1)FAVOREVOLI
Il card. Castrillon Hoyos, Prefetto della congregazione del clero: “Vorrei che tutti i sacerdoti cattolici del mondo vedessero questo film”. “Il progetto di Dio Padre era lasciare che suo Figlio Gesù fosse sacrificato per noi. Questo è l’aspetto principale da contemplare nel film”.
Monsignor John Patrlck Foley, presidente del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, spera addirittura che Glbson regali una copia alla videoteca vaticana”.
Il film è stato visto privatamente anche dal Papa, a cui non sarebbe dispiaciuto (gli viene attribuito il commento “it is et it was”, così andarono le cose.
E’ piaciuto al mensile dell'Opus Dei Studi cattolici .'Mettendoci di fronte a quel sangue, quelle spine, quei chiodi, spinge alla presa di coscienza, al pentimento".
Lo scrittore Vittorio Messori ne esalta la fedeltà al racconto evangelico: “Tutto cambia se le parole dei Vangeli si traducono in immagini di una tale potenza da trasformarle in carne e in sangue”.
il presidente della commissione di censura, Ennio Varanelli, replica: “Le famiglie sanno bene qual è il contenuto. Il cinema ci rovescia addosso una fiumana di violenza, sarebbe stato ridicolo e grottesco definire pericoloso solo questo film"
Padre Agostino di Noia domenicano: “La visione di questo film permetterà a molte persone di fare una intensa esperienza religiosa.Questo è stato il mio caso”.
Daniel Lapin rabbino, del movimento Verso la Tradizione che riunisce ebrei e cristiani, afferma: “La Passione diventerà celebre essendo il più serio ed il più importante film mai realizzato su un soggetto biblico”.
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2)CONTRARI
“ANTISEMITA”, e “TRUCULENTO”. Per gli autorevoli biblisti del Seminario Unione Teologica dl New York "gli ebrei sono rappresentati come assetati di sangue”. Tanto da spingere Il capo ashkenazita dl Israele Yona Metzger, a scrivere al Papa: “Può provocare risposte antisemite. Sarebbe deplorevole che un film tendenzioso, malizioso, potesse mettere in pericolo i progressi tra le sue religioni”.
il cardinale Jean Marie Lustiger, arcivescovo di Parigi l'ha definito: “Sadico”
Anche i vescovi francesi sono contrarissimi alla Passione di Mel Gibson:“Potrebbe, infatti, essere utilizzato per sostenere opinioni antisemite”.
Il biblista Mons. Ravasi a proposito del film di Mel Gibson afferma :” E’ piuttosto ingenuo e la sua rilettura dei Vangeli è costruita secondo un orientamento tradizionale, un po’ datato, in cui si pone tutto l’accento sull’aspetto sacrificale
Stroncato dal giornale del Paolini, Jesus (“126 minuti di un'orgia di sangue pieno di semplificazioni e "svarioni storici")
Il regista Zeffirelli “vedendo quelle sofferenze si penserà che la colpa è degli ebrei”
Il teologo Enzo Bianchi priore della comunità ecumenica di Bose, dove stanno insieme cattolici e protestanti afferma: ”Non ho visto il film e non andrò a vederlo perché nella vita di Gesù ci sono cose che non sono narrabili, invisibili che non vanno rese visibili”.
Lo storico Alberto Melloni “Gibson piace ad una Chiesa (pulp) sanguinaria, una chiesa lacrimosa, orgogliosa e bisognosa di una nuova oscurità densa nella quale sentir di nuovo gocciolare sangue e dolore”.
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