Difesa della Vita
IL TRAPIANTO È VITA
Questo si afferma perentoriamente nel manifesto che pubblicizza
LE GIORNATE PRO "DONAZIONE" DEGLI ORGANI.
Certamente vero, sia pure con non poche riserve, riguardanti le
condizioni di vita del trapiantato ...., MA PARZIALMENTE INCOMPLETO
Dell'espianto degli organi da un soggetto dichiarato in "morte
cerebrale" che continua a respirare, sia pure in maniera ausiliata,
il cui cuore batte, la cui circolazione sanguigna e le altre funzioni
sono efficienti, si continua a non parlare.
"Il postulato della cosiddetta "morte cerebrale" (secondo
cui la morte di un uomo coinciderebbe con la problematica morte del
suo cervello) e le relative modalità di accertamento medico-legale
possono dirsi ineccepibilmente, universalmente e unanimemente accettati
da tutta la comunità scientifica? Ha fondamento scientifico una
definizione legale di morte basata sulla cessazione di "tutte"
le funzioni proprio dell'organo universalmente riconosciuto come il
più misterioso e inesplorato che esista? Potendo decidere, quale
moribondo, il cui cuore batta regolarmente e il cui sangue circoli spontaneamente,
accetterebbe in quelle condizioni di farsi rinchiudere in una bara per
essere sepolto o gettato nel forno crematorio?
La morale tradizionale può dirsi superata? E se si, da chi e
da che cosa?
L'accertamento di una vita umana al tramonto può diventare un
atto buono e "dovuto" se finalizzato al prolungamento di un'altra
vita umana ritenuta più utile? E' giusto tacciare di egoismo
e inciviltà chi non accetta di diventare t'donatore" , non
volendo essere dimissionato per legge dal suo stato di vivente solo
perchè la sua vita residua sarà per convenzione considerata
dai suoi simili insopportabilmente onerosa, qualitativamente scadente
e socialmente inutile? Da chi, dove, quando e perchè fu commissionata
ad alcuni scienziati americani la ri-definizione della morte e l'arretramento
dei paletti della vita con l'invenzione della "morte cerebrale"?
Perché la radicale rivoluzione bioetica legata al concetto di
"morte cerebrale" stata accolta senza clamore, acriticamente,
quando non addirittura con entusiasmo, sorprendentemente anche da coloro
che, in altri casi, si pensi all'aborto e all'eutanasia, continuano
a difendere drasticamente come sacri e intoccabili sia l'alba sia il
tramonto di ogni vita umana?
SI PUO' CONTINUARE A TACERE, A DISINFORMARE, A COPRIRE LE TRAGICHE OMBRE
DELL'ESPIANTO SOTTO IL MANTO SPECIOSO DELLA SOLIDARIETA' ?
Per Il Presidente
Il coordinatore provinciale
CARLO BARBIERI
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