Associazione
Cattolici Genovesi




















Indice generale
del sito




Collegamenti
a siti consigliati




Home


Mail

 
 
   

 
Incontro


 


 

L E    S E T T E


SETTE E MANIPOLAZIONE MENTALE
Negli USA e nel mondo sono stati fatti studi su molte sette che tendono a dimostrare l'esistenza del controllo mentale. La Cia stessa ha condotto studi e ricerche sul controllo mentale. È importante sottolineare che le tecniche di controllo mentale, come praticate all'interno di molti ambienti settari, non sono statiche ma evolvono e si adattano anche per sfuggire agli schemi in cui si cerca di inquadrarle. Lo studioso R. J. Lifton, ha enunciato otto criteri per creare un ambiente in cui si esercita il controllo mentale
1) CONTROLLO AMBIENTALE. Si riferisce al controllo dell'informazione all'interno del gruppo. Con gradazioni varie si può passare dal bollare tutte le critiche esterne come provenienti da persone non "illuminate" e quindi possedute dal nemico (o da "satana") unitamente all'invito diretto o indiretto a non vagliare le suddette critiche per non contaminare il proprio percorso di "conoscenza superiore"
2) MANIPOLAZIONE MISTICA C'è una manipolazione delle esperienze che appaiono spontanee ma nei fatti sono pianificate e orchestrate dal gruppo e dai suoi leader al fine di dimostrare una ispirazione divina o un avanzamento spirituale e uno speciale carisma che permetterà al leader di reinterpretare eventi, scritture e esperienze a suo piacimento. Per la persona manipolata ciò assume il valore di qualità quasi mistica.
3) OBBLIGO DELLA PUREZZA Il mondo è visto come o bianco o nero e i membri sono costantemente esortati a conformarsi all'ideologia del gruppo e a sforzarsi di raggiungere la perfezione. L'induzione di senso di colpa e/o vergogna è uno strumento di controllo potente in questi casi.Tutto è in bianco e nero. L'ideologia dell'organizzazione definisce che cosa è 'puro' e che cosa è 'impuro'. La coscienza individuale non è affidabile.
4) CULTO DELLA CONFESSIONE I peccati, come definiti nel gruppo, devono essere confessati sia a un "controllore" spirituale personale che pubblicamente al gruppo. Non c'è confidenzialità; i peccati, attitudini e mancanze dei membri sono discussi e sfruttati dai leader. Al di là delle sue espressioni religiose, legittime e terapeutiche, è bene precisare che nel culto distruttivo la confessione diventa un culto di per sé. I culti ideologici si appropriano dei sentimenti di colpa e di vergogna dell'individuo, con il risultato di esercitare una forte influenza sui cambiamenti che il discepolo deve fare per essere ritenuto tale a tutti gli effetti.
5) SCIENZE SACRE La dottrina o ideologia del gruppo è presentata come verità ultima (perché frutto di ispirazione superiore o per altri motivi) e perciò non discutibile. La verità non può essere trovata al di fuori del gruppo. I leader, poiché direttamente ispirati dall'alto, hanno sempre ragione e non possono essere criticati. La loro "verità" è l'assoluta verità. È sacra, va oltre le domande. La persona che osa criticarla, o anche solo pensare criticamente, è immorale, irriverente e "non scientifica".
6) LINGUAGGIO CARICATO Il gruppo interpreta o usa parole e frasi in modi nuovi che spesso non sono comprensibili al "mondo esterno". Si tende a formare un "gergo" interno al gruppo al fine di costruire dei cliché o modelli semplificanti per interpretare la realtà, modelli che tendono ad alterare i processi di pensiero dei membri per farli conformare al modo di pensare del gruppo
7) DOTTRINA SUPERIORE ALLA PERSONA Le esperienze personali del membro sono subordinate alla "scienza sacra" a ogni esperienza contraria deve essere negata o reinterpretata per adeguarsi all'ideologia del gruppo. Di conseguenza gli avvenimenti del passato possono essere travisati, riscritti o addirittura ignorati per renderli coerenti con la realtà attuale. Alcuni culti credono che la malattia sia causata da mancanza di fede, e sia prova di peccato; le malattie quindi devono essere scacciate con la preghiera, e diventa "segno di fede" ignorare ogni intervento medico.
8) DISPENSAZIONE DELL'ESISTENZA Il gruppo ha la prerogativa di decidere chi ha il diritto di esistere e chi no. Questo di solito va inteso non in modo letterale ma nel senso che quelli "esterni" al gruppo non sono salvati, sono "non consapevoli" e devono pertanto essere convertiti all'ideologia del gruppo. Se non si uniscono al gruppo o sono critici nei confronti del gruppo devono essere "rigettati". Pertanto, il mondo esterno perde ogni credibilità. In aggiunta, se il membro dovesse allontanarsi dalla "verità", il suo diritto ad esistere cesserebbe e sarebbe dichiarato "morto.
______________________________


 
Torna all'indice