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Cattolici Genovesi




















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È POSSIBILE IL DIALOGO CON L'ISLAM?


I rapporti con le altre religioni dopo il concilio vaticano ii sono sempre piu' ispirati alla comprensione ed al dialogo. Le visite alla sinagoga di roma e alla moschea di damasco da parte del papa giovanni paolo ii sono un invito alla tolleranza ed alla amicizia.
La chiesa cattolica, attraverso la voce del papa ha recitato mea culpa verso tutti con lo scopo evidente di abbattere tutti gli ostacoli che si oppongono al dialogo e collaborazione.
Pero' la forte immigrazione islamica in europa, i contrasti politici in medio oriente, il terrorismo sempre piu' minaccioso hanno finito per dare piu' spazio a quelle voci allarmate che segnalavano l'islam come un pericolo per la nostra fede cristiana e per la nostra identita'. In italia, il vescovo di como mons maggiolini e il card. Di bologna biffi hanno piu' volte parlato contro il diritto all'invasione da parte degli islamici e da una certa parte sono stati accusati anche di razzismo. Di recente, in francia, l'arcivescovo di marsiglia mons panafieu, presidente del segretariato per le relazioni con l'islam ha affermato che: "l'invito al confronto ed alla tolleranza , in verita' comunissimo in parrocchie e movimenti cristiani si e' tramutato in un pericoloso cavallo di troia che ha ingannato gli occidentali sui pericoli e le controindicazioni oggettive della civilta' islamica. Sul piano teologico noi non accettiamo le formule come "abbiamo lo stesso dio" oppure "siamo la religione del libro"...". Un episodio accaduto in questi giorni in televisione dove un rappresentante islamico ha definito il crocifisso "un cadaverino nudo che deve essere tolto dagli edifici pubblici", ha creato sconcerto anche presso alcuni laicisti che magari in altra occasione vorrebbero toglielo ma non sono disposti a farsi condizionare dai musulmani. Dialogare sul piano teologico con l'islam e' molto difficile perche' le differenze sono troppe ed in secondo luogo non esiste un'unica autorita' con cui dialogare. Inoltre, e' necessario che anche la controparte voglia instaurare questo dialogo. Nel mondo islamico anche per le conseguenze di eventi bellici, le posizioni piu' radicali sembrano acquistare sempre nuovi adesioni. Sul piano dei rapporti pratici con gli immigrati e di convivenza con i paesi islamici dobbiamo essere chiari, la convivenza pacifica passa attraverso la reciprocita'. Devono esistere condizioni paritarie, se vogliono le moschee in europa, anche noi dobbimo poter costruire le chiese nei paesi islamici, se i cristiani possono diventare musulmani deve essere possibile in maniera pacifica anche il contrario, su questo non dobbiamo transigere. Per quanto riguarda noi cattolici, il nostro dovere e' diffondere il vangelo in maniera semplice e leale prima ancora che cercare di dialogare con alcuni capi dell'islam. Di fronte alla minoranza islamica in occidente non possiamo solo proporre una generica assistenza sociale, sarebbe uno schema perdente. Dobbiamo proporre la nostra fede se vogliamo vincere.

RINO TARTAGLINO           


 
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