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LIGURIA NOSTRA


IL PAESE DI VILLACELLA IN VAL D'AVETO
Subito dopo il centro abitato della località Farfanosa una deviazione sulla destra volge in direzione del paese di Villacella: la strada si innalza lungo le pendici del monte Pietre di Zucchero (1287) e raggiunge la frazione di Villacella (1033).
Questo villaggio ha una propria particolare importanza che è quella di essere una tra i luoghi abitati più antichi di tutta la valle dell'Aveto perché, al contrario di come si presenta al giorno d'oggi in posizione abbastanza isolata rispetto all'attuale grande flusso commerciale e turistico, nei secoli scorsi il suo territorio godeva di una grande importanza.
Villacella era un tempo attraversata dall'antico "ITER" commerciale. Tracciato su sentieri e mulattiere, frequentato da commercianti, viandanti e pellegrini in entrambi i sensi di marcia: il percorso era in grandi linee il seguente: dal Golfo del Tigullio per mulattiere giungeva al Passo della Crocetta e della valle Fontanabuona attraverso la valle di Malgaro; raggiunto il passo Pozzarelli, da una parte scendeva in val Trebbia e dall'altra in val d'Aveto dove per sentieri toccava diverse località fino a Villacella ove si trovava il Convento dei Monaci Benedettini che offrivano ospitalità e ristoro. I viandanti poi proseguivano in direzione di Parma e Piacenza ove esistevano le grandi zone di mercato Villanella si trova a 1.033 m. sul l.m. e la sua posizione geografica la colloca alle pendici del monte Pietre di Zucchero, molto isolata rispetto ai grossi centri abitati, ma quello che si presenta alla vista e che merita una attenta visita è l'insieme della sua architettura contadina di grande importanza che comprende case di pietra a vista, con le facciate esposte a nord protette da lastre di ardesia, i tetti ricoperti da grosse pietre. Il mulino con la grande e caratteristica ruota in ferro a raggi lunghi e sottili e le moltissime pale mosse dall'acqua del ruscello, funzionante ancora qualche anno fa.
Le poche case del borgo comunicanti tra loro con brevi vicoletti hanno una propria particolare struttura che si può ritenere sicuramente una delle più antiche della valle dell'Aveto; strutture che, pur conservando i segni di un tempo in piccole piazze, il forno all'aperto, il mulino ormai in disuso, le cataste di legna in più punti, sono in perfetta armonia con l'ambiente naturale circostante, che offre momenti di vera tranquillità.La chiesa parrocchiale dedicata a S. Lorenzo si presenta con le sua originaria forma risalente all'anno 1109 quando fu Abbazia benedettina; i religiosi del convento validi missionari diffusero il cristianesimo in tutte le zone, ma soprattutto portarono migliorie nell'ambiente con serie bonifiche delle zone paludose circostanti e insegnarono ai contadini del territorio i sistemi più idonei per meglio coltivare e far rendere le terre.
L'ambiente naturale intorno a Villacella è prativo e nella stagione primaverile vi sono fiori dappertutto: sembra la "tavolozza" di un pittore dai variopinti colori, mentre il cielo è aperto al volo di una infinità di uccelli migratori; in questo luogo si possono fare piacevoli passeggiate sui prati ed in collina, ove è possibile incontrare animali allo stato brado.
Passeggiando nei vicini boschi e nelle faggete e seguendo il sentiero in leggera salita, dopo un dislivello di circa ottanta metri, si arriva al Pian delle Rocche (1105 m.), alle pendici del Monte Fascia (o Fassa), ove è possibile sostare in una zona aperta e panoramica.

FRANCO GUERRIERO

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