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CONOSCERE L'ISLAM
1) MAOMETTO L’INVENTORE DELL’ISLAM
Maometto nacque nel 570 da una famiglia della tribù di quarash, orfano all’età di cinque anni e di lui si prese cura il nonno. Il giovane Maometto fece molti viaggi ed ebbe modo di conoscere la religione ebraica, visto che anche in Arabia vi erano molte comunità e venne anche a contatto con cristiani nestoriani. Sui quarant’anni sposo una ricca vedova di nome Kadigia. IL suo carattere di tipo riflessivo lo portava all’isolamento ed alla meditazione, così verso il 610 iniziò per lui quella che è definita la rivelazione che è contenuta nel corano. Per l’insuccesso della predicazione alla Mecca fugge a Medina con i suoi fedeli. Maometto predica l’adesione radicale ai principi del Corano. A Medina non vi erano mezzi ed attività sufficienti, così i musulmani diventarono ben presto predoni del deserto. Maometto a giustificazione disse che aveva avuto una rivelazione da Dio. La guerra agli infedeli era diventata una guerra santa (la jihad). L’intransigenza nell’imporre il suo punto di vista religioso fu l’elemento per cui molte comunità ebraiche finirono per schierarsi contro. Un episodio che dimostra il carattere e la personalità di Maometto, è quello che va sotto il nome della battaglia del fossato. Un villaggio abitato da ebrei dopo 25 giorni di assedio si arrese chiedendo la grazia. Maometto ben sapendo cosa avrebbe deciso Said figlio di Murad uno dei combattenti feriti, finse di lasciare a lui la decisione. Said disse :“bisogna sgozzarli tutti”. Ottocento uomini furono sgozzati con le spade. Le donne ed i bambini furono venduti schiavi, un quinto del bottino toccò al profeta il quale ebbe anche una ragazza bellissima di nome Rayhanah che poi divenne una delle sue tante mogli. Da quanto detto si desume che il profeta Maometto era un uomo portato per l’analisi di tipo religioso, aveva sicuramente buona capacità nel far presa sulle masse, ma non era diverso dagli altri arabi. Abile mercante ma anche in certe circostanze dedito alle razzie. quando faceva cose sgradite ai suoi seguaci ricorreva all’arcangelo Gabriele ai cui suggerimenti attribuiva quanto aveva già fatto: così tutto rientrava nella norma. Fece uccidere un uomo che si beffava di lui. Quindi, dalle sue opere si deduce che era permaloso e vendicativo e non esitava a macchiarsi di crimini come la strage degli ebrei banu quarayzah un pogrom ante litteram. Attratto dalle donne ebbe ben 19 mogli. Da quanto detto sopra, Maometto sembra più un personaggio da “Mille e una notte” che uomo dalla vita edificante. 2) IL CORANO Il Corano è il libro sacro dell’Islam. Solo dopo la morte di Maometto assunse la forma scritta. Il testo coranico è di 114 capitoli (sure), composti di un numero variabile di versetti. I versetti spesse volte presentano in maniera ripetitiva gli stessi concetti come in uso presso i popoli mediorientali. Insieme a norme di pietà e di devozione verso Allah vi sono versetti ostili verso i non musulmani che applicati alla lettera giustificano qualsiasi crimine. “ uccideteli ( i miscredenti ) ovunque li incontriate “ (sura 2, 191 ); “ vi e’ stato ordinato di combattere , anche se non lo gradite” (sura 2, 216); “combatteteli finche’ allah li castighi per mano vostra, li copra di ignominia, vi dia la vittoria su di loro “ (sura 9,14); “combattete coloro che non credono in allah (…) che non scelgono la religione della verita’ , finche’ non versino umilmente il tributo , e siano soggiogati “ (sura 9, 29); “i nazareni ( cristiani) dicono : “il messia e’ figlio di allah”. questo e’ cio’ che esce dalle loro bocche. ripetono le parole di quanti gia’ prima di loro furono miscredenti. li annienti Allah ! “ (sura 9 , 30); “se non vi lancerete nella lotta, (Allah) vi castighera’ con doloroso castigo” (sura 9, 39). 3) ISLAM Islam significa letteralmente sottomissione. Contiene tre dogmi fondamentali: 1) Unicità di Dio; 2) Missione dei Profeti; 3) Giudizio Universale. Gli obblighi per i musulmani sono: 1) La professione di fede; 2) La preghiera rituale; 3) Il digiuno; 4) L’elemosina legale; 5) Il pellegrinaggio alla Mecca. Nel Corano vi è la rivelazione, senza misteri né parabole per questo non si richiede in linea di massima nessuno sforzo di riflessione. Tra la libertà dell’uomo e la potenza di Allah non vi è spiegazione nel Corano. In realtà, l’onnipotenza divina domina a tal punto la rivelazione coranica che la libertà dell’uomo scompare. Prevale la predestinazione. Poiché non esiste una autorità che può interpretare il Corano in maniera ufficiale, l’unica interpretazione diventa quella letterale. 4) ALLAH NON E’ IL NOSTRO DIO Un altro luogo comune è quello che l'Allah dei musulmani sia lo stesso Dio dei cristiani. Soltanto nell'autorivelazione divina in Cristo è dato di conoscere il vero Dio, uno e trino, accedendo al mistero del Padre e del Figlio che, in comunione con lo Spirito Santo. sono uniti in un vincolo di conoscenza vicendevole e di reciproco amore, a cui associano l'uomo con il dono della figliolanza Questa verità è respinta dall'islam. Dopo Cristo, vero Dio e vero Uomo, potranno sorgere soltanto falsi profeti (Mt. 24-11). Il Corano non è altro che un'auto-rappresentazione di Dio, dettata da Maometto, che, dopo aver plagiato giudaismo e cristianesimo, ritorce contro i cristiani (e ebrei) l'accusa di aver falsificato le rivelazioni divine. Nella storia vi sono stati e permangono movimenti religiosi e correnti filosofiche orientati verso l’ammissione di un Dio unico, ma dire unico Dio non significa di per sé vero Dio. Rivolto alla Samaritana Gesù dice: "Voi adorate ciò che non conoscete: noi adoriamo ciò che conosciamo”. Sotto questa affermazione ricadono i musulmani; essi adorano ciò che non conoscono. Chi conoscendo la verità la accoglie, riceve la salvezza. In questo vi è tutta la distinzione, e la separazione, tra cristianesimo ed islamismo. La diversità delle concezioni dell'idea di Dio nell'islamismo e nel cristianesimo, e la falsa supposizione del monoteismo quale categoria fondativa di un'eguale idea di Dio fa del dio coranico un dio irriducibile al Dio cristiano. Allah è concepito come un'istanza di volontà, cui l'uomo fatalisticamente deve sottomettersi, Allah è un predestinatore. non il redentore dell'uomo dal peccato, aprendolo alla salvezza eterna, per il fatto che l'islam Sostituisce al peccato originale una fittizia testimonianza originale., "il dio coranico non è il Dio dell'Antico Testamento e del Nuovo Testamento, è un altro dio". 5) IL PARADISO DI ALLAH Per i cristiani il Paradiso è luogo di profonda spiritualità. La visione beatifica di Dio è fonte di immensa felicità. Per i musulmani il Paradiso è luogo di godimenti materiali dove i fedeli che giungono alla salvezza vivono in giardini meravigliosi, allietati dal canto di uccelli e dalla vista di prati e fontane. Gli uomini sono possono avere bevande che sulla terra sono proibite e la loro felicità è completata dalla presenza di donne bellissime dai grandi occhi e sempre vergini. 6) LA SOCIETA’ ISLAMICA La vita sociale è fondata sulla nozione di comunità (ummah). I non musulmani sono tollerati in una condizione inferiore nei paesi dove vige la legge coranica (shaaria) mentre negli altri vi sono comunque molte discriminazione. Per l’islam è ammessa la poligamia anche se molti stati la vietano. La donna viene discriminata e tenuta in soggezione, in giudizio la sua testimonianza vale la metà di quella dell’uomo. Molti europei Mo assorbendo una rappresentazione edulcorata dell'islam. credono possibile l'integrazione degli immigrati, sorvolano sulla inammissibilità nei paesi islamici della libertà religiosa e si illudono sulla convertibilità dell'islam al sistema democratico. Nell’islam manca l’idea di “persona legale” per questo è difficile il riconoscimento di diritti democratici. L'Europa, pertanto, anche con l'ammissione della Turchia nell'Unione Europea, resta esposta al rischio di una progressiva penetrazione islamica, preludio ai futuri tentativi di dominio totalitario. Nell'islam il monoteismo è anche un progetto politico tendente al monismo sociale. La tesi è stata ancora ripresa di recente da Bartolomeo Pirone (Rivista "Per la filosofia", n. 5012000, p.68), il quale ammette trattarsi "di un monismo teologico religioso ed etico", che costituisce l'islam in una strutturale unicità, una sola ed unica "dar al-islam" (terra dell'islam) radicalmente separata dalla "dar al-kufr" (terra dell'empietà): essa pone la superiorità dell'islam sopra ogni altra religione e, quindi. Sono gli stessi islamici a valutare che Maometto, con l'islam, ha fondato la prima società ideologica nota all'uomo, la Ummah, che è un assolutismo tanto religioso quanto politico, affinché su tutto il mondo si instauri il dominio dl Allah. Cioè, l’islam, è il primo totalitarismo politico che alla base del suo credo non ha messo il partito unico (fascismo), non ha messo la razza (nazismo), non ha messo la classe (comunismo), bensì la religione. 7) MOSCHEA: NON SOLO LUOGO DI CULTO Quando si discute attorno all'opportunita' di costruire una moschea o di concedere terreni a questo scopo, e' necessario anzitutto dare per scontata la conoscenza dell’oggetto della discussione. la moschea non e' solo luogo di preghiera ma luogo dove si affrontano questioni politiche, sociali, morali, ecc.. In molti paesi musulmani come l'Egitto tutte le moschee sono sorvegliate dalla polizia durante la preghiera del venerdì. Nella storia musulmana, quasi tutte le rivoluzioni e sollevazioni popolari, sono partite dalle moschee. Non e' quindi corretto considerare la moschea come semplice luogo di culto. Inoltre, il terreno concesso per la moschea non può essere concesso temporaneamente, ad esempio per 50 anni, ma la concessione e' per sempre. infine e' necessario chiedersi chi finanzia moschee e centri islamici, per il semplice fatto che chi paga poi comanda. Il maggiore finanziatore risulta essere l'Arabia Saudita che impone i suoi iman. L'Arabia Saudita,che non ha immigrati in Europa, rappresenta la tendenza più rigida detta wahhabita. non sono questi iman inviati per aiutare gli immigrati ad inserirsi nella societa' occidentale ed assimilare gli elementi di modernita' per una convivenza serena con gli Europe. La moschea, in quanto centro socio multiculturale non può entrare nella categoria dei luoghi di culto. alla pubblica amministrazione spetta studiare come esercitare un certo controllo su tali centri, vista la loro funzione politica. 8) IL FONDAMENTALISMO Sono detti fondamentalisti coloro che interpretano le Scritture in maniera letterale. - Che cosa vogliono i fondamentalisti ? - Vogliono che nei paesi islamici venga introdotta la Shaaria con tutte le severità previste (taglio della mano per i ladri, lapidazione delle adultere, pena di morte per gli omicidi , ecc… - La restaurazione del califfato (capo politico religioso con autorità su tutti i credenti); - Attuare una politica di proselitismo per realizzare l’espansione dell’islam. 1) NON TUTTI GLI ISLAMICI SONO FONDAMENTALISTI ? Non tutti sono, fondamentalisti, ma i fondamentalisti sono una componente non marginale –dal 20 al 60 % 2) I FONDAMENTALISTI SONO MUSULMANI ? Possiamo rispondere sì a questa domanda. Infatti, tra gli interpreti del Corano vi sono molti fondamentalisti. La punta più elevata del terrorismo è rappresentata dai fondamentalisti. In ogni caso alla base delle azioni terroristiche contro gli Occidentali vi è sempre l’elemento religioso. Le organizzazioni islamiche italiane sono a maggioranza dominate dai fondamentalisti. Lo Stato e le istituzioni devono dialogare con i singoli e non con le organizzazioni. Gli enti locali non hanno dal punto di vista legale alcun obbligo di fornire terreni o denaro per costruire moschee, anche perché non sono solo luoghi di preghiera. 9) IMMIGRAZIONE: TRA ACCOGLIENZA E ISLAMIZZAZIONE Analizziamo alcuni aspetti che di solito sono poco trattati, anzi tenuti volutamente nascosti. IL COSTO DELL'IMMIGRAZIONE Spesse volte si dice che in una popolazione che invecchia l'immigrazione può essere una soluzione perché porta elementi giovani. La cosa è solo parzialmente vera, perché se in un paese come il nostro dove è difficile trovare lavoro e gli immigrati che ottengono un lavoro regolare sono poco più del 10%, fra una trentina d'anni non solo il sistema previdenziale sarà in crisi per i pochi lavoratori a fronte di tanti pensionati non solo italiani ma anche immigrati che non hanno versato contributi. Ogni immigrato che entra in Italia ha un costo futuro che noi dobbiamo considerare ben sapendo che vi dovremo far fronte se non vogliamo creare una categoria di cittadini emarginati. A CHI SERVE L'IMMIGRAZIONE? L'immigrazione serve a qualcuno ma questo aspetto viene nascosto dietro il fatto che non si possono fermare le immigrazioni di massa e che la società multietnica è nel nostro domani quindi inevitabile A nostro avviso l'immigrazione serve per prima cosa ai partiti della sinistra che si vedono davanti una società sempre più problematica e non trovano più consenso perché il mondo operaio si è trasformato e non guarda più a sinistra. Ma gli immigrati servono anche alla grande impresa che può con un maggior numero di richiedenti contenere le richieste dei sindacati. L'IMMIGRAZIONE E' PROBLEMA SOCIALE? Di solito gli immigrati sono per buona parte provenienti dai paesi islamici quindi, portano qui le loro convinzioni sociali e religiose che sono in contrasto con le nostre. Anche i fautori dell'accoglienza si guardano bene dal fare opera di conversione pertanto, in un domani non lontano avremo una vera islamizzazione dell'Italia con tutte le conseguenze del caso. L'islam per le sue caratteristiche non è compatibile con una società democratica come quella occidentale. Per l'Islam lo Stato e la religione sono indissolubilmente uniti (monismo), gli altri sono tollerati come cittadini di seconda categoria. Come documenta in un bell'articolo N. Matteucci su Il Giornale del l5/l/99 CONGIURA CONTRO L’EUROPA Potenti lobbies che agiscono per la fondazione del NUOVO ORDINE MONDIALE. Questo NUOVO ORDINE ha per obiettivo la realizzazione di un GOVERNO MONDIALE che potrà realizzarsi solo con la distruzione dell'ordine religioso e sociale creato dal cristianesimo. La prospettiva della immigrazione che dovrebbe nei prossimi anni interessare tutto il sud Europa è di circa 30 milioni di persone provenienti prevalentemente dai paesi islamici, da cui l'Italia riceverebbe circa 5 milioni di immigrati.. Da una parte si creano centri di propaganda che suscitano nei paesi di provenienza la convinzione nella popolazione che l'Europa è il nuovo Eldorado, cosa non difficile da credere viste le condizioni di povertà volutamente create da strette creditizie imposte dalle istituzioni economico-finanziarie internazionali. Se l'emigrazione viene sollecitata nei paesi di partenza, e necessario che i paesi di destinazione la subiscano senza una vera opposizione. Quando poi la popolazione reagisce si dice che non devono venire qui come clandestini ma possono venire come rifugiati (vedi l'ultima conferenza di Tampere del 17/10/99). Il traffico dei clandestini poi è gestito interamente da organizzazioni illegali che con l'immigrazione sfruttano anche il contrabbando, la droga e la prostituzione. Altro motivo per cui viene combattuta poco e male la criminalità organizzata, sono i grandi interessi internazionali ad essa collegati. L’immigrazione, oltre a questi aspetti ha l'obiettivo di ridurre il costo del lavoro rendendolo più compatibile con i bassi parametri del terzo mondo. Infine, il vero scopo e quello di scristianizzare l'Europa, favorendo una società multietnica dove forze contrapposte non possano prevalere: quindi il controllo ed il potere sarebbero interamente gestiti dai poteri forti che dominano incontrastati su una marea di gente sradicata e priva di ogni identità. Chi si oppone come, viene accusato di razzismo. La dimostrazione che il razzismo non c'entra nulla è il fatto che molti immigrati che vengono dal Sud America o dalle Filippine sono da noi ben accolti anche perché sono cristiani. Spetta a noi renderci conto di quale congiura si sta tramando alle nostre spalle e non lasciarci abbindolare dalle belle parole di chi è interessato a soli obiettivi di controllo sociale. 10) CRISTIANESIMO E ISLAM San Tommaso ha scritto la"Summa contra Gentiles" vale la pena di conoscere il suo pensiero autorevole sull’islam (L. I, c. VI): «Coloro che introdussero sètte erronee procedettero per vie del tutto contrarie alla fede, come è evidente nel caso di Maometto, il quale allettò i popoli con la promessa di piaceri carnali, ai quali essi sono già propensi per la concupiscenza della carne”. «Inoltre diede precetti conformi a codeste promesse, sciogliendo le briglie alle passioni del piacere in cui è facile farsi obbedire dagli uomini carnali. (...). Le verità stesse che egli insegnò sono mescolate a favole e a dottrine falsissime. E neppure si servì di miracoli soprannaturali, che costituiscono la sola testimonianza adeguata della rivelazione divina (...). Ma disse di essere stato inviato con le armi: il quale contrassegno non manca neppure ai briganti e ai tiranni”. «Inoltre a lui inizialmente non credettero uomini pratici delle cose divine e umane, ma gli analfabeti abitanti del deserto, del tutto ignari delle cose di Dio; e servendosi poi del loro numero, egli costrinse gli altri ad accettare la sua legge con la forza delle armi. E neppure ebbe anteriormente la testimonianza dei profeti precedenti; anzi, egli guasta tutti gli insegnamenti del Vecchio Testamento, per non essere tacciato di falsità con racconti favolosi, come risulta dalla lettura della sua legge”. “Ecco perché, con astuzia, egli proibisce ai suoi seguaci di leggere i libri del Vecchio e del Nuovo Testamento, per non essere tacciato di falsità. Perciò è evidente che coloro che credono in lui compiono (oggettivamente) un atto di leggerezza” Per tutte queste ragioni, l'Aquinate, ovviamente, nega ogni parentela tra il nostro Dio, che è vero, e il loro, ritenuto inesistente! Bisogna dire che per San Tommaso i maomettani sono per antonomasia "gli infedeli", fedeli propriamente sono i cristiani, unici a obbedire alla Fede. CONCLUSIONE Se come cristiani dobbiamo aiutare chi ha bisogno sempre con giustizia, senza distinzione di fede di razza o di religione, quindi anche i musulmani sono in questo senso nostri fratelli, non possiamo ignorare quanto segue: 1 - vi è una incompatibilità tra cristianesimo ed islam. 2 - L’applicazione dell’islam è incompatibile con la democrazia. 3 - Per un musulmano che vive in una comunità islamica è materialmente impossibile la conversione senza rischi di ritorsioni. 4 - Nei paesi a grande maggioranza islamica i non musulmani sono discriminati. 5 - Coloro che emigrano in occidente se sono legati alle organizzazioni che operano intorno alle moschee tendono a non integrarsi ma a costituire una società parallela, separata e conflittuale. 6 - Il pericolo del terrorismo di matrice islamica già operante in Europa. 7 - Il fondamentalismo islamico è a pieno titolo parte dell’islam. 8 - Abbiamo rilevato che la semplice presenza in Italia di una esigua percentuale di islamici (2,5%) vi sono già gruppetti che con arroganza pretendono di stabilire per la maggioranza cristiana ciò che devono o ciò che possono fare (vedi storia dei crocifissi). Quando saranno il 10% della popolazione come vorrebbero le lobbies mondialiste chissà cosa saremo costretti a subire? A proposito, in Bosnia, nella zona controllata dai musulmani, in cinquant’anni non è stata costruita una chiesa e siamo in Europa. Per tutti questi motivi dobbiamo essere disposti a dare solidarietà ed aiuti a chi ha bisogno senza distinzione, trattare tutti con giustizia e non derubarli delle loro ricchezze con la scusa che portiamo la libertà e la democrazia come operano certe potenze occidentali nei confronti degli arabi; ma, non dobbiamo essere ingenui. Amici con tutti ma, tutti debbono rispettare le stesse regole di giustizia e di tolleranza, e di reciprocità. Se i musulmani vogliono essere trattati bene in Europa, devono fare lo stesso a casa loro. Vogliono costruire qui le loro moschee allora noi dobbiamo poter costruire nei paesi islamici le nostre chiese. Se questo non è possibile, come temiamo, è meglio che ognuno stia a casa propria. Non vogliamo finire come la Beiruth degli anni ottanta. Bibliografia: Vita di Maometto – Tabari Il Corano - Ed. Newton Chiesa Viva – Ed. Civiltà 11 settembre – M. Introvigne Islam – R. Russo Ed Demetra Immigrazione – G. Valli – Ed.Civiltà S. c. G. – S. Tommaso d’Aquino L’Islam – D. Soudel – Ed. Garzanti |