIO
11 DIC
PENSIONI: RIPRENDE IL DIALOGO - MA QUANTO PARLANO! IN FUTURO LE PENSIONI, FORSE, VERRANNO PAGATE A PAROLE
12 DIC
INPS: 500 MILA IMMIGRATI LAVORANO IN NERO
13 DIC
VERTICE FALLITO , UE SENZA CARTA - MENO MALE
14 DIC
IRAQ : CATTURATO SADDAM HUSSEIN - MANCA SOLO BEN LADEN. PROCEDERE CON CAUTELA ALTRIMENTI, MANCANO LE MOTIVAZIONI PER LA PROSSIMA GUERRA
15 DIC
CIAMPI RINVIA LA LEGGE SULLE T V
17 DIC
ISTAT : ITALIA CON PIU' POVERI - ORA CERCHIAMO IL COLPEVOLE
18 DIC
FRANCIA : VIETATO IL VELO ISALMICO A SCUOLA
19 DIC
PRIMO SI AL TESTAMENTO BIOLOGICO - MEGLIO QUELLO EREDITARIO
20 DIC
PARMALAT : BUCO SENZA PRECEDENTI - I BUCHI NEL LATTE
21 DIC
CONTINUANO SCIOPERI DEI BUS
23 DIC
TITOLO PARMALAT IN BORSA VALE 0,11 EURO CIOE' NIENTE
26 DIC
IRAN : CATASTROFICO TERREMOTO
27 DIC
TANZI (PARMALAT) IN CARCERE PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE - PRIMA IN GALERA, POI CONDANNATO, INFINE LIBERO
30 DIC
VIA LIBERA ALLA PROPOSTA DI LEGGE PER SOFRI - DA NON CREDERE, MA QUANTI AMICI AVEVA SOFRI !

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Incontro


 


 
EDITORIALE
IL DIALOGO E L'UNITA' DEI CRISTIANI



La grande aspirazione a partire dal Concilio Vaticano II è l’unità dei cristiani che ci viene sempre più spesso ribadita. Prima questo aspetto trovava l’insormontabile ostacolo nei dogmi, nella Rivelazione secondo la quale la negazione degli altri cristiani protestanti o ortodossi di certe verità rendeva molto difficile il dialogo tra le istituzioni; quindi il contatto a livello personale per ottenere la conversione al cattolicesimo dei singoli era fondamentale.
Un intervento del card. Kasper in un convegno (Roma - novembre 2001) tenuto dalla Commissione Episcopale Nazionale, ha affermato:”Il dialogo segna ormai la fine di una concezione individualistica della società occidentale. Dialogo è dire: Io non esisto senza l’altro; e l’altro non è limitazione di me, ma arricchimento – l’ecumenismo vive di questa legge.(…) Il dialogo ecumenico è una via per mezzo della quale lo Spirito di Dio parla alla Chiesa e la arricchisce con percezioni più profonde ed aspetti nuovi finora non contemplati dell’unica verità che è Gesù Cristo”.
Le affermazioni del card. Kasper analizzate con attenzione pongono alcuni quesiti che non possono rimanere senza risposta.

1) la Chiesa cattolica possiede tutta la verità rivelata?
2) La Rivelazione è terminata con l’ultimo Apostolo?
3) Il Dialogo della Chiesa con altri a quale conclusione deve arrivare?

Alla prima domanda non abbiamo dubbi, la risposta è che la Chiesa cattolica possiede tutta la verità rivelata cosa che i fratelli separati hanno in parte rifiutato.
Al secondo quesito rispondiamo che la Rivelazione è terminata con l’ultimo Apostolo e che non esiste la possibilità di una concezione evolutiva. Se con lo studio ed il tempo di certe cose possiamo saperne di più ma si rimane sempre nell’ambito delle stesse verità.
Per il terzo punto bisogna intendere dove si vuole arrivare con il dialogo quindi quale valore intendiamo dare alla verità.
Noi sappiamo che come si crede così si prega e così si vive. Se il dialogo ha lo scopo di portare i cosiddetti fratelli separati nell’ambito della Chiesa cattolica, per quanto difficile, può avere un significato.
Ovviamente, nessuno ha voluto affrontare il problema della verità rimandando il problema al dopo. Sul piano dei rapporti umani, del vivere civile, della politica si può sempre dialogare; ma sul piano della verità, dei dogmi non si può fare la media delle convinzioni. Dialogare vuol dire mettere tutti sullo stesso piano. Quanto agli altri che col dialogo “arricchiscono con percezioni più profonde ed aspetti nuovi finora non contemplati dell’unica verità che è Gesù Cristo” non è convincente.
Come l’errore possa arricchire la verità è tutto da dimostrare.

Rino Tartaglino





 
Incontro


 


 
ACCOGLIENZA
PENSIERO SOCRATICO


Con Socrate (469-399 a.C.) nasce la filosofia ed il nostro pensiero occidentale. Egli non scrisse nulla ma il suo pensiero ci è stato tramandato da Senofonte, Platone ed Aristotele. Secondo il nostro filosofo la prima realtà che colpisce l’uomo è la conoscenza di non sapere, da qui una necessaria modesti, anzi l’umiltà. Per prima cosa ogni essere umano deve conoscere sé stesso ; da qui il grande comando : “uomo conosci te stesso”. Solo conoscendo le abitudini, le disinformazioni, le passioni che ci muovono è possibile migliorarci e migliorare gli altri, da questo nasce quel grande bene che è l’educazione. Per capire e per capirsi occorre definire il significato delle parole, il contenuto dei concetti. Cambia l’uomo, il bene, la verità, la scienza, a seconda di come si definiscono le cose. Una comune definizione permette un utile dialogo universale.
Secondo Socrate l’uomo sente una coscienza che lo lo vuole, che lo critica, che lo sospinge al bene. L’ascolto della coscienza è ciò che fa grande l’uomo. Ma la coscienza ha una misteriosa grandezza perché nel suo intimo parla in nome di Colui che noi chiamiamo Dio. Pertanto Dio è in tutti, per tutti, con tutti; l’importante è ascoltarlo.
Socrate venne condannato a morte con la motivazione di ateismo. Non è che egli negasse il Sommo Bene ma lo vedeva e lo sentiva troppo più grande delle immagini dei suoi contemporanei. Il grande filosofo avrebbe potuto schivare la propria condanna ( morte ad opera della cicuta, un veleno che non perdona), sarebbe bastato che condannasse sé stesso e desse ragione agli sprovveduti che governavano Atene. Ma il rendere testimonianza alla verità è ciò che fa l’uomo veramente uomo. Chi rinnega ciò che ritiene vero rinnega sé stesso. E’ un messaggio che coincide con il Cristianesimo. Chi tradisce il vero si perde; il vero va diffuso, comunicato, difeso, a qualsiasi costo. Socrate non esalta sé stesso ma chiede la discussione, il dibattito, il dialogo, la possibilità di migliorarsi e correggersi.
Tutto questo è apertura all’intelligenza, è ascolto, è rispetto del prossimo, è la genesi della democrazia. Perciò Socrate può dirsi il patrono di coloro che combattono il totalitarismo, che difendono la libertà. L’insegnamento di Socrate verrà accolto dalla Chiesa Cattolica con ben maggiori margini di certezza. Quel Nume che parlava alla coscienza del filosofo è l’Iddio Creatore del mondo, il Legislatore del Decalogo, Colui che si è incarnato in Cristo pienezza della verità. In una fase storica in cui l’Islam vorrebbe fa scomparire ogni cultura che non sia la propria, il Cattolicesimo accoglie nella propria sintesi ogni sapere che guidi al vero ed al bene.

RENZO MATTEI


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Incontro


 


 
UN EBREO CONVERTITO VESCOVO IN TERRA SANTA


E' Jean Baptiste Gurion , monaco benedettino

L'Avvenire del 31/12/'03, p.6 scrive: “Per la prima volta dai tempi della Chiesa primitiva in Israele c'e' un vescovo(cattolico ) che proviene dall'ebraismo. E' vero, perché altri, come l'attuale cardinale di Parigi , sono ebrei della diaspora ("dispersione per il mondo dei figli di Abramo). questo ha 70 anni e il primo avvio alla conversione gliel'ha data la lettura di Simon Weil . E' stato consacrato vescovo l'8 novembre 2003."Quando ho abbracciato il cattolicesimo - dice - per la mia famiglia é stato un dramma. ma, a livello personale, nel profondo del cuore, ho sperimentato una continuità totale (con la fede precedentemente professata n.d.r..) é stato come un approdo, dopo una lunga navigazione”.
Quanti sono i cattolici oggi, in Palestina, tra la popolazione di origine ebraica ? "Certamente parecchie migliaia - dice Luigi Geninazzi in un articolo della stessa pagina - dei quali almeno 500 praticanti, specie nei 4 grandi centri urbani di Gerusalemme, Tel Aviv, Haifa e Bersheva. Essi si considerano “profezia di dialogo”, tra i due mondi ora contrapposti. non manca chi ancora li considera dei “rinnegati"; ma per fortuna sono pochi. S. Paolo ha preannunciato che il popolo ebreo si convertirà a Gesù poco prima del suo ritorno: questo piccolo gregge potrebbe essere l'avanguardia di una massa.
Siccome poi i palestinesi arabo-cristiani, pur essendo minoranza in Palestina rispetto agli arabi musulmani, costituiscono una comunità più numerosa: questi ebrei cristiani (il loro patriarca é il ben noto Sabbah, che ha consacrato vescovo Jean Baptiste Gurion si spera che dal cammino di questi uomini uniti da una stessa fede possa nascere - sotto la guida dello Spirito Santo - un domani di pace e di coesione per tutte le componenti della nazione palestinese.
In Gran Bretagna avvenne così: da quando i normanni la invasero nell'XI° secolo, per duecento anni sassoni e normanni si scontrarono duramente; col tempo un'unica fede - quella cattolica -amalgamò le due comunità in un unico popolo, quello inglese o anglosassone.

GIORGIO MARTINI



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L’EUROPA NON PUO’ IGNORARE LA SUA STORIA:
“I VALORI CRISTIANI FANNO PARTE DEL SUO FUTURO”

Il Vicario di Cristo ha detto chiaramente il suo pensiero ai “nuovi padri fondatori dell’Europa” che nel 2004 si allargherà di altre nazioni del’est. Esso è contenuto nell’esortazione Apostolica “Ecclesia in Europa” in modo chiaro ed incisivo. Giovanni Polo II ha puntato il dito contro un “nascente agnosticismo pratico” imbevuto di indifferentismo religioso.
Troppi europei appaiono privi dei valori cristiani dei loro padri e sembrano eredi che hanno allegramente dilapidato il patrimonio consegnato loro dalla storia. Oggi, nel nostro continente, è cosa amara constatare che è più facile dirsi “Agnostici” piuttosto che “credenti”. Nell’Europa di oggi la cultura dà l’impressione di essere immersa in una “apostasia silenziosa” da parte dell’uomo, sazio, che vive come se Dio non esistesse. Tutto perché ha paura di affrontare il futuro per una pigrizia che affievolisce i sentimenti di solidarietà e fa prevalere una crescente antropologia senza Dio e senza Cristo.

La civiltà occidentale di matrice “cristiana” è esistita perché le radici ideali hanno trovato nelle comuni tradizioni “cristiane” una forza capace di armonizzarle, di consolidarle e di promuoverle. Ciò non si deve ignorare, anzi, nell’elaborare la Costituzione Europea occorre precisare che l’edificio dovrà poggiare anche sui valori che nella tradizione cristiana trovano la loro piattaforma ideale.

Da qui è nato l’appello del Papa, che pur nel rispetto della laicità delle istituzioni, figuri nella “Magna Charta”, un esplicito riferimento al patrimonio cristiano. L’Europa allargata dovrà essere promotrice di quei valori universali che le ha dato il cristianesimo. Infatti è proprio mediante l’amore del prossimo che si può realizzare una democrazia non elitaria e dei veri diritti umani. Giovanni Paolo II afferma: ”..dire Europa deve voler dire “apertura”, cioè un continente aperto ed ospitale con forme di cooperazione economica sociale e culturale con gli altri continenti. Per poter instaurare un dialogo con i musulmani che vivono in Europa occorre una reciproca conoscenza, un contatto chiaro, prudente e consapevole che esiste un grave divario fra le nostre tradizioni cristiane e il pensiero islamico".

Il Santo Padre ha evidenziato il forte senso di frustrazione dei cristiani che accolgono in Europa i credenti di altre religioni e da questi si vedono interdire l’esercizio del culto cristiano nei loro paesi ove la religione islamica è l’unica ammessa e promossa.

Perciò le Chiesa cattolica e le altre confessioni cristiane, dice il Papa mentre chiedono alle istituzione di rispettare la libertà di culto, nello stesso tempo chiedono la reciprocità per i cristiani che vivono nei paesi islamici nella condizione di minoranze perseguitate.

Anche gli europei costruiranno ponti verso tali paesi, non eleveranno muri come fanno gli israeliani; ma, non si potrà dialogare fino a quando non esiste rispetto per i cristiani. Per questa ragione è d’obbligo insistere a porre dei paletti di salvaguardia rivendicando con forza le radici cristiane nel vecchio continente e pretendendo dagli immigrati, seguaci di Maometto, il rispetto dovuto all’Europa ed alle sue tradizioni saldamente ancorate al Cristianesimo. Sono pertanto da ritenersi pretenziose ed offensive le loro pretese che hanno già manifestato nel volere estromettere il Crocifisso dai luoghi pubblici come primo passo per mortificare e reprimere la nostra Fede.


MARIO MARTINETTI


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S. MESSA IN RITO LATINO

DOMENICHE E FESTE DI PRECETTO
CASA PROVINCIALE DELLE SUORE DELLA MISERICORDIA

ORE 10

VIA S. GIACOMO 26 GENOVA Carignano

ASS.NE “ UNA VOCE “


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LA CRISTIANA “VIGILIA” DI CLEMENTE REBORA

( PARTE II)


Non siamo fatti per le vicende vicine e prossime, positive (quelle che piacevano al padre,che commentava scoraggiato: "Clemente si è messo su una brutta strada", e anche alla madre, che si aprirà poi a Cristo, ma deplorante intanto che, l'impetuoso figlio-poeta stesse diventando un convertito e un "bacchettone"). "Si vede che sono d'un altro pianeta, si vede che sono d'un altro pianeta". ..:"Un gusto occulto mi minava in basso, / un lutto orlava ogni mio gioire; / l'infinito anelando, udivo intorno I nel traffico o nel chiasso, un dire furbo: / quando c'è la salute, c'è tutto... / ribellante gridava la mia pena: / ho sbagliato pianeta!". si sarà notato quante volte il poeta ,o la sua pena,o il suo cuore etc.etc. "gridano": esuberanze e passione di Clemente Rebora, poeta non certo temperato e placido: tagliente, anzi, a scatti e rasoiate, a chiasmi metrici e melodici, fortissimi; a dissonanze e scossoni; a scalpellate, spesso assai belle e molto nervosamente originali; senza "cesellature".
Noi, i "borghesi", gli "autosufficienti" a parole, e per breve tempo, i superbi delle proprie forze e possibilità, i testimoni-attori del progresso,i suggellatori, i coniatori da ridere,gli usurpatori,noi. . .: “A noi che meschini coniamo dei nostri suggelli / il dono di Dio I gridando; lo,io.io!"

Ecco perché gli piacciono le piaghe dell'anima dove "l'ansia e l'avvenire I chiedono risposte senza tregua", e attendono, quasi kafkianamente, l'arrivo e il battere alla porta di un grande ospite indistinto, che non sembra voler venire, ma che "forse" verrà; anzi già "viene" (come si legge nella sua più famosa poesia -"Dall'imagine tesa" -, del 1920) (e anche "forse" è una trepida e anelante parola - chiave di questa sua produzione poetica giovanile).

E allora, neIl'impeto davvero "sacrale" del canto,anche l'incontro, anche l’attesa, che potrebbe essere mediocre e dappoco, si fa remoto e solenne, definitivo; grande suggello sopra di noi -"nell'imminenza di Dio"-, per sempre: "...Verrà d'improvviso, / quando meno l'aspetto: / Verrà quasi perdono I di quanto fa morire, / verrà a far certo / del suo e mio tesoro, / verrà come ristoro / delle mie e sue pene, / verrà, forse già viene I il suo bisbiglio".

E anche la sua poesia attende qualcosa, poesia forse – dice - per ora sbagliata, nei toni, nelle corde; ma ci sono altre corde non toccate, che "aspettano ancora": "ll mio verso è un istrumento / che vibrò tropp'alto o basso / nel fermar la prima corda: Ie altre aspettano ancora...".

Tanto forte e suggestivo è in lui, già prima della conversione, questo "strano ", cosi frequente, teso clima spirituale di vigilia e di veglia d'armi. Attesa di abnegazione e d'offerta, nella cristianissima oscurità della vita e dello spirito:
"Son l'aratro per solcare: laltri cosparga i semi, / altri èduchi gli steli ; / altri vagheggi i fiori, / altri assapori i frutti. / Son la sponda per il mare; / altri assetti le navi, / altri spinga le prore..." ;e, quando sarà convertito, con più di chiarezza e crudezza: "Dopo aver tanto agognato alle cime, le perso vita per viver sublime, / grazia m'è data di far da concime".

Ma allora il giorno del cieco e chiuso ardore,stagno morto, si era già scosso e rotto, trasformato nel giorno della spada e dell' "artiglio" (l'artiglio dell'amore,della Carità ormai):". .0 strano giorno /di chiuso ardore, giorno senza artiglio!".

ALDO BARTARELLI




 
Incontro


 


 
LA LEGGE SULLA FECONDAZIONE ARTIFICIALE


Anche in Italia è stata varata una legge sulla fecondazione artificiale che da parte laicista è stata definita clericale, oscurantista e medievale. Non entriamo nel merito dei contenuti e delle sue limitazioni ma facciamo una semplice considerazione, la fecondazione artificiale o assistita o in provetta è per un cattolico un fatto illecito, un grave peccato sia per chi si sottopone a queste pratiche sia per i medici che operano a titolo professionale. Quindi, nessuna legge che regolamenti questa attività può essere per il suo contenuto ritenuta cattolica. Non si può regolamentare un fatto illecito in quanto diventerebbe un’approvazione. Come non si può regolamentare il furto o l’omicidio così non si può legalizzare la fecondazione in provetta ma si può soltanto vietare
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Incontro


 


 

CATECHISMO DI S. PIO X

CAPO VII PECCATO


135 che cos'é il peccato?
Il peccato è un'offesa fatta a Dio,disobbedendo alla sua legge.

136 Di quante specie é il peccato?
Il peccato è di due specie:originale e attuale.

137 Qual é il peccato originale?
Il peccato originale è il peccato che l'umanità commise in Adamo suo capo, e che da Adamo ogni uomo contrae per natural discendenza.

139 Come si cancella il peccato originale?
Il peccato originale si cancella col santo Battesimo.

140 Qual é il peccato attuale?
Il peccato attuale é quello che si commette volontariamente da chi ha l'uso della ragione.

141 In quanti modi si commette il peccato attuale? Il peccato attuale si commette in quattro modi, cioè in pensieri, in parole, in opere e in omissioni

142 Di quante specie é il peccato attuale?
Il peccato attuale è di due specie: mortale e veniale.

143 che cos'é il peccato Mortale? Il peccato mortale è una disubbidienza alla legge di Dio in cosa grave, fatta con piena avvertenza e deliberato con senso.

144 Perché il peccato grave si chiama mortale?
Il peccato grave si chiama mortale, perché priva l'anima della grazia divina che è la sua vita, le toglie i meriti e la capacità di farsene dei nuovi e la rende degna di pena o morte eterna nell'inferno.

146 Come si riacquista la grazia di Dio, perduta per il peccato mortale? La grazia di Dio, perduta per il peccato mortale, si riacquista con una buona confessione sacramentale o col dolore perfetto che libera dai peccati sebbene resti l'obbligo di confessarli.

148 e cos'é il peccato veniale?
Il peccato veniale è una disubbidienza alla legge di Dio in cosa leggera, o anche in cosa di per sé grave, ma senza tutta l'avvertenza e il consenso.

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Incontro


 


 
L'INFERNO È UN ASSURDO?



Un settimanale cattolico ad un quesito posto da un lettore se l’inferno è: “un retaggio del terrore medievale, la cui eternità è assurda, come assurda è l'idea di un Dio vendicativo”. Il teologo Giordano Frosini risponde: “L‘argomento proposto dal lettore riguarda una questione dibattuta da tempo nell'ambito della teologia: sull'inferno la ricerca ha fatto grandi progressi negli ultimi anni, procedendo in diversi casi ben oltre le idee tradizionali.(..) Il problema fondamentale rimane quello di conciliare, «un Dio di infinito amore e ricco di misericordia con una punizione così tremenda, sproporzionata e irrevocabile come l'inferno.
A differenza del passato, noi possiamo ragionare sulla base di una migliore comprensione della rivelazione (…)
Anzitutto il pensiero che la condizione infernale non è un castigo di Dio né, men che mai, una sua vendetta. Oggi si tende a parlare, e giustamente, non tanto di dannazione, quanto di auto-dannazione.
Dio vuole la salvezza degli uomini e tutto dispone perché il fine della creazione sia pienamente realizzato.
Dio non vuole la condanna dei suoi figli nemmeno in nome della giustizia: i ragionamenti anche di San Tommaso sono ormai per noi inutilizzabili. Dinnanzi a colui che gli si rifiuta, Dio soffre, si sente frustrato, subisce una sconfitta, se vogliamo, affronta la più grande delle sue umiliazioni In qualche modo, quando ha creato l'uomo libero, Dio ha rinunciato alla sua onnipotenza. E l'inferno è la riprova ultima della libertà dell'uomo.
La dannazione è cosi tutta dalla parte dell'uomo. Anche sulla natura dell'inferno nella riflessione teologica si registrano novità o meglio, si è ritornati con più coerenza alle primitive e tradizionali impostazioni, che consideravano la perdita di Dio (la pena deI danno) come l'essenza stessa della dannazione: l'immagine del fuoco - tanto frequente nell'iconografia e nelle descrizioni letterarie - significa semplicemente che anche il corpo è interessato allo stato del dannato.
Rimane da specificare meglio il peccato che porta all'inferno. Deve trattarsi di un peccato tremendamente serio (nel linguaggio tradizionale si definiva "peccato mortale"), non di una " bagatella", come è stato detto da qualcuno, di uno stato più che di un atto. L'ipotesi dell'opzione finale illumina non poco anche questo mistero.

Dalla risposta si deduce che il buon Dio non ci può mandare all’inferno perché sarebbe vendicativo e i ragionamenti di San Tommaso sulla giustizia sono ormai inutilizzabili.
Per ogni individuo che va all’inferno Dio piange si dispera, si sente umiliato e sconfitto.
L’inferno esiste solo come prova di libertà dell’uomo che si autocondanna con la sua scelta.
Nell’inferno non ci sono fiamme.
Infine, per meritare l’inferno non basta una “bagattella” un semplice atto grave ma di uno stato di peccato.

Per il teologo Giordano Frosini come per molti esponenti della nuova teologia che apprezzano le cose di questo mondo, non è “l’uomo immagine e somiglianza di Dio” ma “Dio come immagine dell’uomo”.
Dio che piange, si dispera si sente umiliato e sconfitto è ciò che non può accadere. Dio non può ne soffrire ne patire e soprattutto non ha rinunciato alla sua onnipotenza. Sembra più un’immagine della mitologia greca che della teologia cristiana.
Il premio ed il castigo fa parte della giustizia di Dio. Il modello scelto da Dio per la creazione prevede queste cose e queste cose sono volute. Del resto il Vangelo dice esplicitamente di temere non tanto chi ti può togliere la vita quanto chi ti può punire con la pena eterna. È presunzione collocare il piccolo Frosini al di sopra di San Tommaso.
Che l’inferno sia la perdita di Dio è verissimo, che sia uno stato anche ma è pure un luogo visto che c’è la risurrezione della carne. Se vi deve essere una partecipazione anche del corpo noi non possiamo escludere niente neanche il fuoco. Del resto con cosa possiamo sostituire i patimenti dell’inferno forse con un mal di pancia? Visioni di Santi, indicazioni del Vangelo parlano di fiamme; quindi prima di esprimere altre valutazioni bisogna saperne di più. Quanto al peccato che nel linguaggio tradizionale si definiva “peccato mortale” per certi teologi parola caduta in disuso, addirittura deve essere uno stato di peccato. Come dire non basta un peccato ma si deve essere peccatori abituali e convinti. Tutte tesi che attingono alimento dall’andazzo della società attuale dove si trova che tutti sono buoni e se si combina qualcosa di male la colpa è della società. In tutto questo c’è tanto amor di Dio ma il timor di Dio è rimasto sepolto nei vecchi libri impolverati delle biblioteche, per i giovani di adesso è un termine sconosciuto. A chi il demerito?

RINO TARTAGLINO


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Mentre la pace è nel cuore della Chiesa e la guerra all'esterno, contro i nemici della fede, il relativismo fa la pace fuori ed introduce l'inquietudine e la divisione dentro

R. GARRIGOU LAGRANGE O.P.

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Incontro


 


 

ETICA

ETICA LAICISTA


Nella nostra società liberal-permissiva, i diritti umani sono semplicemente il diritto di violare i dieci comandamenti SLAVOJ ZIZEK (Fohla de Sao Paulo, Brasile)

Se dunque il tema moderno dei diritti umani affonda le radici nel concetto giudaico di prossimo come abisso dell'alterità, come abbiamo fatto a raggiungere la bizzarra negazione contemporanea del legame tra il Decalogo (i comandamenti divini imposti traumaticamente) e i diritti umani? Nella nostra società liberal-permissiva post-politica i diritti umani sono semplicemente il diritto di violare i dieci comandamenti. il diritto alla "privacy" è il diritto all'adulterio commesso in segreto, dove nessuno mi vede o ha il diritto di frugare nella mia vita.

Il diritto alla felicità e a possedere una "proprietà privata" è il diritto di rubare sfruttare il prossimo. La libertà di stampa e di espressione" è il diritto di mentire. Il "diritto dei liberi cittadini di possedere armi" è il diritto di uccidere. E infine, la libertà di "fede religiosa"è il diritto di adorare falsi dèi.
Naturalmente, i diritti umani non ammettono direttamente la violazione dei comandamenti: tengono aperta una zona grigia marginale, che dovrebbe restare fuori dalla portata del potere (religioso o secolare). In questa zona d'ombra posso infrangere i comandamenti, e se il potere ci ficca il naso posso gridare: "Questo è un attentato ai miei diritti umani fondamentali!"

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Incontro


 


 
I LAVORATORI E LA S. MESSA DELLA DOMENICA


Da qualche tempo si rileva una tendenza alla riduzione nella celebrazioni delle S. Messe sia nei giorni feriali (ormai all’osso) sia nei giorni festivi. La faccenda è preoccupante specialmente per i giorni di precetto.
Un altro fenomeno che interessa specialmente i giovani in cerca di lavoro è l’apertura dei centri commerciali dove in molti casi il lavoro precario è assegnato a giovani prevalentemente per il sabato e la domenica con orari che rendono materialmente impossibile il soddisfacimento del precetto di santificare la festa.
Il lavoro si svolge nel sabato pomeriggio, la domenica mattina e nel pomeriggio si protrae spesso oltre le ore ventidue della sera.
Pertanto, si reputa opportuno che almeno in qualche chiesa del centro e della periferia vi sia una S. Messa alle sette del mattino.

 
Incontro


 


 
S C I E N Z A
DAGLI EMBRIONI IN VITRO AI MORTI IN COMA DÉPASSÉ

La recentissima approvazione della legge sulla fecondazione assistita induce ad alcune riflessioni di natura più generale sui valori della vita umana, dal suo inizio alla sua fine.
La tecnica della fecondazione assistita ci ha posto di fronte ad un nuovo problema. L’esistenza di un essere umano che già nella sua primissima fase, sia pure passivamente, interagisce con altri esseri umani.

Possibile che una entità appena embrionale abbia tutti i diritti (a mio avviso sacrosanti) se gli sono stati attribuiti a un morto “cerebrale” non ne abbia nessuno, tanto che in quella condizione siamo autorizzati a prelevargli gli organi? Si dirà cosa c’entra? Quelli sono morti stecchiti, mentre l’embrione una qualche potenzialità di vita ce l’ha.

Il fatto però è questo: abbiamo ritenuto doveroso proteggere un’entità delle dimensioni della punta di uno spillo in una provetta, ma abbiamo ritenuto di non conferire alcun diritto ad un essere umano in carne ed ossa, che presenta una temperatura corporea attorno ai 37° C. colorito roseo, battito cardiaco, e atto respiratorio non spontaneo, ma mantenuto dai macchinari per la rianimazione. In fondo, come nel caso della fecondazione assistita, sono le avanzate tecniche che ci hanno posto di fronte ad un nuovo problema: “Che fare di individui che sottoposti a rianimazione non sono più in grado di ritornare a vita cosciente?”, ma abbiamo preteso di risolverle molto facilmente, definendo morti pazienti il cui cervello ha smesso definitivamente di funzionare, anche se il loro organismo continua a funzionare benissimo, forse ancora meglio di quello di poche cellule nel bicchierino che di cervello comunque non ne hanno ancora.

Ma una legge precisa dello Stato ha ridefinito la morte nei termini seguenti (essa identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello) e come tale quegli individui sono per legge morti, mentre gli embrioni, già nel loro primissimo stadio, sono vivi e se ancora non hanno un cervello, presto questo si formerà.
Peccato però che quella legge sulla morte si basi su un presupposto che oggi nella letteratura medico-scientifica più accreditata è ritenuto del tutto privo di qualsiasi fondamento.

Documentate ricerche condotte soprattutto da medici americani (potrei fare una sfilza di nomi, ma non avrebbe qui senso – avviso il lettore che è imminente pubblicazione presso la ESI di Napoli un libro al riguardo) hanno dimostrato che i pazienti, i quali corrispondano agli attuali criteri clinici e test neurologici previsti per accertare la morte cerebrale, non necessariamente presentano la perdita irreversibile di tutte le funzioni cerebrali.

Queste ricerche non solo non sono state smentite, ma hanno trovato sempre più consenso in ambito scientifico, tanto che vi è oggi chi sostiene che la “morte cerebrale” sia una finzione: un abile espediente per definire morti esseri umani che in realtà non lo sono; anzi nella condizione in cui si trovano sono, per così dire, molto più vivi di quegli embrioni che il parlamento italiano ha ritenuto di dover tutelare con grande rigore, vietando, tra l’altro, la loro produzione in soprannumero, il loro congelamento e così via.

Con i morti cerebrali invece possiamo continuare a fare di tutto: grazie ad un consenso più o meno manipolato possiamo soprattutto utilizzarli come pezzi di ricambio per altri organismi “difettosi” prelevando i loro organi a cuore battente.

Mi chiedo se già un gruppo di cellule umane embrionali sia intoccabile, non dovrebbe esserlo a maggior ragione il corpo di un essere umano il cui destino è certo segnato, ma che comunque vive ancora?

PAOLO BECCHI - (Professore di Filosofia del Diritto) - Università di Genova

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Incontro


 


 
P O L I T I C A
ISRAELE, DOSSIER DELLA DISCORDIA

Avvenire 4/11/2003 - Un’ondata di solidarietà dopo la rivelazione di un sondaggio dal risultato antisemita. secondo un sondaggio dell’Eurobaro metro risulta che per il 59% degli europei Israele rappresenta il Paese primo nella graduatoria come minaccia per la pace. a parte le ire del governo israeliano si rilevano critiche, preoccupazioni e sconcerto per una tale opinione. commento tenuto conto che il Medio Oriente è la zona più instabile del pianeta e che gli unici Stati in grado di fare una vera guerra per i loro mezzi militari sono solo due: gli USA e Israele mentre gli altri non possono che subirla, è ovvio che la gente possa avere simili paure collocando Israele al primo posto e gli USA al quarto senza scomodare il razzismo o le religioni.
Personalmente ritengo che pur operando di comune accordo, il pericolo maggiore viene dagli USA. quanto ai sondaggi come sempre se dicono quelle che vogliamo sentirci dire sono buoni e giusti, in caso contrario è il popolo che va rieducato.

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Incontro


 


 
P O L I T I C A
L’EX MINISTRO O'NEILL CONTRO LA GUERRA DI BUSH

Che la guerra contro l’Iraq di Saddam Hussein avesse delle motivazioni false era evidente da tempo. Già l’amministrazione Clinton aveva nel 1998 pensato di eliminare il problema con gli stessi mezzi.
Di recente, riportato da vari giornali tra i quali l’Avvenire dell’11/1/2004 le dichiarazioni che il segretario del Tesoro licenziato nel 2002, hanno fatto luce sull’ossessione della Casa Bianca per Saddam. L’America avrebbe iniziato a pianificare l'invasione dell'Iraq subito dopo il giuramento di George Bush come presidente. Otto mesi prima degli attacchi. dell'11 settembre 2001. L'accusa di Paul O’Neill , ex segretario del Tesoro USA “LICENZIATO” dalla Casa Bianca per la sua esplicita opposizione alla seconda tornata di tagli fiscali proposti dal presidente.

In una intervista televisiva per la rete Cbs, O'Neill ha parlato apertamente del presunto disinteresse del presidente durante gli incontri del Consiglio di Sicurezza Nazionale - «Bush era come un cieco in una stanza piena di sordi» - e sul fatto che «nessuno si chiedeva il perché l'Iraq dovesse essere invaso». Sin dall’inizio c’era la convinzione che Saddam Hussein fosse da eliminare», ha spiegato l’ex ministro a Ron Suskin, autore del libro di prossima pubblicazione «Il prezzo della lealtà» nelle cui pagine si trovano «documenti scottanti» che O'Neill avrebbe consegnato al giornalista sulla politica Bush nei confronti dell'Iraq.

Secondo questi e altre informazioni ottenute da fonti vicine alla Casa Bianca, nei primi tre mesi del 2OOl l'amministrazione non solo aveva esaminato la possibilità di rimuovere militarmente Saddam dal potere, ma stava già pianificando il dopoguerra, compreso l'invio di contingenti di pace, la creazione di tribunali di guerra e il da farsi riguardo i giacimenti di petrolio iracheno.

La Casa Bianca ha ignorato i commenti di O'Neill, ma l'organizzazione degli ex esuli del Congresso nazionale iracheno ha confermato che sin dai primi giorni Bush avesse aperto canali ufficiali all’opposizione irachena e discusso la deposizione del rais.
Queste accuse vanno a riaccendere le critiche sulla guerra in Iraq e rischiano di pesare negativamente sulla rielezione di Bush alla Casa Bianca e sulla ripresa del consenso popolare.
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Incontro


 


 

QUESITI

L’APOTEOSI DI SOFRI


Tutti gli amici di Sofri si stanno facendo in quattro per ottenergli la grazia senza che debba far alcun atto di sottomissione, neanche la richiesta al Presidente della Repubblica. Come mai intellettuali (si fa per dire), politici ed addetti alla televisione si danno tanto da fare per ottenere la grazia.

Perché addirittura si vara una legge per mandare a casa Sofri che i tribunali hanno giudicato colpevole e condannato a 22 anni di reclusione. Perché Sofri non è disposto neanche a fare richiesta di grazia? La risposta è abbastanza semplice chi governa un paese e chi potrebbe in futuro governare costituisce una élite che si pone al di sopra delle comuni considerazioni e tende a proteggere i suoi componenti.

Gli uomini comuni nelle stesse circostanze non suscitano uguale interesse. Queste cose le sanno sia Sofri che quelli che lo vogliono libero e si comportano di conseguenza. Questa è l’unica spiegazione che abbiamo trovato, se ne esiste un’altra vorremmo conoscerla.
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RADIO RADICALE

Cambiano i governi, cambiano gli schieramenti politici eppure l’appannaggio delle trasmissioni parlamentari rimane affidata a Radio Radicale con un congruo versamento da parte dello Stato Italiano.

Vorremmo sapere quale è il motivo di tanto successo della squadra Pannella? Quali sono i potenti sostenitori che stanno al disopra dei vari schieramenti che impongono questa situazione?
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I PERICOLI DELL’URANIO IMPOVERITO

L’uranio arricchito viene usato nelle centrali nucleari e per le armi atomiche, l’uranio impoverito viene utilizzato per le armi non atomiche. L’uranio impoverito possiede circa il 60% della radioattività dell’uranio naturale e un tempo di decadimento di 2,25 miliardi di anni dopo di che non da più radioattività.

Tutti sanno che l’esposizione prolungata alla radioattività e più ancora alle polveri, provoca danni all’ambiente e all’uomo. Varie commissioni incaricate di vari paesi non hanno attribuito legami diretti per le morti di soldati e civili venuti a contatto con ambiente inquinato dall’esplosione di proiettili ad uranio impoverito. La Sindrome dei Balcani che ha ucciso un numero imprecisato di soldati - alcune associazioni parlano addirittura di 200 casi. tra morti e malati - è tuttora un mistero.

La terza e finale relazione Mandelli ( Gruppo di ricerca del ministro della Difesa) nel giugno 2002 ha confermato che esiste un «eccesso statisticamente significativo» di casi di linfoma di Hodgkin tra i militari impegnati in missioni nei Balcani. Dei 5 casi attesi sulla base dell’incidenza dei Registri tumori italiani ne sono stati infatti osservati 12. Più del doppio.


Siccome in Bosnia, Kosovo, Iraq civili che vivono in zone bombardate dagli Americani con proiettili ad uranio impoverito e le commissioni non trovano niente di sicuro vorremmo che per motivi precauzionali i nostri soldati venissero ritirati dalle zone a rischio e spostati in località più sicure.

Se poi le commissioni continuano a non trovare niente si potrebbero inviare alti generali e politici che sostengono la innocuità dell’uranio impoverito facendoli sostare per un paio di ore in zone appena bombardate. Sicuramente la verità verrebbe subito scoperta prima dell’esperimento.
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RINO TARTAGLINO



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Incontro


 


 

INTERNET

INTERNET: UN GIOCO CHE COPIA LA REALTA’


Scopo del gioco è quello di prendere più soldi possibili evitando la polizia. Se si beve il cartone di latte energetico si può neutralizzare la polizia per qualche secondo. Una volta che si sono presi tutti i soldi di chi ha investito si può scappare alle isole Cayman ma se ti beccano finisci a San Vittore. Il risparmiatore può giocare pensando che è facile perdere e si può illudere che la giustizia vera sia rapida come quella del gioco. Chi abitualmente si dedica alla bancarotta può trovare nel gioco una sorta di catarsi, di redenzione. Le truffe finiscono sempre male.
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Incontro


 


 
GENOVA
L'Itinerario dell'Acquedotto Civico

Superato Il Ponte della Paglia a Genova Prato e percorsi circa due chilometri della strada statale 45 per Piacenza si arriva in località Cavassolo, villaggio situato sulla sponda destra del torrente Bisagno alla confluenza con il torrente Concasca.

La frazione, formata da alcune case sparse sulla collina e da antichi mulini oggi adibiti ad altri usi, ha l'aspetto architettonico più interessante nel grande ponte-canale seicentesco che fa parte della struttura dell'Acquedotto Pubblico.

Una condotta: d’acqua era necessaria in zona per poter disporre in abbondanza di acqua corrente utile a muovere le pesanti ruote dei 'mulini che operavano nella valle, per estrarre nelle cave il calcare e fabbricare nei forni la calce idraulica.

Mulini, cave e forni erano presenti in tutta la valle del Bisagno e pertanto la costruzione di un acquedotto era particolarmente necessaria. Il punto di inizio delle Opere idrauliche fu programmato nella frazione Schiena d’Asino (oggi meglio conosciuta col nome Presa di Bargagli), borgata costituita da un gruppo di case e antichi mulini; da qui la condotta d'acqua raggiungeva la sottostante località Cavassolo, proseguiva attraverso il grande ponte-canale lungo 95 metri con sei arcate e l'altezza di quasi trentatre metri (anno di costruzione 1630) fino a raggiugere gli impianti già esistenti, nella parte bassa della Valle.

Il tracciato in Val Bisagno di un primo acquedotto risale all'epoca romana; ad un successivo impianto in epoca medievale. Ne fecero seguito altri posizionati più in alto sulla collina nelle località di Trensasco e di Staglieno. Nell'anno 1491 fu istituito il "Magistero delle Acque". Organismo che operò concretamente alla realizzazione di un, Acquedotto utile a soddisfare il fabbisogno dei diversi comprensori cittadini fecero affluire forzatamente le molte sorgenti provenienti dalle colline e della Valle. I tracciati idraulici di Trensasco e Staglieno furono raggiunti da quelli di Schiena d'Asino (Presa di Bargagli) e Cavassolo e l’opera studiata e realizzata tra il XV° e il XVl° secolo divenne funzionale nel suo intero complesso nell'anno 1639.

Per migliorare l'Acquedotto Civico ai fini di soddisfare le diverse necessità di Genova e dintorni seguirono nel tempo altre opere importanti: Il ponte-canale sul Geirato e sul Rio Torbido nel 1825; gli ampliamenti delle Strutture di cana-lizzazione eseguiti negli anni 1832 e 1835, l'imbrigliatura delle acque del torrente Concasca nella valletta Canate e il ponte-canale sul torrente Veilino a Staglieno negli anni 1841 e 1842.

Così completato l'Acquedotto Civico rifornirà d'acqua la città di Genova per oltre tre secoli fino al momento in cui con la realizzazione di altri nuovi acquedotti, ultimo quello del Brugneto della capacità di venticinque milioni di metri cubi d'acqua (gran parte provenite dalle montagne sovrastanti il Parco dell'Antola) venne dichiarato inattivo e il suo impianto fermato in attesa dl essere, all'occorrenza, ristrutturato.

Nei primi anni del '900 l'intero tracciato dell'Acquedotto venne coperto da grandi lastre di pietra di "Luserna", copertura che rese percorribile a piedi l'intero percorso, facendolo diventare un piacevole itinerario pedonale in mezzo alla campagna intorno a paesi e borgate della valle ove sono presenti insediamenti rurali collegati all'uso dell'acqua, mulini, cave, fornaci, pozzi, che presentano una architettura da tempo lasciata alla storia.

Da Cavassolo inizia itinerario dell'Acquedotto Civico, seguendo Il Suo percorso si puo' giungere in Città nel quartiere di Manin attraverso località importanti della Valle Bisagno quali Struppa, Molassana, Trensasco, Staglieno e le Mura di San Bartolomeo. (E' bene fare attenzione che qualche lastra della copertura non sia frantumata).

Può essere una buona scelta dedicare a questa interessante passeggiata in Val Bisagno una o più giornate per poter osservare più attentamente il paesaggio circostante e le diverse località che si incontrano lungo Il tragitto.

FRANCO GUERRIERO
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Incontro


 


 
S T O R I A
UCCIDETE IL PRESIDENTE

In queste poche righe riportiamo la storia della fine del presidente I. A. Garfield secondo quanto contenuto nel racconto di Clotilde Bersone nelle sue memorie pubblicate sotto il titolo l’Eletta del Dragone.
L’autrice Clotilde Bersone di famiglia benestante e di principi che adesso definiremmo laicisti fu iniziata alla massoneria nel 1874 dal suo stesso padre presso la Gran Loggia di Costantinopoli.
Fu a Parigi dal 1877 al 1880 dove divenne l’amante di Garfield Grande Oriente dell’alta Loggia degli Illuminati di Francia. Percorse tutti i gradini di questa potente loggia superando le varie prove da Affiliata, poi Iniziata ed infine Ispirata (del Dragone). Durante tutto questo periodo assistette a complotti, congiure, fu oggetto di attenzione in festini orgiastici. In più occasioni nei locali della loggia evocò lo spirito del Male.

Qui conobbe e fu l’amante di Garfield che diventerà poi nel 1881 presidente degli Stati Uniti. Questo legame era tutt’altro che tranquillo costellato di inganni e tradimenti. A quell’epoca e non solo, a partire dal 1871, il potere in Francia era nelle mani di una potenza occulta e il Grande Oriente e la Grande Loggia non erano che gli strumenti, come si legge nella prefazione all’edizione francese. Nella sua qualità di alta rappresentate delle Loggia fu incaricata di varie missioni la più importante presso Bismarck. Dalla lettura di quelle pagine si rileva alcuni disegni dei poteri occulti come quello di deprimere la Francia in favore della Germania con l’obiettivo finale di abbattere le monarchie rendendo i poteri occulti gestori in maniera diretta di tutti i poteri civili emarginando l’influenza religiosa sulla società.

In questo contrasto la posizione altolocata di Garfield viene contrastata. Quale soluzione trovare per allontanare Garfield da questo incarico? Vediamo dalle parole della Bersone quale fu la decisione. “l’America, con le sue Grandi Logge in ogni Stato e con i suoi tre milioni di massoni ordinari, senza parlare delle innumerevoli Società segrete, il compito sarebbe quello di far sorgere da quel caos la più numerosa la più ricca, la più influente delle Logge che si abbiano avute sin qui!
Un sol uomo è capace di realizzare questo piano grandioso. Lui Solo ha l'autorità, l'esperienza, tutti i doni capaci di fargli condurre in porto questa grande Opera. Voi l'avete già tutti nominato.
"È Garfield, Garfield, per volontà dello Spirito, siate Grand'Oriente della Loggia di New-York”.
Durante la sua campagna elettorale ebbe il pieno appoggio da parte della Loggia e al momento fissato, il suo predecessore Hayes gli trasmise i suoi poteri, e l'America si riprometteva un glorioso e prospero presidentato, sotto la direzione di quel “vero uomo di Stato”.
La Loggia di Parigi, anch'essa, gli aveva mandato le congratulazioni e sembrava avere definitivamente rimandati i progetti di vendetta.
Grévy, che era succeduto a Garfield come Grand'Oriente, era ben lontano dal possedere le stesse qualità e lasciava declinare la Loggia sotto la sua molle e infida direzione.
Le elezioni del 1881, in Francia, sembravano aver segnato il successo definitivo della Massoneria; ma, grazie ai suoi elementi inferiori, tutto a spese del personale e delle direttive proprie della Loggia degli Illuminati. E fu allora che Garfield ebbe la infelice ispirazione di scrivere dall'America una lettera, dalla quale traspariva un'amara soddisfazione per la disfatta della Loggia degli Illuminati.
Quando Grévy lesse da capo a fondo, sino ai complimenti canzonatori sulla scelta del successore, dice la Bersone “ vidi il foglio tremare di collera tra le sue dita” Poi esclamò: “ È tempo di finirla... Quest'uomo ha vissuto troppo”.
Alcuni mesi più tardi, alla stazione di Baltimora, un certo Carlo Guiteau, procuratore licenziato (così pretesero i giornali per spiegare questa misteriosa e inesplicabile aggressione), ferì con due colpi di revolver il nuovo Presidente degli Stati Uniti, generale John Abram Garfield, antico Grand'Oriente della Grande Loggia degli Illuminati. Garfield mise tre mesi a morire, senza un lamento, né una parola che potesse servire ad accusare i suoi fratelli.
Clotilde Bersone dopo poco cadde in disgrazia, ebbe incarichi sempre meno edificanti decise di fuggire e pentita si ritira in un convento dove fu ben accolta, si redime e scrive le sue memorie. La Bersone è sempre nelle mire dei suoi ex confratelli che meditano vendetta. Un giorno, scoperta, viene rapita e uccisa.
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Incontro


 


 
RASSEGNA STAMPA


FATIMA: SANTUARIO ECUMENICO

PORTUGAL NEWS – NOVEMBRE 2003- MONS GUERRA , RETTORE DEL SANTUARIO AFFERMA:”QUESTO SANTUARIO DEVE APRIRSI ALLE DIVERSE RELIGIONI E CREDENZE”.- COMMENTO QUESTA PROPOSTA SAREBBE PIACIUTA AL MASSONE PADRE ROCA. NOI SUGGERIAMO AL VESCOVO DI DESTINARE MONS. GUERRA AD ALTRO INCARICO
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GLI OGM SIANO UNA OPPORTUNITA’ PER TUTTI

AVVENIRE -12/11/2003 – IL VATICANO ORIENTATO AD APPROVARE GLI OGM COMMENTO GLI OGM SONO STATI CREATI PER REALIZZARE DEI PROFITTI DI TIPO MONOPOLISTICO E NON PER SALVARE IL MONDO ALTRIMENTI NON VERREBBERO BREVETTATI
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IL PENTIMENTO DI FINI

LA STAMPA – 25/11/2003 – FINI IN ISRAELE CONDANNA LE LEGGI RAZZIALI, IL FASCISMO E LA REPUBBLICA SOCIALE – COMMENTO COME CREARE UN PARTITO ANTIFASCISTA PER I FASCISTI ED AVERE LA LICENZA DI GOVERNARE IN ITALIA COL PERMESSO DELLE LOBBIES STRANIERE
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CATTURATO SADDAM

IL GIORNALE – 15/12/2003 – CATTURATO IN UNA BUCA PRESSO TIKRIT PROBABILMENTE TRADITO DALLE SUE GUARDIE – COMMENTO ADESSO CHE IL NEMICO NUMERO 1 È CATTURATO VEDREMO QUANTO SONO AMATI GLI AMERICANI
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LA FRANCIA LAICA, NESSUN VELO A SCUOLA

LA REPUBBLICA – 18/12/2003 – CHIRAC VIETA DI PORTARE IN CLASSE SIMBOLI DI APPARTENENZA RELIGIOSA – COMMENTO PUR NON APPREZZANDO LA FRANCIA GIACOBINA GUIDATA DA ÈLITES, LA PROIBIZIONE DEL VELO A SCUOLA È GIUSTA PERCHÉ SAREBBE TESTIMONIANZA MA ESIBIZIONE E SFIDA AL RESTO DELLA SOCIETÀ
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IL TESTAMENTO BIOLOGICO

CORRIERE DELLA SERA – 19/12/2003 – RIFIUTARE LE CURE SENZA SPERANZA DIVENTA UN DIRITTO DEL MALATO – COMMENTO QUANDO LE CURE SONO INUTILI E’ ASSOLUTAMENTE OVVIO. PURTROPPO, SI RITIENE CHE POTREBBE ESSERE IL PRIMO PASSO PER ARRIVARE AL SUICIDIO ASSISTITO
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PREMI NOBEL

GIORNALI VARI - GEORGE BUSH E TONY BLAIR PROPOSTI PER IL PREMIO NOBEL PER LA PACE CON LA MOTIVAZIONE CHE HANNO LIBERATO L’IRAQ….. CON LA GUERRA. COMMENTO - DIRE CIÒ CHE SI PENSA A VOLTE È SCONVENIENTE E FORSE PERICOLOSO E PER QUESTO NON FACCIAMO COMMENTI. TUTTAVIA, PENSANDOCI BENE RITENIAMO OPPORTUNA LA CREAZIONE DI UN PREMIO NOBEL ALL’IPOCRISIA NON SI SBAGLIEREBBE MAI NEL PREMIARE LE PERSONE GIUSTE
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Incontro


 


 
NOTIZIARIO M.C.L.
CIRCOLO S. AGOSTINO – VIA CONSOLAZIONE 1 GENOVA
CARI SOCI, è stato bello avere la gioia di potere ancora una volta celebrare il Santo Natale perché, con la venuta attesa de! nostro Salvatore nel mondo, è stata mantenuta la promessa della nostra salvezza da parte del Creatore. L'Incarnazione del Verbo divino assieme alla Sua Passione, Morte e Risurrezione sono i punti cardini della nostra redenzione. Confortati da tanto dono, proseguiamo il nostro cammino, a volte anche in mezzo a sofferenze e dolori, sicuri di quanto di bello ci attende in cielo. E passiamo nella continuazione della meditazione dei misteri del Santo Rosario. 4° Mistero gaudioso: La presentazione di Gesù al Tempio. Per ogni puerpera ebrea era motivo di orgoglio e avvenimento di gioia presentare il neonato maschio al Tempio perché fosse consacrato a Dio. Anche la Madonna.ossequiente alla Legge, vive tale esperienza. Ed è lì che trova il vecchio Simeone, che da tanti anni attende il momento e che ora finalmente dice che può morire contento perché ha visto nel Figlio di Maria la salvezza annunziata. Lì nel Tempio, vi é anche la profetessa Anna. E i due, con lo sguardo rivolto al futuro, preannunciano alla giovane madre quanto anche di doloroso ci sarà da percorrere perché si espleti la Redezione.

LA PRESENTAZlONE AL TEMPIO

Per osservar la Legge
come Mosè prescrisse,
Tu ti recasti al tempio
-dice 1' Evangelista-,
seguita da Giuseppe.

Mi immagino la scena,
e Ti rivedo giovane
mamma commossa e assorta,
col Figlioletto in braccio,
e gli occhi pien di luce.

E li. a Gerusalemme,
citta' santa di Dio,
offristi a Lui il Figlio,
il Tuo Bambino maschio,
perché gli fosse sacro.

Ma quel Bambino, o Donna,
è il Salvatore, è l'Unto,
atteso da Israele,
è il Dio che si è incarnato
Perché sia salvo il mondo.

Cosi afferma ispirato
il vecchio Sinieone,
contento di morire,
perché. -dice- in quel Bimbo
ha visto la salvezza.

Assieme al buon Giuseppe,
rimani Tu stupita
delle parole sante:
ma attenta poi ascolti
quanto Ti vien rivolto:

“Egli è per la rovina
e la risurrezione
di molti in lsraele…
Ed ecco lancia acuta
trapasserà il tuo cuore”

Anna la profetessa,
serva di Dio nel Tempio,
allora sopraggiunta,
parlò anch'essa del Bimbo
e della redenzione

Auguro a tutti che il 2004 porti gioia e pace nei nostri cuori, serenità nelle nostre famiglie al mondo intero dilaniato dall’egoismo, dalla cattiveria, dalla guerra.

IL PRESIDENTE BALDASSARRE TURCO

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Incontro


 


 
ULTIMISSIME

IL RISPARMIATOR GABBATO

Dove va il risparmiatore,
se la borsa fa furore,
corre pronto ad acquistare,
tante azioni per guadagnare.
E poi guarda il Mibtèl,
se il listino sale in ciel.

Dopo un mese è contento,
già guadagna il 3 per cento,
per un anno va al meglio,
e si tocca : “Sono sveglio”.
Sogna d’esser un signore,
Ville e vacanze da stupore.

Viene poi il giorno nero,
il guadagno va a zero,
con sei mesi di attesa.
e la perdita si palesa.
Or che fare del capitale,
se la borsa ti va male?

Ma l’esperto finanziario,
dall’intuito straordinario,
dice al risparmiatore,
che vuol far l’investitore:
“Vada dunque sul sicuro,
compri bond per il futuro.

L’interesse non è molto,
ma sicuro è il raccolto.
Con un po’ di Argentina,
interesse è la decina.
E che dire del pomodoro,
Cirio dà un sette d’oro.

Vanno forte i latticini,
metti dunque i quattrini,
se con Parmalat andrai,
un bel sei tu prenderai.
Poi il tempo fa giustizia,
dell’improvvida nequizia.

L’avventura così sicura,
Si dimostra fregatura.
L’investimento va a male,
perdi interesse e capitale.
Il risparmiator smarrito,
piange il gruzzolo sparito.

I fautori dell’imbroglio,
Si difendon senza doglio,
e si accusan a vicenda,
della misera faccenda.
Per le banche, sono i falliti
se i denari son spariti.
E dan colpa ai revisori,
dei tanti loro errori.

Ma questi non ci stanno,
d’aver fatto tanto danno,
e ricercan passo passo,
chi ha fatto lo sconquasso,
il colpevole fa le spese,
per mille euro al mese.
Un contabile malpagato,
che i calcoli ha sbagliato.

Che insegna a conclusione,
questa misera lezione?
Chi ha molto imbrogliato,
viene in breve perdonato.
Per la sua redenzione,
non occorre punizione.

Chi invece ha pagato,
non sarà più rimborsato,
il risparmiator è gabbato,
per le regole di mercato.

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