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Il GIORNALE Domenica 12/12/2004 Cronaca pg 42
INNO ALL'EUTANASIA NEL CINEMA DEI PRETI
Il film "Mare dentro" proiettato al "Chaplin", locale attiguo alla Chiesa del Padre Santo Pregiatissimo gestore, con stupore abbiamo appreso sui quotidiani cittadini che, nella sala cinematografica "Chaplin", (ex "Cinema Parrocchiale Cappuccini") è stato proiettato nei giorni 26,27 e 28 novembre del corrente anno, il film , "Mare dentro" del regista spagnolo Alejandro Amenabar.

Detta pellicola, secondo premio "Leone d'argento" al Festival cinematografico di Venezia 2004, costituisce un'opera di manifesta propaganda in favore dell'eutanasia, come appare chiaramente dalla sua visione, si comprendono perciò le proteste suscitate da organizzazioni cattoliche e laiche, specie in Spagna, dove questo film è stato ampiamente pubblicizzato. Per denunciare il contenuto apparentemente finalizzato al dibattito sulla questione, ma proteso in realtà, al proselitismo per l'eutanasia, è intervenuta persino l'Associazione Tetraplegici Spagnoli. Non è un caso che, alla prima madrilena di "Mar adentro", (nel titolo originale) il 3 settembre scorso, abbia partecipato ilprimo ministro spagnolo Josè Luis Zapatero, con altri sei ministri, rilasciando inquietanti dichiarazioni in sostegno del regista e dell'eutanasia: si comprende perché in concomitanza di questa proiezione, la Conferenza Episcopale Spagnola abbia sentito il dovere di ribadire, con un capillare volantinaggio, l'opposizione della Chiesa Cattolica a questa pratica immorale.
Le campagne cinematografiche in favore dell'eutanasia, avviate sotto il pretesto di "sollevare il problema", annoverano inquietanti precedenti, cioè i film:
1) Das Erbe (l'eredità), del 1937;
2) Open per Vergangenheit (vittima del passato) del 1937;
3) Ich Klage (io accuso) del 1941.
Queste pellicole furono prodotte in Germania per suggerimento del medico personale di Hitler, Karl Brandt; esse proponevano i soliti casi pietosi finalizzati a suscitare la "compassione" dei tedeschi onde estorcere loro, la giustificazione per il "diritto di uccidere". Va rilevato, che "Mare dentro", si muove nella medesima prospettiva giustificazionista dell'eutanasia, che oggi come allora, si vuole mascherare di "buonismo compassionevole", appare evidente che, il pretesto addotto, cioè il "dibattito", sull'eutanasia, sia una scusante surrettizia per la sua divulgazione.

Il fatto, a nostro avviso grave, è la proiezione di "Mare dentro", in un cinema parrocchiale attiguo alla Chiesa del Pdre Santo, che aderisce all'Associazione Cattolica Esercenti Cinema (Acec); per questo motivo abbiamo ritenuto doveroso darne informativa anche alla competente autorità ecclesiastica. Ci auguriamo che la presente valga, almeno per il futuro, affinché tali errori non abbiano a ripetersi. Distinti saluti.

Rino Tartaglino
Per "Associazione Cattolici Genovesi"
www.cattolicigenovesi.org

Carlo Barbieri
Per l'Associazione "Famiglia e Civiltà


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