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Cultura - Scienza - Fede



 

ORTODOSSIA E INTERPRETAZIONE


struttura teologico-legale del giudaismo classico

LA CABALA

   IL giudaismo biblico è monoteista. Invece, quello classico (800 – 1796 d.C) si è allontanato decisamente dal monoteismo del periodo biblico.
Lo stesso si può dire delle dottrine dominanti nel giudaismo ortodosso contemporaneo, diretta continuazione del giudaismo classico.

La decadenza del monoteismo cominciò con la diffusione del misticismo ebraico e della Cabala, sviluppatosi nel Xll e Xlll secolo, che, verso la fine del XIV, finì col prevalere in quasi tutti i centri del giudaismo.
L'illuminismo ebraico, nato dalla crisi del giudaismo classico (dopo il 1796), dovette combattere più di ogni altra cosa il misticismo, ma nella tarda ortodossia ebraica, specialmente tra i rabbini, l'influenza della Cabala finì per predominare.

Per esempio, il movimento Gush Emunim si ispira, in larga misura, alle idee cabalistiche che è importante conoscere e discutere per due ragioni. Prima di tutto, è impossibile capire i seri articoli di fede del giudaismo alla fine del suo periodo classico senza quelle idee e, di conseguenza, l'importanza che hanno nella politica contemporanea, come quadro concettuale cui si ispirano i politici, i religiosi e gran parte dei leader del Gush Emunim e per l’influenza indiretta che esercitano sui leader sionisti di tutti i partiti, compresi quelli di sinistra.

Secondo la Cabala, l’universo è regolato non da un solo Dio ma da diverse deità (Sefirot), emanate da una remota Causa Prima.
Il sistema può essere così spiegato per sommi capi. Dalla Causa Prima, emanarono (o nacquero) prima un dio maschio chiamato "Sapienza" o "Padre" e poi una dea chiamata "Conoscenza" o "Madre".
Dal connubio di questi due, nacque una coppia di dei più giovani: il Figlio, chiamato anche "Faccia piccola" o "il Santo benedetto" e la Figlia, chiamata "Signora", o Matronit; di derivazione latina, Shekhinah, "Regina" e cosi via.

Le due giovani deità dovrebbero essere sempre unite ma devono fare i conti con le macchinazioni di Satana che, in questo sistema concettuale, è un personaggio importante e, soprattutto, indipendente. La creazione (Libro della creazione", Sefer Yesirah) fu compiuta dalla Causa Prima per permettere alle due giovani deità di essere unite ma, a causa della caduta, rimasero ancor più separate.
La creazione del popolo ebraico ebbe lo scopo di ricucire la frattura causata da Adamo e da Eva e, per un momento, quello scopo fu raggiunto sotto il Monte Sinai: il dio maschio, il Figlio, incarnatosi in Mosè, si unì alla dea Shekhinah. Disgraziatamente il peccato dell'adorazione del Vitello d'oro provocò la disunione delle deità, ma il pentimento del popolo ebraico rimediò in qualche modo alla spaccatura.

Nella storia ebraica, sulla falsariga della Bibbia, qualsiasi incidente è presentato come il risultato dell'unione o della disunione della coppia. La conquista ebraica della Palestina, con lo sterminio della Terra di Canaan o la costruzione del primo e del secondo tempio, sono fatti propizi all'unione delle due giovani deità mentre la distruzione dei due templi e l'esilio degli ebrei dalla Terra santa sono i segni esterni non soltanto della disunione divina ma anche di un vero e proprio "prostituirsi dietro a deità straniere".

Dovere degli ebrei pii e credenti è di ricostituire, con la preghiera e le opere religiose, la perfetta unità divina nella forma dell'unione sessuale tra le deità maschile e femminile.

Per questo, prima degli altri rituali che ogni ebreo devoto deve compiere molte volte al giorno, si recita questa formula cabalistica: "Per amore dell'Yihud (parola ebraica che vuol dire l'unione nella intimità) del Santo benedetto e della sua Shekhinah.

Anche le preghiere del mattino hanno lo scopo di promuovere questa unione, pur temporaneamente e, nel loro significato mistico, certe parti della preghiera corrispondono ai vari momenti dell'unione. Nell'interpretazione dei cabalisti, ad altre preghiere e ad altri atti rituali viene attribuito il potere d'ingannare i diversi angeli, immaginati come deità minori dotate di un certo grado d'indipendenza, o di propiziarsi Satana.
IL credente adora Dio col promuovere la divina unione del Figlio e della Figlia mentre, nell'altra vi è lo scopo di impedire a Satana di perseguitare la divina Figlia.

Questi e tanti altri esempi dello stesso genere rivelano gli aspetti essenziali del sistema concettuale e la sua importanza per capire il giudaismo, sia nel periodo classico che nella sua resurrezione politica all'interno del sionismo contemporaneo.
Infine, oggi, tutto questo ha grande importanza in Israele, e in altri centri ebraici. Formule come la "Legge di Gerusalemme", le motivazioni ideologiche del movimento Gush Emunim, l'incoraggiamento alla discriminazione verso i non-ebrei che vivono in Palestina, l'atteggiamento fatalistico verso le aperture di pace offerte dagli Stati Arabi, questi e molti altri aspetti della politica sionista che sorprendono tante persone di buona volontà che hanno una visione falsa del giudaismo classico, diventano più chiare se viste alla luce di questo sfondo storico.

Da quanto detto sopra sono da confutare certe erronee affermazioni che si trovano in quasi tutti i lavori dei non-ebrei sul, giudaismo, specialmente quelli che divulgano formule alla moda come la tradizione giudaico-cristiana” o "i comuni valori delle religioni monoteistiche".

RIDUZIONE da
STORIA EBRAICA E GIUDAISMO di ISRAEL SHAHAK

           


 
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