Difesa della Vita
Recensioni
MORS TUA VITA MEA di UGO TOZZINI - Lit. 28.000
GRAFITE EDITRICE
Via De Gasperi 55 - 80133 NAPOLI
SIAMO TESTIMONI DI UN'AUTENTICA GUERRA DEI POTENTI CONTRO I DEBOLI , UNA GUERRA CHE MIRA AD ELIMINARE GLI HANDICAPPATI, COLORO CHE DANNO FASTIDIO E PERFINO SEMPLICEMENTE COLORO CHE SONO POVERI E INUTILI. CON LA COMPLICITA' DEGLI STATI , MEZZI COLOSSALI SONO IMPIEGATI CONTRO LE PERSONE ALL'ALBA DELLA LORO VITA , OPPURE QUANDO LA LORO VITA E' RESA VULNERABILE DA UN INCIDENTE O DA UNA MALATTIA E QUANDO ESSA E' PROSSIMA ALLA FINE.(...) QUELLI CHE LA MALATTIA O UN INCIDENTE FARANNO CADERE IN UN COMA IRREVERSIBILE SARANNO MESSI A MORTE PER RISPONDERE ALLE DOMANDE DI TRAPIANTI D'ORGANO O SERVIRANNO ALLA SPERIMENTAZIONE MEDICA.
JOSEPH CARD. RATZINGER
Il libro di UGO TOZZINI ingegnere, sposato, padre di quattro figli , ora oblato benedettino presso il monastero francese di Le Barroux che propongo per la lettura ha il pregio insolito di contenere in sole 204 pagine (bibliografia compresa) quanto e' possibile conoscere in tema di espianti , trapianti sia da un punto di vista medico-scientifico , legislativo , ma, soprattutto dal punto di vista della dottrina morale cattolica. La prefazione del Dr. Luca Poli - specialista neurologo - Presidente del Movimento per la Vita di Trento, ci informa su come : "Il principio informatore della civiltà contemporanea : la tecnica come dominio e trasformazione della natura , nel segno di una razionalità che è di fatto - come anche proclama di voler essere - totalmente antropocentrica , intramondana e utilitaristica. A questa ispirazione corrisponde , nel ripudio di qualsiasi afflato religioso e ultraterreno (irriso come antiquata zavorra) una sostanziale indifferenza di principio per qualsiasi valenza etica, quando non uno spirito dichiaratamente contrario alla legge naturale , o anche apertamente prometeica e luciferina , nel perseguire la primordiale suggestione del "SARETE COME DIO" , dell'immortalità da conseguirsi in virtù di "umana possanza" ed in forza della propria tecnica glorificata". L'autore introduce l'argomento partendo dalle norme medico-legali per definire la morte . Le leggi che attualmente regolano in Italia la materia trapiantistica e, in particolare , l'espianto d'organi vitali sono la legge n° 198/90, la legge n° 578/93, con il regolamento attuativo di cui al Decreto n° 582 del 22/8/94 e la legge n° 91 del 1/4/99 , detta del silenzio assenso . Fin dai primi espianti degli anni sessanta fu sentita l'urgenza di definire il momento della morte , di certificarlo per evitare accuse di omicidio.
L'introduzione del concetto di diagnosi di morte cerebrale è diventata la sbrigativa soluzione per permettere l'espianto di organi. Altra cosa è la morte tradizionale dove tutte le funzioni sono cessate. Nel caso della morte cerebrale l'individuo respira, il suo cuore continua a pompare sangue e molte delle funzioni del tronco encefalico continuano ad esistere. Nel caso del coma profondo , con l'elettroencefalogramma non si rilevano funzioni corticali, ma questo non dimostra che le cellule del cervello in toto siano distrutte. Nessun individuo porterebbe all'obitorio ed ordinerebbe la sepoltura di un individuo che respira e che ha il cuore ancora in attività. Ugo TOZZINI esamina tutta la casistica per arrivare alla conclusione che l'individuo destinato all'espianto nelle condizioni su indicate non può ritenersi cadavere. Esiste una prassi anestesiologica che precede e accompagna l'intervento sul "donatore" multiorgano che ha un'importanza notevolissima, anche se prudentemente su di essa si preferisce sorvolare. Un gruppo di trapiantisti del Pittsburg Transplatation Istitute , che ha documentato dettagliatamente i vari aspetti tecnici, logistici e organizzativi della meticolosa dissezione IN VIVO degli organi da prelevare, esalta il ruolo del rianimatore, essendo necessaria la somministrazione dell'anestesia generale per controllare la reazione simpatica. Infatti, durante l'intervento, si verificano reazioni di riflesso causate dalla vasocostrizione nervosa e dalla stimolazione della parte midollare della ghiandola surrenale da parte dell'arco riflesso spinale e si ha tachicardia , ipotensione, sudorazione, movimenti involontari (segno di Lazzaro) per questo si rende necessario somministrare prima dell'intervento farmaci curarizzanti. Nelle sue riflessioni conclusive, l'autore afferma che in autorevoli congressi internazionali che tra l'adottata definizione concettuale di morte cerebrale, intesa come cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'intero encefalo , e i criteri operativi diagnostici attraverso cui detto evento viene di fatto accertato , esiste un abisso di interrogativi inquietanti e senza risposta. Un capitolo è dedicato ai "modelli antropologici etico- laicisti". Sia l'impostazione radical-liberista che privilegia ogni forma di libertà, che il modello puramente utilitarista secondo cui occorre fare ciò che risulta utile come anche il modello tecnologico scientista che riconosce come unica verità il progresso scientifico sono fautori della diffusione della sperimentazione e degli espianti. Da queste idee e da interessi ad esse collegate vi è tutta una impostazione per diffondere nella società le donazioni di organi come opera sociale, di solidarietà, di generosità ma anche di utilità. Queste parole colpiscono anche il mondo cattolico per cui non si deve essere da meno nei doveri verso i prossimo. Ma il problema della morale cattolica non può essere eluso "non si può portare anticipatamente la morte ad un malato ancorché agonizzante, per il beneficio di un altro paziente".
Come non è lecito sfuggire all'accanimento delle miserie di questa nostra vita terrena attraverso il SUICIDIO, come non è lecito abbreviare pietosamente la vita dei malati terminali con l'EUTANASIA, così non è lecito anticipare la morte per altre finalità. Concludiamo queste brevi considerazioni con le stesse parole dell'autore " Se è vero, come è vero , che l'anima è spirituale e quindi non localizzabile preferibilmente in una parte del corpo piuttosto che in un'altra , tutta in tutto il corpo e tutta i qualsivoglia parte , continua essa ad informare del suo principio vitale anche un corpo privo di attività cerebrale ? Certamente sì . Altrimenti , ammettendo di ridurre la vitalità della persona umana alla vitalità del suo cervello , si finirebbe per accettare il dualismo fra anima e corpo , principio già condannato dalla Chiesa . Per questo , il cristiano sarà diffidato dal considerare cadavere, cioè reliquia materiale senza più anima , un essere che la dottrina della Chiesa afferma essere ancora "animato" e cioè vivente".
Per quanti desiderano essere informati su un argomento di dibattuta attualità il libro di Ugo TOZZINI è una lettura che merita la miglior considerazione.
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