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I N C O N T R O COPERTINA INGLESI ALLA GUERRA DEI CENT’ANNI IL GAZZETTINO EDITORIALE – IL CROCIFISSO NON DIVIDE - (RINO TARTAGLINO) VOCABOLARIETTO - (RINO TARTAGLINO) SAN PIO E LA MADONNA - (MARIO MARTINETTI) STORIA – S. PIO V E I TURCHI (parte II) - (ALDO BARTARELLI) E PIO IX DISSE: ”IL POPOLO ITALIANO E’ CON ME” SANTUARIO DI N.S. DI MONTEBRUNO - (FRANCO GUERRIERO) ALLAH NON E’ IL NOSTRO DIO UN PELLEGRINO A LOURDES - (LAMBERTO MARIOTTI) TOSSICODIPENDENZA: COME USCIRNE ? - (TIZIANO SPAGGIARI) LA PIRAMIDE DEL LOUVRE DIRITTI DELL'UOMO CONTRO LA LEGGE DI DIO BUDDISMO : LA RELIGIONE DEL NULLA SPIGOLATURE - CROCIFISSI A GENOVA - HALLOWEN – LA FESTA DELLE ZUCCHE VUOTE - IL MODELLO SHARON PER I PALESTINESI - TEMPIO DELLA CREMAZIONE - QUANDO AL QAIDA AIUTA BUSH LETTERE A “INCONTRO” NOTIZIARIO M. C. L. - (BALDASSARRE TURCO) INCONTRI DEL LUNEDI’ I SEGNALI DI AL QAEDA IN ITALIA RASSEGNA STAMPA HANNO COLLABORATO: - Prof. GIORGIO MARTINI - Geom. MARIO MARTINETTI - Dott. RENZO MATTEI - Rag. FRANCO GUERRIERO - Ing. TIZIANO SPAGGIARI - Avv. Cav. LAMBERTO MARIOTTI - Presidente BALDASSARRE TURCO * ARTICOLI NON FIRMATI SONO DEL COORDINATORE Per comunicazioni , invio di articoli , richieste invio copie e collaborazioni Rivolgersi a : IN COPERTINA : LE GUERRE PIU’ LUNGHE : TROIA (10 ANNI) – VEIO (10), IN TEMPI MODERNI : LA GUERRA DEI SETTE ANNI, LA GUERRA DEI TRENT’ANNI, LA GUERRA DEI CENT’ANNI E …INFINE LA GUERRA DI BUSH CHE A PAROLE E’ INFINITA. 1 SET – SQUADRE DI CALCIO SPENDONO 200 MLD IN POCHE ORE MA NON ERANO IN CRISI ? 2 SET – OPPOSITORI IRACHENI DICONO CHE SADDAM HA MISSILI CAPACI DI COLPIRE L’EUROPA – SOLO PER POSTA 6 SET – MASSICCIO ATTACCO A BASE IRACHENA – L’ANTIPASTO 12 SET – BCE (BANCA EUROPEA) BISOGNA RISPETTARE I LIMITI DI BILANCIO – TRA IL DIRE E IL FARE 15 SET – GIROTONDO A ROMA – GIRARE INTORNO AI PROBLEMI 16 SET – ARGENTINA: I GIUDICI CONTRARI AL BLOCCO DEI CONTI BANCARI – I CONTI CHE NON TORNANO 17 SET – VESCOVI ITALIANI CONTRO LA GUERRA PREVENTIVA 20 SET – DOPO ATTENTATO PALESTINESE, ISRAELE ASSEDIA ARAFAT 22 SET - GERMANIA : SCROEDER VINCE GRAZIE AI VERDI 23 SET – CROLLO DELLE BORSE – L’ECONOMIA REALE SI FA SENTIRE 24 SET – CONTI: L’EUROPA RINVIA IL PAREGGIO AL 2006 25 SET – BERLUSCONI: SADDAM E’ COME HITLER – CONSULTARE LA STORIA SUL BIGNAMI PER VERIFICA 26 SET – GENOVA: FORSE IL BIGLIETTO DEL BUS A 1€ - COMINCIANO A DIRLO COSI’ CI ABITUIAMO ALL’IDEA 28 SET – BERLUSCONI: SACRIFICI PER TUTTI MA NON PER I CITTADINI CHI PAGA LE TASSE….? CERCASI. 2 OTT – COFFERATI RITORNA ALLA PIRELLI DA DIPENDENTE – CHISSA’ COME SOFFRE ATTENDENDO IL 27 6 OTT – ATTENTATO A PETROLIERA FRANCESE – CHE SERA’ SERA’…. 6 OTT – BOSNIA: ELEZIONI VINCONO I NAZIONALISTI 7 OTT – FIAT: GRANDE CRISI PERDITA SUPERIORE AL TERZO DEL CAPITALE – I LICENZIAMENTI SALVERANNO LA FIAT 11 OTT – BANCA D’ITALIA: RIDURRE LE TASSE PER AVERE LA RIPRESA 13 OTT – INDONESIA: GRAVE ATTENTATO - 187 MORTI – LA PAX ISLAMICA 15 OTT – SADDAM VINCE ELEZIONI COL 100 % DEI VOTANTI – NON ABBIAMO L’OBBLIGO DI CREDERE 17 OTT – NAPOLI : IN COMUNE GONFIAVANO GLI STIPENDI – FUNZIONARI CARITATEVOLI PRO DOMO SUA 18 OTT – CGIL – SCIOPERO GENERALE – SCIOPERO ERGO SUM 22 OTT – CAMPOMORONE : IL PIZZO A SCUOLA – TROPPI TELEGIORNALI FANNO MALE 23 OTT – TERRORISTI A MOSCA FANNO 800 OSTAGGI 26 OTT – UCCISI TUTTI I TERRORISTI E 117 OSTAGGI – IL GAS RUSSO E’ SEMPRE DI I° QUALITA’ 28 OTT – BRASILE : VINCE IL CANDIDATO DELLA SINISTRA 31 OTT – POLEMICHE SUL GAS USATO DAI RUSSI CONTRO I TERRORISTI SOPORIFERO PER TUTTI ANCHE PER NOI Ogni tanto ritorna all’onore della cronaca il problema dell’esposizione dei Crocifissi nei luoghi pubblici. In quest’ultima circostanza il problema è stato sollevato da parlamentari della Lega e subito sono salite le polemiche. Il ministro Moratti aveva promesso un decreto ad hoc ma poi ha fatto marcia indietro. Prima bisogna credere e poi avere il coraggio di credere, cosa che non sempre succede. Da una breve rassegna delle opinioni risulta: I partiti di sinistra sono contrarissimi; gli altri laici con la motivazione che lo stato è laico, cioè non deve credere a nulla si oppongono; gli islamici che hanno già definito il Cristo del Crocifisso un cadaverino, li ignoriamo; il capo delle comunità ebraiche Amos Luzzatto, ha proposto di collocare sui muri il simbolo del DNA; i componenti del Polo sono divisi e una parte di coloro che dicono di volerlo esposto non si sa fino a che punto siano disposti a fare una vera battaglia. Attualmente, è in vigore una legge che stabilisce l’esposizione del Crocifisso nei luoghi pubblici e una tale legge va rispettata altrimenti che significato ha avere le leggi se li rispettano solo le persone oneste e gli altri ne sono esenti? Se si vuol cambiare, occorre fare un’altra legge che sia chiara e con sanzioni per chi la disattende. Dopo queste premesse, entriamo in argomento; ogni Stato ha i suoi simboli identificativi a cui nessuno ha mai rinunciato, quindi, se un simbolo è necessario, come cattolico propongo che sia la croce. In Italia del resto, tutti i simboli sono di derivazione massonica: inno di Mameli, bandiera tricolore e stemma della repubblica che campeggia su tutti i documenti. Eppure, gli aderenti alla massoneria in Italia sono meno di cinquantamila e nessuno contesta il fatto anche perché gli italiani non pensano certo a questa istituzione quando vedono la bandiera o sentono l’inno di Mameli. La proposta di molti cattolici di rimettere i Crocifissi al loro posto penso sia un loro pieno diritto primo perché sono una maggioranza e secondo perché storicamente il cristianesimo è da duemila anni elemento identificativo dell’Italia: se togliessimo tutto quanto è di ispirazione cristiana non ci rimarrebbero che i ruderi dell’antica Roma. Veramente penosa è la posizione di certi cattolici che sono contrari all’esposizione del Crocifisso perché potrebbe dividere, offendere la sensibilità dei laicisti o dei fedeli di altre religioni o come ci ricorda un importante mensile cattolico di non voler disossare la fede per appenderla al muro concludendo che simili proposte sono indice di scarsa fede. Quando mai Gesù Cristo ha diviso gli uomini? Sulla terra non lo fa, lo farà nell’aldilà separando i buoni dai cattivi. Dove sta la fede forse nelle Chiese senza croci o nei sacerdoti camuffati da pastori protestanti? Siamo semplici, senza cervellotiche elucubrazioni, facciamo le nostre proposte da cattolici e se il governo non ha il coraggio di scegliere sia il popolo libero di scegliere se farsi rappresentare dal crocifisso, dalla mezzaluna, dalla stella massonica o dal DNA. Chi ha più argomenti li faccia valere con lealtà i contorcimenti servono solo alle minoranze che vogliono comandare senza averne il diritto. RINO TARTAGLINOQualcuno leggendo questo fascicoletto ha lamentato che vi sono troppe notizie poco rassicuranti che potrebbero creare uno stato di sconforto. Allora è necessario un chiarimento. PESSIMISMO Se penso che tipo di percezione del mondo hanno i cattolici provo un senso di pessimismo e mi sento costretto ad affrontare argomenti che importanti giornali non affrontano. Di solito, la maggioranza dei cattolici pensano che il mondo non sia in crisi così, parlando della Chiesa ritengono che affronti il mondo con strumenti adeguati, inoltre, si tende ad avvalorare la tesi che tutto sommato gli altri operino bene e siano al nostro fianco. Questo ottimismo lo reputo fuori luogo e per questo mi sforzo a far conoscere com’è la realtà. Per niente rosea. OTTIMISMO Sono assolutamente convinto che il bene trionferà ma perché questo avvenga presto occorre conoscere le cose come stanno cioè essere realisti. REALISMO Vuol dire cercare di capire le cose come stanno senza illusioni vivendo in un mondo che quando non è indifferente è ostile al cristianesimo; parlare chiaro, senza la convinzione che le cose si aggiustino da sole e soprattutto, non farci abbindolare dai potenti di turno che usano parole come libertà, progresso democrazia, ecc… ma rifiutano di distinguere ciò che è bene da ciò che è male. QUANTO PIU’ LA CHIESA E’ DEPRESSA, TANTO PIU’ CRESCE NEI FEDELI IL DESIDERIO DEL BENE. BEATO PIO IXPadre Pio ha sperimentato l'aiuto della Madonna anche durante i suoi frequenti attacchi dei sui mali:per ben 50 anni sono durate le sofferenze quotidiane. I sanitari non si sono mai spiegati, per esempio, come abbia potuto resistere alle crisi di febbre che spesso superava i 480. Nessuno resiste a lungo ad una ipertermia così acuta. I suoi disturbi erano misteriosi e spesso cessavano improvvisamente, quando P. Pio veniva inviato a Pietrelcina, dalla sua famiglia, a volte per esalare l'ultimo suo respiro. Ma la sua precaria salute andò peggiorando con il tempo. Egli fu convintissimo che le sue malattie erano permesse da Dio per "forgiare" la sua volontà. Questo concetto si trova spesso nel suo epistolario con Padre Benedetto, il suo Direttore Spirituale. L'idea della sua guarigione era per P. Pio un sogno irraggiungibile. Lui ha ignorato le cause dei suoi patimenti benedicendo e baciando la mano di coloro che lo perseguitavano. L’obbedienza è sempre stata il suo atteggiamento costante verso i suoi superiori. Nell’epistolario, quando parla della"notte dello spirito”, trovandosi lui in mezzo a tanti ammalati,asserisce che non è mai mancato a nessuno l’aiuto di Maria Vergine. 1/5/87 Riferisce ancora Francesco Macciò, un suo affezionatissimo figlio spirituale: "..se ci fosse un NO da parte del Signore ad una nostra giusta richiesta,c'è solo un essere capace di ottenere ciò che viene chiesto con urgenza: alla Sua Mammina. A Cana c'è riuscita e ci riesce sempre: rivolgiti a Lei." Queste parole erano quelle dette da P.Pio al suo figlio spirituale ad una sua richiesta e il Padre così continuava: "TU mi preghi di chiederlo anch'io a Gesù, ebbene lo farò,ma.."TU 'UN T'HAI A SCORDA' D'ESSERNE DEGN0” (vd.pg. 64 di “I0 E IL PADRE). Bellissima, a mio parere è la definizione che lo scrittore Macciò dà di P. Pio: "la "SANTITA' AUREOLATA DI MARTIRIO del Padre mi facevano sentire piccolissimo al Suo cospetto. "In una lettera a Padre Benedetto, P. Pio nell'anno della sua consacrazione sacerdotale ( 10.8.1910),scrive:". .Mi dispiace tanto, Padre mio,di non aver mezzi sufficienti da poter ringraziare in modo dignitoso la B.V. Maria per la cui intercessione io non dubito affatto di aver avuto tanta forza dal Suo Figlio Gesù nel sopportare, con sincera rassegnazione, tante mortificazioni alle quali sono andato soggetto giorno dopo giorno". Al suo primo anniversario della morte (23/9/69), il card. Pappalardo, Arcivescovo di Palermo e suo affezionato estimatore disse: ”soltanto per la Sua parte di "SANTITA’ ha avuto la forza di sopportare le sofferenze fisiche e morali che ha subito in vita, P. Pio, e ciò solo per il fatto di essere un “SANTO DI DIO", diversamente, sul piano umano, non sarebbe stato possibile”. Ma le sofferenze fisiche sono una "pallida ombra"di fronte a quelle morali. Venne sottoposto ad ogni genere di prove. P. Pio dice testualmente: "Le tentazioni sono "ASSAISSIME"; sperimento che di giorno in giorno vanno moltiplicandosi fino al punto di farmi tremare dalla testa ai piedi". La guerra che gli venne mossa era contro la FEDE, la SPERANZA, la CARITA’ e la PUREZZA, cercando di creargli intorno il vuoto,la diffidenza,lo scetticismo,il ridicolo onde farlo cadere nello sconforto e nella disperazione. Ma non solo queste furono le persecuzioni morali,anche fisicamente venne combattuto da Satana,con una lotta "corpo a corpo”. Ci fu chi sorrise, incredulo di fronte a questo conflitto materialmente vissuto da P.Pio. Si racconta di uno dei tanti legati pontifici" mandati dal Vaticano per "spiare le mosse false"del frate del Gargano. Una sera era a cena coi frati ed espresse il suo scetticismo su quanto detto nei confronti degli assalti rumorosi di Satana nella cella del Frate. Proprio in quel preciso momento sussultò dallo spavento perché colpi fortissimi provenivano dal soffitto, tali da far tremare il tavolo e le posate:sembrava un terremoto. Subito accorsero i confratelli in cella e videro uno spettacolo incredibile. P. Pio era a terra semisvenuto ed intorno a lui tutto era sottosopra: "IL COSACCIO", come lo chiamava Padre Pio era ritornato a fargli visita! Ma venne scacciato come le altre volte: in mano a P. Pio era_stretta la corona del S. Rosario: quella affidatagli da Maria all'inizio del suo noviziato. Questa è la "VERITA' DEI FATTI” inoppugnabili, testimoniati e firmati da testimoni oculari. Come vedete, la predilezione di Maria è stata constatata da P. Pio ed egli ebbe da Lei e da Gesù sempre comprensione e tenerezza contro il Maligno che tentava ostinatamente di farlo soccombere. (CONTINUA) MARIO MARTINETTIASS.NE “ UNA VOCE “S T O R I AMa non Chio, la bella, genovese Chio. Conquistata senza colpo ferire: l'unico sangue versato fu quello dei 18 fanciulli Giustiniani, quei piccini di circa dieci-tredici-quattordici anni, martiri cristiani che ricordano i Santi Innocenti dell'inno di Prudenzio, o certi delicati passi di S. Cipriano dedicati ai bambini confessori e martiri: il bianco dei teneri corpi, il gran rosso delle ferite, i gigli e le rose, l'avorio e il rubino, su cui sottilizzano i poeti secentisti che parlano di loro, con enfatiche figure retoriche, ma tutt'altro che privi, spesso, anche loro, di gentilezza e di commozione autentiche. Gloria genovese e sacra; poco conosciuta. Le cannucce infocate conficcate nelle dita dei piedi e delle mani, le percosse brutali, il piccino che tiene stretto stretto il pugno, perché non si creda che voglia alzare l'indice (che era il segno della resa, della volontà di farsi maomettano), e lo stringe così forte, che né da vivo né da morto gli si poté mai disserrare, quel piccolo, cristiano pugno. Solimano voleva farne -erano i fanciulli di più vivido ingegno e di più alta estrazione sociale dei paggi del suo Serraglio, e li fece portare da Chio a Costantinopoli: sarebbero diventati certo ministri, governatori, pascià (come accadeva); ma prima dovevano convertirsi ad Allah. E quei piccini preferirono Cristo:"O decem et octo lustiniani" "sanguinea stola exornati!"."Stringe a pugno la destra per non poter perdere / ciò che porta nelle mani: porta l'anima nelle mani" ("Comprimit in pugnum dextram, ne perdere possit/ quod gerit in manibus: fert animam manibus"). Gli informatori di Pio V non hanno potuto, da Costantinopoli, riferire tutto sui fanciulli Giustiniani, ma un episodio che sa di miracolo, sì. E il grande Papa si commuove e ringrazia Dio per il severo e dolce dono del martirio e della perseveranza di uno di quei bambini: grazia altissima, Traduco dal bel latino del Cardinale Gambara :"ll Santissimo nostro Signore disse (in Concistoro,ai Cardinali,il 6 Settembre 1566) che un giovinetto di tredici anni,della famiglia Giustiniani(...) né da allettamenti né da terrore poté essere indotto a convertirsi alla religione dei Turchi. Ché anzi, minacciandogli il Pascià la morte, o col farlo precipitare ipso facto dalla finestra o col trafiggerlo colla spada, non solo non provò spavento ma espresse invece il desiderio grande del martirio, dicendo che non potevano fargli nessun dono maggiore che mutare nella morte la vita, per la fede di Cristo. Fu gettato allora nel carcere, e qui, dopo che ebbe riversato tutte le sue preghiere ai piedi di Dio, perché si degnasse di concedergli la corona del martirio, tre giorni dopo, intatto e senza veruna offesa, fu trovato morto. Di questo Santi volle far partecipi i Reverendi Cardinali, perché fossero grati a Dio, che anche ai nostri tempi donava grazie di questo genere. Tempi forti, di lotta e fede vera. I "duodeviginti lustinianae gentis Pueri",di cui fu scritto, con suggestiva, sonante, antitesi nella Cappella del Palazzo Ducale genovese, nell'epigrafe acclusa all'affresco di Giovan Battista Carlone:". . le loro grandi anime, per ritrovarle, sotto le percosse intrepidamente persero"".. .magnas animas, ut invenirent, constantissime perdiderunt”. ALDO BARTARELLIChe alla vigilia della presa di Roma Pio IX fosse convinto di subire una violenza ingiusta era noto. Da un lungo inedito al quale fa riferimento in un articolo del gesuita Giovanni Sale risulta che il Papa era ben consapevole di avere dalla sua parte la maggioranza degli italiani. L’articolo dello storico gesuita pubblicato da “La Civiltà Cattolica” rievoca i giorni precedenti il20settembre 1870. Il documento a cui si fa riferimento fu scritto il 12 settembre 1870 e proviene dagli archivi della famiglia Da Passano (La Spezia). Il racconto comincia con l’arrivo a Roma di un inviato di Vittorio Emanuele II, il senatore conte Gustavo Ponza di San Martino – soprannominato a Roma “Ponzio Pilato”. L’inviato era latore di una lettera dove il sovrano si dichiarava “costretto ad occupare Roma” dall’“ardore delle aspirazioni nazionali”. Il documento riferisce che il Ponza voleva scusare il suo re quasi fosse costretto dal volere di 24 milioni di italiani. Il Santo Padre rispose: “Dite quattro, quattro milioni vi accordo, giacché 20 milioni sono con me”. Il Ponza aggiunse qualche altra scusa ed allora il Santo Padre chiuse l’udienza. Pio IX anticipa in modo esplicito e chiaro ciò che la storiografia cattolica e non soltanto va ripetendo da un secolo : l’unità d’Italia fu un fatto che riguardò soprattutto le élites liberali e censitarie della nazione, ma non fu un fatto di popolo. Sviluppato lungo il torrente Trebbia e sulla strada statale n045 (Genova-Piacenza) Montebruno é un grande Comune che comprende diverse frazioni. Gran parte dei residenti lavora la campagna circostante e alleva il bestiame, altri seguono il commercio del legname ricavato dai boschi della zona. Durante la stagione estiva il paese si popola di villeggianti che trascorrono le loro vacanze nel silenzio e nella quiete del posto. Sulla sponda sinistra del torrente Trebbia, in Montebruno, si trova in mezzo alla vegetazione il Santuario di Nostra Signora di Montebruno. La venerazione alla Madonna avvenne su interessamento del frate Agostiniano Giovanni Battista Poggi, come attestano documenti attendibili dell'anno 1846. L'autorizzazione al culto fu data nella stessa epoca con decreto pontificio che elevava a santuario una chiesina eretta per volontà popolare a seguito di un fatto miracoloso avvenuto,sul posto, nell'anno 1478. In tale anni viveva nella piccola frazione di Montebruno un giovane pastore muto fin dalla nascita al quale all'improvviso, mentre pascolava le pecore apparve la Madonna; il ragazzo spaventato corse senza indugio a casa sua e, mentre cercava di esprimersi gesticolando, si mise a parlare e raccontò l'accaduto. Tutti i presenti sentendolo parlare constatarono che la Celeste Visione aveva dato al pastore l'uso della parola e, ritenuto il fatto un avvenimento miracoloso, si precipitarono sul luogo dell'apparizione ove trovarono, incastrata in un tronco d'albero di faggio una statuetta di legno raffigurante la Madonna. La località fu considerata immediatamente luogo di preghiera e di adorazione e al momento fu deciso di costruire una cappella ove custodire la statuina della Vergine trovata nel tronco d'albero. Non passò molto tempo da tale avvenimento che la piccola Chiesa venne ingrandita e attorno al santuario fu costruito un convento. Il luogo sacro é meta di pellegrini e visitatori provenienti dalle diverse località della Liguria e da altre regioni d'Italia. Nell'interno del Santuario - composto da tre navate - vi sono affreschi,del pittore Giovanni Quinzio (fine '800), di Ottavio Semino del 1585, quest'ultimo raffigurante il Battesimo di Sant'Agostino. Sull'altare maggiore e' presente l'immagine della Madonna di Montebruno, ritenuta di origini orientale. Il Santuario é dotato di un chiostro conventuale che ospita un museo contadino e una mostra degli antichi luoghi di culto che riguardano il particolare la zona della vallata. Nel refettorio del convento che appartiene ai Padri Agostiniani, è presente un affresco, risalente al XVI0 secolo, che rappresenta l'Ultima Cena. Interessanti ex-voto di persone riconoscenti alla Madonna di Montebruno per grazie ricevute sono esposti in una saletta attigua al Santuario al quale si accede in macchina o a piedi percorrendo una stradina che si stacca da quella principale della Valle Trebbia. FRANCO GUERRIEROMolti europei, assorbendo una rappresentazione edulcorata dell'Islam. credono possibile l'integrazione degli immigrati, sorvolano sulla inammissibilità nei paesi islamici della libertà religiosa e si illudono sulla convertibilità dell'islam al sistema democratico. L'Europa, pertanto, anche con l'ammissione della Turchia nell'Unione Europea, resta esposta al rischio di una progressiva penetrazione islamica, preludio ai futuri tentativi di dominio totalitario. Un altro luogo comune è quello che l'Allah dei musulmani sia lo stesso Dio dei cristiani. Soltanto nell'autorivelazione divina in Cristo è dato di conoscere il vero Dio, uno e trino, accedendo al mistero del Padre e del Figlio che, in comunione con lo Spirito Santo è unito in un vincolo di conoscenza vicendevole e di reciproco amore, a cui associano l'uomo con il dono della figliolanza Questa verità è respinta dall'Islam sappiamo invece che dopo Cristo, vero Dio e vero Uomo, potranno sorgere soltanto falsi profeti (Mt. 24-11). Il Corano non è altro che un'auto-rappresentazione di Dio, dettata da Maometto, che, dopo aver plagiato giudaismo e cristianesimo, ritorce contro i cristiani (e ebrei) l'accusa di aver falsificato le rivelazioni divine. Nella storia vi sono stati e permangono movimenti religiosi e correnti filosofiche orientati verso l’ammissione di un Dio unico, ma dire unico Dio non significa di per sé vero Dio. Questa distinzione ha un fondamento scritturale; infatti, Cristo non ha negato alla samaritana di credere nel Dio unico, ma, nella risposta data, ha creato uno spartiacque nella storia: con la sua venuta è arrivata l'ora cui "I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito. verità. Il Padre vuole tali adoratori. Dio è spirito, e i suoi adoratori devono adorarlo in spirito e verità" (Gv. 4, 23-24). Sempre rivolto a Samaritana: "Voi adorate ciò che non conoscete: noi adoriamo ciò che conosciamo”. Sotto questa affermazione ricadono i musulmani; essi adorano ciò che non conoscono. Nell'adorare il Dio uno e trino che, si conosce come vero Dio è implicata la salvezza dell'uomo. Chi conoscendo la verità la accoglie, riceve la salvezza. In questo vi è tutta la distinzione, e la separazione, tra cristianesimo ed islamismo. Vi sono due ordini di argomentazioni di forte rilievo; il primo, concerne la diversità delle concezioni dell'idea di Dio nell'islamismo e nel cristianesimo, la quale fa del Dio coranico un Dio irriducibile al Dio cristiano: il secondo, riguarda la falsa supposizione del monoteismo quale categoria fondativa di un'eguale Idea di Dio. Relativamente alla prima questione, si evidenzia nell'Islam l’estraneità del concetto di persona; di conseguenza. esso non percepisce Dio come amore, e perciò non intravede la paternità divina sull'uomo. Allah è concepito come un'istanza di volontà, cui l'uomo fatalisticamente deve sottomettersi, Allah è un predestinatore. non il redentore dell'uomo dal peccato, aprendolo alla salvezza eterna, per il fatto che l'islam Sostituisce al peccato originale una fittizia testimonianza originale. Secondo questa inventata tradizione. quando Allah ha creato l'umanità, ha radunato gli uomini chiedendo loro di testimoniarlo nel mondo come musulmani. Sono stati gli uomini a farsi ebrei e cristiani contro la volontà di Allah, che li vuole tutti musulmani, "il Dio coranico non è il Dio dell'Antico Testamento e del Nuovo Testamento, è un altro Dio". Questa convinzione, peraltro, era propria della cristianità ortodossa bizantina, che vide sorgere l'islam. Il patriarcato di Costantinopoli emise un formale anatema avverso al Dio di Maometto, basandosi anche, ma non solo, su uno dei nomi attribuiti ad Allah. La teologia bizantina traduceva. in greco, la qualifica di "samad", data dai maomettani ad Allah come "holosphyros", cioè il "Dio denso”. Questa definizione, secondo il pensiero bizantino, contaminava la purezza spirituale ed inficiava la trascendenza dell'essere divino inclinando gli uomini verso un'idea naturalistica di Dio, in quanto la compattezza o densità è una caratteristica materiale. Un "DIO naturale", "è una concezione puramente umana senza fondamento nella realtà" ; e per quanto attiene al singolo credente mette In evidenza l'inconciliabilità tra la fede musulmana e la fede cristiana: “La Fede non è un vero atto morale, ma di conoscenza, che modifica la stessa natura umana, "la nostra vita divina", immettendo, in chi ha questa Fede, una vita "cristica" nella sua pienezza divina e trinitaria". Relativamente alla seconda questione, sono da respingere elaborazioni su un "monoteismo comune alle così dette tre religioni monoteistiche: si risolvono in una operazione gnostica, come tre versioni di una tradizione. Se un comune denominatore tra cristianesimo, ebraismo ed islamismo fosse ammissibile, ciò renderebbe possibile un processo di osmosi fra queste tre confessioni religiose, invece così differenti nei loro fondamenti fideistici, da essere alternative l'una all'altra. PELLEGRINO A LOURDES SANTUARIO DI LOURDES Lievi svettan tre croci su agili prismi in pietra grigia dei Pirenei ma più in alto ascendono preci di sofferente umanità. LA PRAIRIE Campi elisi di fede sintesi di anime consolate e serene nella pace di Dio; pare esservi in attesa d'eternità. LE DAME Mantellate con ali angeliche operose e serene donate felicità a chi soffre. PONTIFICALE IN BASILICA DI SAN PIO X° Strutturata come immensa nave sommersa ma lievitante e sublime centro di rito. non invano è vissuto chi ha cantato “Osanna” nell'estasi di San Pio Decimo! FIACCOLATA Solenni cantici notturni fioche luci in lampadaforia votiva sublima i momenti di nostra vita terrena. LA GROTTA Mai roccia terrena espresse Tanti miracoli, o Bernadette. con te veneriamo - rivelata- la Santa Madre di Cristo. I MALATI Superando il dolore confidiamo nella grazia e non invano. I BARELLIERI Preziosi, pronti, attivi laica milizia dl Cristo eletta al servizio della bianca, ottagona, Melitense croce. BENEDIZIONE Silenti cristiani in attesa di santa ostensione. Cantano gli usignuoli fidenti nel terrestre paradiso: noi sperando nell'altro. I SOFFERENTI Volti Scavati dal male in corpi spesso deformi: ma negli occhi di tutti la luce della fede. LAMBERTO MARIOTTI Cavaliere del Sovrano Militare Ordine di Malta Trovare un tossicodipendente che, prima di intraprendere il suo cammino di recupero, addossi a sé la responsabilità del proprio problema e, come trovare il classico ago nel pagliaio, ad occhi chiusi. I "colpevoli" da lui indicati sono i genitori (sempre), la società (molto spesso), il partner (spesso) e così via. Lui é sempre e soltanto vittima di colpe altrui. Se il primo importante passo che deve fare il tossicodipendente verso il recupero é quello di ammettere di aver bisogno di aiuto e di chiederlo a chi é in grado di darlo, il secondo è sicuramente quello di cominciare a pensare che forse il principale responsabile del suo problema è proprio lui. Arrivare a capire questa verità elementare è molto importante perché ridà al ragazzo la coscienza della propria natura di essere umano libero di scelta. Libero e capace di scegliere la strada della droga, quando migliaia di altri ragazzi in condizioni molto peggiori delle sue hanno invece gestito meglio le loro difficoltà; libero e capace di abbandonarla in futuro, anche se molti drogati in condizioni migliori delle sue non l'hanno fatto in passato e non lo faranno nel tempo a venire. Si tratta in sostanza di convincersi di non essere un fuscello in balia del vento ma una persona, come in realtà siamo (o possiamo ridiventare) tutti. Infatti il tossicodipendente non é un mostro, ma una persona come un'altra, con un problema in più. Dalle considerazioni sopra espresse possono essere derivate alcune indicazioni pratiche, utili per la soluzione del problema: - un genitore che si colpevolizza della tossicodipendenza del figlio non è per lui di alcun aiuto, perché gli impedisce di prendersi le sue responsabilità (anche se il genitore deve rendersi conto dei suoi errori che hanno contribuito a far insorgere il problema). - Il tossicodipendente non deve essere commiserato come una povera vittima ma aiutato come persona: per cui, ad esempio, se incontrato per strada chiede le mille lire (o l'euro) queste gli vanno negate (poiché vengono invariabilmente impiegate per l'acquisto della "dose") e lo si può invece invitare a prendere qualcosa al bar (visto che le mille lire sarebbero "per mangiare"). - I genitori non vanno visti come persone che "non sanno tirare su i figli", perché, come già detto, la "colpa" non é loro (é frequente il caso in cui di diversi fratelli uno solo si droga e gli altri no). La prossima volta cercheremo di chiarire se la tossicodipendenza debba essere considerata una malattia o no. (chi desiderasse altre informazioni oltre a quelle già comparse nella presente rubrica é pregato di telefonare alla redazione, tel. 010/876.488). TIZIANO SPAGGIARILa famosa piramide di vetro del Louvre fu voluta, tra mille polemiche, dal Presidente della Repubblica Mitterrand e da lui inaugurata nel 1988, in significativa coincidenza con la vigilia del bicentenario della Rivoluzione francese. Il progetto prevedeva che essa fosse composta di 666 losanghe di vetro, e tale numero fu annunciato alla stampa che lo diffuse tra il pubblico. (Conforta l'articolo apparso su "La Repubblica " del 5 marzo1988: «Mitterrand ha "benedetto" ieri la piramide di vetro del Louvre»). A quanto riferisce la rivista "Sous la banniére" del settembre-ottobre 1992, in realtà, sui lati di quel monumento si contano 673 losanghe tra intere e spezzate. Ciò evidentemente per esigenze costruttive. Ma questo numero, 666, costituisce un evidente e intenzionale richiamo alla profezia contenuta nell'Apocalisse di San Giovanni (Apoc. 13) che indica il 666 come il numero della bestia, l'anticristo, che stabilirà il suo dominio su tutti i popoli della terra. Gli uomini del 1789, con la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, affermano uguale valore di tutte le dottrine e, di conseguenza, di tutte le religioni e le morali. Non deve più esistere, a loro dire, la concezione cristiana, che riconosce una distinzione essenziale, e pertanto eterna, tra bene e male, giusto e ingiusto, perché essa, rifacendosi a un Dio inteso come verità e come legislatore, presuppone l'oggettività del vero e della morale.La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo non è la ricerca di una giustizia sociale più equa ma semplicemente l’affermazione della assoluta autonomia dell’uomo contro la legge di Dio. La "Dichiarazione" risponde completamente allo spirito del "Contratto Sociale" di Rousseau. Se la società nasce per contratto tra i cittadini, per una variazione di maggioranza, diventa giusto dichiarare ciò che prima era ingiusto, bene ciò che prima era male. La crisi della società attuale ha le sue origini nell’ateismo della Dichiarazione del 1789 Da "LIBERAZIONE BUDDISTA E SALVEZZA CRISTIANA" di CARLO MACCARI 1) rifiuto della realtà creata; 2) il superamento della nozione di persona; 3) La visione di una salvezza (soteriologia) tendenzialmente gnostica. Il buddista rifiuta la realtà fenomenica e concreta nella quale l'uomo si trova immerso. Non riconosce alcun valore alla "nostra realtà", dichiarata estranea al cammino di liberazione. Questo concetto si riassume bene nell'affermazione:" In questo mondo la forma è il vuoto e il vuoto è la forma; La forma non è che il vuoto e il vuoto non è che la forma". Da qui derivano due verità o due piani della realtà. Dal punto di vista "assoluto" tutte le cose sono inesistenti la qual cosa, non si esclude che da un punto di vista "relativo" le stesse cose benché inutili sono elementi relativi del mondo e noi non possiamo fare a meno, proprio per essere in grado di superarli (trascenderli). Il buddismo nega qualsiasi consistenza metafisica dell'IO personale - Gli induisti fanno coincidere l'Io con l'ASSOLUTO (BRAHMAN) -. Il buddismo nega la dimensione personale anche all'ASSOLUTO. Qualunque determinazione comporta una limitazione una negazione. L'aspirazione al raggiungimento del NIRVANA non rappresenta quindi l'annichilimento dell'IO poiché nella realtà non esiste. Vi è soltanto la fine di una illusione che da la falsa idea di un "IO". Nel Cristianesimo invece, la salvezza si ha da un incontro tra due esseri concreti e distinti, l'uomo e DIO. Il buddismo non ammette la figura di un salvatore. Il Budda è un semplice modello illuminatore. Ai discepoli è lasciato il duro sforzo di salvarsi da soli. La liberazione buddista deve percorre la dura via dello spegnimento di qualsiasi desiderio. Si evita il dolore non desiderando niente. L'individuo passa attraverso varie incarnazioni finché completa il cammino salvifico che ha termine nel NIRVANA dove cessano le reincarnazioni che non sono altro che delle condanne. Il successo del buddismo viene spiegato con la formula. "nella dominante atmosfera di un relativismo e neo-illuminismo che va sfociando in un disperante "nichilismo", la vacuità del buddismo sembra costituire una soluzione dove tale vuoto 'è legittimato e teorizzato”. Il crocifisso è un valore cattolico, certo ma anche laico, sentenzia un parere del Consiglio di Stato legge il consigliere della Lega Edoardo Rixi illustrando la sua mozione. Dice che “i valori della civiltà cristiana e della solidarietà dovrebbero essere patrimonio di tutti gli uomini”. Chiede al sindaco e alla giunta di impegnarsi “affinché in tutte le alle delle scuole comunali e degli edifici pubblici vengano esposti i crocifissi”. Apriti cielo, DS e RC sono per un no categorico. Per i membri della Margherita “La croce è simbolo di conciliazione per gli uomini e diventa oggetto di guerra proprio qua. Imporlo per legge offende la laicità dello stato e la grandezza della fede”. Apprezzabile il battagliero intervento di Massimo Franco di Liguria Nuova. Favorevole al compromesso Beppe Costa di Forza Italia che dà una mano alla maggioranza. Conclusione: la maggioranza ai voti vince con la mozione che lascia l’argomento alla soluzione dei singoli organismi. Cattolicamente parlando da questi dibattiti si individua chi è decisamente contrario ai valori cattolici (DS, RC), chi è per il compromesso (FI) e chi, pur dichiarandosi cattolico, finisce sempre con qualche distinguo per collocarsi dall’altra parte. Un ringraziamento per Rixi e quanti hanno difeso il crocifisso. Da qualche anno si festeggia la solita carnevalata di fine ottobre di importazione americana. Questa festa di stampo pagano come tutte le manifestazioni di tipo consumistico pare abbia successo anche se non significa nulla per noi italiani. Tutto quanto viene da oltre oceano anche se stupido viene copiato con entusiasmo. Forse qualcuno spera di sostituire il giorno dei morti con le magie delle streghe, speriamo non ci riescano. Che gli uomini non derivino dalle scimmie non abbiamo dubbi anche se col tempo non vorremmo si verificasse il contrario. INTERNAZIONALE OTTOBRE 2002 “I GOVERNANTI ISRAELIANI SONO INTENZIONATI A CONSERVARE LA CISGIORDANIA E LA STRISCIA DI GAZA. QUESTO PROCESSO CONSISTE NELL'ISTITUIRE UNO STATO PALESTINESE LIMITATO ALLE CITTÀ PALESTINESI, UNO STATO COMPOSTO DA UN CERTO NUMERO DI ENCLAVE SEPARATE E NON AUTOSUFFICIENTI. I TERRITORI DELLA CISGIORDANIA E DI GAZA RESTERANNO IN MANO A ISRAELE; I LORO ABITANTI PALESTINESI SARANNO TRASFORMATI IN "CITTADINI" DI UN "PAESE STRANIERO”. NOTIZIA RIPRESA DAL GIORNALE ISRAELIANO HAARETZ, ARTICOLO A FIRMA AVI PRIMOR, EX DIPLOMATICO ED ATTUALE VICERETTORE DELL'UNIVERSITÀ DI TEL AVIV. Quando Hitler andò al potere, nel 1932, rifiutò ogni controllo sul riarmo della Germania e sul suo operato. Cosa produsse tale libertà lo sappiamo tutti. Lo hanno sperimentato in particolare i cinque milioni di Ebrei che sono stai sterminati. Grazie a Dio gli Stati Uniti ci hanno salvato dal dominio folle e criminale dei nazisti, come hanno salvato l’Asia da quello dei generali giapponesi. La presenza e l’azione americana hanno in seguito impedito che il tirannico e crudele comunismo dilagasse in tutto il mondo permettendoci di vivere - ricostruiti dal nostro lavoro ma anche dai capitali americani – liberi e sereni per tanti anni. E’ stato un enorme vantaggio per tutti se gli USA hanno impedito a Saddam di diventare il re del petrolio ingoiandosi il Kuwait, prodromo di un’invasione dell’Arabia Saudita. Vogliamo ora che un nuovo Hitler si riarmi grazie a mancanza di controlli o controlli di scarsa validità ? Vogliamo che i nostri cari fratelli terroristi possano organizzarsi indisturbati a danno del mondo? Nessuno può ricevere danni quando vilipende l’America. Con una demagogia facilona si fa una gran figura di bontà, di coscienza, di pietà. Ma questa grande figura è sicuramente a danno nostro, dei nostri figli e nipoti, è preparare un triste domani all’umanità. Grazie per la pubblicazione. RENZO MATTEIEra la fine di gennaio 1991. Si svolgeva nel salone(g.c.) di Via Consolazione il nostro Congresso Provinciale. Durante i lavori venne presentata una mozione d’ordine", che i congressisti approvarono. Con questa noi esprimevamo il nostro pieno appoggio all'azione di Giovanni Paolo Il in favore della pace nel Medio Oriente, mentre anche nel campo cattolico qualcuno approvava l’azione di guerra contro Saddam Hussein. Che Saddam fosse un tiranno nessuno lo metteva in dubbio; ma non valeva la pena che, per detronizzarlo (risultato che peraltro non fu raggiunto), tanti innocenti ci rimettesse la vita o la salute e che gli stessi soldati vincitori risentissero nel loro fisico gli effetti devastanti delle radiazioni nucleari delle armi usate, anche in assenza di vere e proprie esplosioni atomiche. Di recente da un articolo di Franca Zambonini, a p.170 di"Famiglia Cristiana del 28.9.'O2, veniamo a sapere che anche Madre Teresa di Calcutta s'era adoperata allo spasimo per la pace - in quella circostanza – scrivendo il 2 gennaio 1991 una lettera ai due presidenti, americano ed irakeno."Cari presidente George Bush e presidente Saddam Hussein, vengo a voi con le lacrime agli occhi e l'amore di Dio nel cuore per implorarvi a nome dei poveri e di quelli che diventeranno poveri se ci sarà la guerra che tutti temiamo....Entrambi avete i vostri argomenti da presentare, il vostro popolo da proteggere, ma vi scongiuro di ascoltare anzitutto quell'Uno che e' venuto al mondo per insegnare la pace. Avete il potere e la forza di distruggere la presenza e l'immagine di Dio, i suoi uomini, le sue donne,i suoi bambini. Ci saranno tra breve vincitori e vinti in questa guerra che tutti temiamo , ma che mai potrà giustificare la sofferenza, il dolore , la perdita della vita che le vostre armi provocheranno.... Vi scongiuro in ginocchio a nome di quelli che resteranno orfani, vedove, abbandonati, perché i loro genitori, mariti, fratelli e figli sono stati uccisi; per quelli che saranno disabili o sfigurati; per quelli che finiranno senza casa, senza cibo, senza amore. Vi chiedo di pensare ad essi come se fossero vostri figli. Voi avete il potere di portare nel mondo la guerra, oppure di costruire la pace. Vi imploro di scegliere la via della pace. Possa Dio benedirvi ora e sempre". Parole quanto mai attuali. E' cosi'. Dai tempi di Benedetto XV (che definì "inutile strage" la Prima Guerra Mondiale) a Pio XII ("Tutto può essere salvato con la pace, tutto può essere perduto con la guerra")a Giovanni XXIII - ne ricordiamo l'enciclica "Pacem in Terris" e l'accorato appello a Krushev in occasione della crisi di Cuba - fino ad ora con l'instancabile opera di Giovanni Paolo II, la Chiesa ha portato avanti il messaggio, ahimé spesso disatteso, di pace e di amore del Cristo. Anche noi , cattolici, non ci sentiamo allineati con la politica “decisionista" del presidente Bush junior e ci sentiamo invece più in accordo con la linea prudente dell'Europa (Blair escluso). Detto questo, vorremmo però che la nostra posizione fosse ben chiara. Noi non siamo a favore di un antiamericanismo assoluto e viscerale, tipico delle sinistre estreme di ieri e di oggi o di certi attuali epigoni del fascismo. Riconosciamo il bene che l'America ha fatto all'Europa ed a noi in particolare nel secolo scorso. Certamente, gli USA sono un luogo di contraddizione, dove i santi convivono accanto ai reprobi e i grandi ideali crescono assieme ai grandi egoismi. Ma, nel nostro piccolo forse cio' capita anche a noi. Noi comunque rivendichiamo la piena libertà di criticare e di lodare, di condannare e di assolvere, senza apriorismi. GIORGIO MARTINIDa quanto esposto nella prima lettera, il mondo anglosassone e in particolare quello americano è una sorta di Eden dove sono tutti buoni e ciò che fanno è per il bene altrui nel più assoluto disinteresse. Questa è l’immagine che l’amministrazione americana vuole dare di sé, cosa del resto ripetuta dalla maggior parte dei giornali italiani. Sul controllo dei mezzi di informazione ci sarebbe molto da dire ma qui non è possibile. Pensare che il popolo americano sia buono, generoso e magari un po’ ingenuo è del tutto plausibile, ma immaginare che la politica estera sia guidata dallo spirito del famoso film anni ‘40 “Mr Smith va a Washington” dove uno sprovveduto giovanotto di provincia riesce a vincere al Congresso sugli imbrogli di un navigato e corrotto senatore, sarebbe troppo bello per esser vero. Dalla sua nascita fino ai giorni nostri il potere che si è affermato è quello economico-finanziario collegato alle organizzazioni di tipo massonico. Da George Washington a George Bush figlio, tutti i presidenti forse esclusi solo quattro appartenevano alla massoneria. Del resto l’attuale presidente, come sappiamo ha giurato sulla Bibbia custodita nel tempio della massoneria. Negli USA vi sono migliaia di logge e gli iscritti sono circa tre milioni. Inoltre, organismi di tipo lobbistico elitario come la Trilateral e il Bildenberg che elaborano strategie mondialiste così come il Council of Foreing Relations (CFR) che formula le strategie puntualmente adottate dalla Presidenza USA. La guerra all’Iraq, che ci sarà indipendentemente da quanto farà Saddam Hussein è parte di una strategia più vasta che riguarda tutto il Medio Oriente. L’Iraq è il banco di prova, caduto Saddam sparirà anche Arafat, l’Arabia Saudita dovrà adeguarsi così come l’Iran. Il controllo di tutto il petrolio da parte degli USA costituirà elemento di controllo nei confronti dell’Europa e un modo per tagliare fuori la Cina che ha bisogno di un 50% di importazioni petrolifere per un possibile sviluppo economico antagonistico rispetto all’America. Inoltre, permette ad Israele di non concedere niente ai Palestinesi. Queste sono le vere cause della prossima guerra, tutto il resto serve a convincere il popolino che si sta compiendo una missione che non si vorrebbe ma che è inevitabile per la pace, la democrazia, il benessere, ecc….ecc…. Totalmente d’accordo sullo scritto del Prof. Martini tranne in un punto, quando ritiene che gli USA abbiano fatto due guerre per salvare l’Europa. Gli USA hanno fatto le due guerre per salvare se stessi dal rischio di una Europa unita più potente di loro. I cattivi nazisti non ci sono più ma per gli USA l’Europa unita fuori dal loro controllo continua ad essere la prima cosa da evitare secondo i vari presidenti della Casabianca. Pregiudizialmente non bisogna essere antiamericani ma si può benissimo rifiutare la loro strategia politica perché non usa strumenti leciti ed è anche contraria ai nostri interessi. RINO TARTAGLINO2001 GENNAIO a Roma allarme attentato contro l’ambasciata americana in via Veneto che viene sgomberata. APRILE a Gallarate operazione contro presunta cellula di Al Qaeda, intercettazione su un «liquido efficace perché soffoca la gente» a Roma furto di divise dell’American Airlines. OTTOBRE e NOVEMBRE a Milano arrestati dieci sospetti fiancheggiatori di estremisti islamici. DICEMBRE - a Roma scoperta bomba in un centro ascolto; arrestati 2 cittadini del Bangladesh e sequestro di documentazione in lingua araba. 2OO2 FEBBRAIO - a Milano condannati 4 tunisini sospettati di legami con Ben Laden: a Roma vengono arrestati sette marocchini esperti nella falsificazione di documenti. Si sospetta che stiano preparando un attentato, in una abitazione viene sequestrato un composto chimico velenoso a base di cianuro. MARZO - a Roma una dozzina di perquisizioni, sgominata un’organizzazione “vicina ad ambienti Integralisti islamici”, accusata di aver introdotto in Italia armi e congegni esplosivi. |