TOSSICODIPENDENZA: COME USCIRNE?
VI -LA FILOSOFIA CHE SALVA
Si e già detto che la tossicodipendenza è un problema interno all'uomo e che lì va raggiunta la soluzione. Come? Facendo in modo che in questa. sede si instauri una serie di valori, una certa "filosofia" di vita. In ogni incontro “terapeutico” coinvolgente i tossici e le loro famiglie che si tiene nell'ambito della struttura dove da 12 anni faccio il volontario,questa filosofia viene così espressa:
- SIAMO QUI PERCHE' NON C'E' ALCUN RIFUGIO DOVE NASCONDERCI DA NOI STESSI.
- FINO A QUANDO UNA PERSONA NON CONFRONTA SE STESSA NEGLI OCCHI E NEI CUORI DEGLI ALTRI, SCAPPA.
- FINO A CHE NON CONSENTE LORO DI CONDIVIDERE I SUOI SEGRETI, NON HA SCAMPO DA QUESTI.
- TIMOROSO DI ESSERE RICONOSCIUTO, NON PUO' CONOSCERE SE STESSO NE' GLI ALTRI, SARA’ SOLO; DOVE ALTRO SE NON NEI NOSTRI PUNTI IN COMUNE POSSIAMO RITROVARE UN TALE SPECCHIO?
- QUI INSIEME, UNA PERSONA PUO’ ALLA FINE. MANIFESTARSI CHIARAMENTE A SE STESSA NON COME IL GIGANTE NEI SUOI SOGNI O IL NANO DELLE SUE PAURE, MA COME UN UOMO PARTE DI UN TUTTO CON IL SUO CONTRIBUTO DA OFFRIRE.
- SU QUESTO TERRENO NOI POSSIAMO TUTTI METTERE RADICI E CRESCERE, NON PIU' SOLI COME NELLA MORTE, MA VIVI A NOI STESSI E AGLI ALTRI.
Questa è la filosofia che ho visto salvare centinaia di ragazzi nel corso della mia "carriera” di volontario ed è anche la filosofia che può salvare da tanti altri tipi di dipendenze, oltre che dalla droga: l'alcol, il gioco, il sesso sfrenato, la violenza, la velocità, il frastuono dei decibel sparati in continuazione nelle orecchie, il doversi sempre attaccare ad una persona e così via.
La droga infatti è uno solo dei tanti sintomi con cui si manifesta la difficoltà di affrontare l'esistenza, mentre la cura è in ogni caso una sola, anche se può esprimersi in parole formalmente diverse caso per caso.
Poiché è difficile trovare chi sia veramente "libero" e non dipenda da qualcuno o da qualcosa, non sarebbe male che un tipo di filosofia come quella sopra descritta fossa tenuta cara da tutti. Chi scrive, ad esempio, non si é mai drogato, ma la tiene sempre nel portafogli. Per informazioni contattare la redazione, tel.010-876.398.
TIZIANO SPAGGIARI
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Incontro
MANIFEST
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Incontro
USA: TUTTI BUONI MENO I CATTOLICI
Una breve intervista apparsa sul Corriere della Sera del 25/7/2003 a firma di Ennio Caretto al prof. Philip Jenkins, docente di storia e di religione dell'università della Pennsylvania, ci fa conoscere cosa pensano gli Americani del mondo cattolico. Vediamo qui di seguito di sintetizzare il pensiero dello studioso Philip Jenkins. Con la sua opera più recente “Il nuovo anticattolicesimo: l’ultimo pregiudizio accettabile”, Jenkins ha suscitato una controversia senza precedenti Lo storico, un inglese episcopaliano dimostra che la Chiesa cattolica in America e spesso considerata “un nemico pubblico”, e ridotta “a uno stereotipo grossolano”.
"Nel Paese della libertà di religione, scrive Jenkins, è lecito denigrare il cattolicesimo. In America non c’è anticlericalismo ma c’è anticattolicesimo. Non è questione di destra o di sinistra, la denigrazione si è manifestato sia nell’una sia nell’altra a seconda dei tempi e delle circostanze”.
Gli anticattolici sono soprattutto gli intellettuali e i liberal. E’ un paradosso perché la Chiesa cattolica in America propugna le riforme sociali il disarmo. la pace, cioè molte delle loro cause.
La spiegazione è la centralità dei problemi sessuali nella società americana: il cattolicesimo è considerato antigay; antifemminista, e così via. Lo scandalo dei preti pedofili ha aggravato e ingigantito i pregiudizi. Gli abusi sessuali nella Chiesa cattolica non sono più frequenti che nelle altre chiese o tra gli insegnanti delle altre scuole. Inoltre, di rado si tratta di pedofilia perché le vittime hanno raggiunto o superato la pubertà. Gli abusi sono orrendi, sono crimini da punire e stroncare, non da strumentalizzare.
I nemici accusano Giovanni Paolo II di comportarsi con l’aids come Pio XII con Hitler. Dicono testualmente: “Non fa nulla contro la versione virale del Fuhrer”.
L’antipapismo è da sempre parte dell’anticattolicesimo. Il Papa a volte è una figura demoniaca per la sinistra Usa. Anni fa, quando si scoprì un complotto islamico contro il Papa i liberal se ne rallegrarono. Non è la persona di Giovanni Paolo II, ma è il papato: anche il suo successore andrà incontro alla stessa ostilità.
E’ difficile che l’anticattolicesimo scompaia. L’America che cambia spesso idea se si ritiene progressista dipinge il cattolicesimo come conservatore e viceversa.
ln America conta solo ciò che è americano; la cultura della società è oberata da stereotipi tipo l’Inquisizione. Non scordiamo che tra i motivi della rivoluzione del 1776 ci fu la tolleranza degli inglesi per i cattolici. Qui la religione viene vissuta in modo combattivo se non settario, persino la politica assume connotati religiosi.
Attualmente il fattore religioso pesa sugli affari internazionali. Gli americani vedono la Palestina meno favorevolmente degli europei perché prendono la Bibbia molto sul serio e si sentono vicini a Israele. Gli europei giudicano il presidente Bush un fanatico religioso, ma gli americani si identificano in lui. Rispettano Joe Lieberman, un candidato democratico alla Casa Bianca, perché è rigido nelle sue convinzioni di ebreo ortodosso.
UNA NOTA POSITIVA, La nuova cristianità troverà un terreno più fertile negli Usa che in Europa, perché l’immigrazione in Europa sarà soprattutto musulmana, in America soprattutto latinoamericana e asiatica. L’aspetto del cattolicesimo americano muterà, sarà più etnico. E uno dei cambiamenti maggiori riguarderà la Vergine: adesso in America la sua figura è secondaria, ma diverrà centrale.
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Incontro
BUGIE PER ATTACCARE L'ITAQ
BUFERA SU BLAIR E BUSH
Ai Comuni si parla di una commissione d’inchiesta, di interrogazioni al Congresso Usa
L’affondo più duro è firmato dalla radio della BBC, alla quale un alto funzionario dell’intelligence britannica ha rivelato che il dossier sulle armi di distruzione di massa irachene – reso pubblico lo scorso settembre da Washington e Londra e che ha dato inizio alla campagna per il rovesciamento di Saddam Hussein – venne trasformato una settimana prima della diffusione su ordine di Downing Street. (…) Le rivelazioni della BBC coincidono con quelle giunte ieri dalla TV americana CBS secondo la quale il lancio di 40 missili Tomahawk che inaugurò “Iraqi Freedom”, nel tentativo di decapitare il regime avvenne, in realtà contro un luogo dove non c’era alcun bunker e dove non è stato trovato alcun resto umano. (…) Anche negli Usa le commissioni parlamentari aumentano, col passare dei giorni, le richieste di informazioni al governo per appurare se le notizie sull’Iraq erano veritiere.(…) Proprio per rispondere a queste critiche il vicecapo del Pentagono, Paul Wolfowitz, ha rilasciato una lunga intervista al periodico “Vanity Fair” spiegando che la decisione di indicare nelle armi proibite la giustificazione dell’attacco venne presa dalla Casa Bianca “per ragioni burocratiche”. “Vi erano altri motivi per la guerra ma l’unico sul quale tutti potevano convergere erano le armi di distruzione di massa”, ha detto Wolfowitz, indicando nel “secondo grande motivo” il fatto che il rovesciamento di Saddam “avrebbe consentito di ritirare le truppe dall’Arabia Saudita togliendo ad Al Qaeda uno dei suoi cavalli di battaglia”.
LA STAMPA 30/5/2003
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BAGHDAD, ANCORA IMBOSCATE ANTI-USA
Ancora due attentati ieri contro soldati statunitensi a Baghdad – due morti e 10 feriti – mentre per la prima volta una organizzazione terroristica rivendica gli attacchi e ne promette dei nuovi.
Sempre ieri un altro oleodotto, quello della raffineria di Baiji (260 km a nord di Baghdad) è stato danneggiato da una esplosione. Si pensa ad un sabotaggio, sarebbe il sesto in due settimane.
La rivolta popolare contro gli inglesi ad Amara (zona sciita) con sei soldati inglesi uccisi, potrebbe segnare una affermazione di gruppi anti occidentali che trovano consenso anche nelle zone del Paese prima ritenute sicure.
Dopo un regime sanguinario che ha fatto implodere la società civile locale,si assomma il vuoto di rappresentanza che sigle e uomini fantoccio come Chalabi o Pacaci, rampolli di una opposizione artificiale cresciuta all’estero non possono colmare. Senza una spinta dall’interno l’incomprensione si trasformerà in odio verso l’invasore . Uno spettro che potrebbe materializzarsi nella guerriglia, nemico invincibile anche per gli eserciti della guerra preventiva.
AVVENIRE 27/6/2003
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S. MESSA IN RITO LATINO
MOTU PROPRIO ECCLESIA DEI - 2/7/1988 DI GIOVANNI PAOLO II
(AUTORIZZATA DA S. E. CARD. GIOVANNI CANESTRI)
DOMENICHE E FESTE DI PRECETTO PRESSO
CASA PROVINCIALE DELLE SUORE DELLA MISERICORDIA
ORE 10
VIA S. GIACOMO 26 GENOVA Carignano
ASS.NE “ UNA VOCE “
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Incontro
SPETTACOLI
LA STORIA DI "MATRIX" E LE ASPIRAZIONI GNOSTICHE
Di solito gli intellettuali razionali storcono il naso quando vedono il pubblico entusiasmarsi per film di fantascienza come l’ultimo Matrix, quasi fosse solo uno spettacolo d'evasione e basta. In realtà vengono toccate aspirazioni profonde, non nuove:
l’idea che questo mondo sia illusorio, governato da arconti da cui bisogna liberarsi, ha padri nobili: gli Gnostici nel I sec d.C. pensavano che l’anima immersa nella materia anelasse al Pleroma originario; la trama moderna ha solo aggiornato virtualmente un'antica filosofia.
Filippo Testa, Torino
LA STAMPA 6/6/2003
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GAY IN TV, UNA SVOLTA CON “WILL & GRACE”
Titola il Corriere della Sera con un certo entusiasmo. Da stasera (30/6/2003) su Italia I, la commedia che racconta la vita di un omosessuale però quasi scusandosi “sessualità senza scandali… non offendiamo le famiglie”. Tutto questo in prima serata. Il novista televisivo, precisando che il produttore appartiene alla stessa categoria, afferma che potrebbe spingere un po’ più in là l’azzardo: ovvero dotare Will di un fidanzato vero con “bacio tra uomini”.
Siccome pensiamo come S. Paolo, suggeriamo vivamente ai nostri lettori di fare a meno di Italia 1 per un bel po’.
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Incontro
RASSEGNA STAMPA
BERTONE PRESTO CARDINALE
CORRIERE MERCANTILE : 5/5/2003 – VOCI SEMPRE PIU’ INSISTENTI (DA ROMA), COL PROSSIMO CONCISTORO MONS TARCISIO BERTONE SARA’ TRA I NEO CARDINALI
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L'IPOTECA DEI LUMI
AVVENIRE – 25/5/2003 -
NELLA BOZZA DELLA COSTITUZIONE EUROPEA NON SI FA CENNO ALLE RADICI CRISTIANE. MA E’ NEI DETTAGLI CHE SI NASCONDE UN SERPENTELLO. IL RICONOSCIMENTO DELLE CHIESE VIENE ACCOMUNATO A QUELLO DELLE SOCIETA’ FILOSOFICHE - COMMENTO – I LUMI SPENTI
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LA MESSA TRIDENTINA NON E’ MAI STATA ABOLITA
GIORNALI E TV : 25/5/2003 – CON UNA CERIMONIA SUGGESTIVA IL CARD. HOYOS HA CELEBRATO UNA SANTA MESSA SOLENNE SECONDO IL MESSALE DI S. PIO V. ALL’OMELIA IL CARD. HA DICHIARATO:” DALLA STESSA EUCARISTIA NON PUO’ NASCERE DIVISIONE, LA MESSA TRIDENTINA NON E’ MAI STATA ABOLITA”
– COMMENTO – UNA CONFERMA CHE CANCELLA OGNI DUBBIO
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IMAN DELLA GUERRA SANTA
LA STAMPA – 14/6/2003 A SETTE GIORNI DAL SERMONE CHOC DELL’IMAM CHE PREDICA LA GUERRA SANTA ARRIVA IL COLPO DI SCENA, VIENE SOSPESO DALLA COMUNITA’ ISLAMICA DI ROMA -COMMENTO :COMUNITA' INTELLIGENTE O......SOLO FURBA
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DELIRI IN RETE
AVVENIRE 21/6/2003 INDAGINI IN TUTTA L’ITALIA CONTRO LA PEDOFILIA SU INTERNET. ADESCAMENTI IN VIDEO –
COMMENTO –PER LA PRIVACY NESSUNO SAPRA' MAI NIENTE
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LA PATENTE A PUNTI
REPUBBLICA 30/6/2003 – DA OGGI VANNO IN VIGORE LE NUOVE NORME SULLA CIRCOLAZIONE STRADALE : AUMENTANO LE SANZIONI AMMINISTRATIVE E RITIRO DELLE PATENTI PER GLI INDISCIPLINATI.
– COMMENTOE’ UN GUADAGNO PER TUTTI. LO STATO INCASSA PIU’ SOLDI CON LE MULTE, LE AUTOSCUOLE RINGRAZIANO PER I CLIENTI DI RITORNO E GLI AUTOMOBILISTI CAMPANO PIU’ A LUNGO SE SI COMPORTANO DA BRAVI BAMBINI
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IRAQ: NASCE LA GUERRIGLIA
LA STAMPA 7/7/2003 - NASCE LA GUERRIGLIA CHE SADDAM VORREBBE FARE SUA, MA NON RISULTA CHE A GUIDARE LA GUERRIGLIA SIA IL RAISS.
- COMMENTO -SE LE COSE STANNO COSI'; BUSH E' VERAMENTE NEI GUAI
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Incontro
IL MITO DEL LIBERO MERCATO
IL MITO fondatore delle nazioni dominanti è che hanno raggiunto la loro superiorità industriale e tecnologica attraverso il libero scambio. Ai paesi che oggi sono poveri si dice che se vogliono avere ricchezza e benessere devono aprire le loro economie alla concorrenza straniera. In un articolo del New Scientist George Monbiot spiega che le cose non stanno proprio così. Quasi ogni nazione ricca si è industrializzata con l'aiuto di uno dei due meccanismi oggi proibiti dalle regole del commercio globale. Il primo è la protezione delle industrie neonate dalla concorrenza straniera. Il secondo è l’utilizzo della proprietà intellettuale (brevetti).
La storia suggerisce che lo sviluppo tecnologico potrebbe essere impossibile senza uno di questi meccanismi o di entrambi.
La rivoluzione industriale in Gran Bretagna si fondò sull'industria tessile. Questa fu alimentata e promossa attraverso il pesante intervento protezionistico governativo.
Gli Stati Uniti, che oggi sostengono insistentemente che nessun paese si può sviluppare senza il libero scambio, difesero aggressivamente i loro mercati. Nel 1816 l'imposta su quasi tutti i prodotti manifatturieri importati era del 35 % per salire al 50 % nel 1832; e fino al 1913 rimasero la nazione al mondo più fortemente protetta.
I tre paesi che negli ultimi sessant'anni si sono sviluppati in modo più spettacolare - Giappone, Taiwan e Corea del Sud – l’hanno fatto attraverso la riforma agraria, la protezione e il finanziamento delle industrie, la promozione attiva delle esportazioni da parte dello Stato.
La Svizzera e i Paesi Bassi, durante le fasi fondamentali del loro sviluppo, utilizzarono i brevetti nella maggior parte dei settori economici senza pagarne il costo. Le regole del commercio vietano ai paesi poveri di salvare le loro nuove industrie esposte alla concorrenza con società estere economicamente troppo forti.
Il “trasferimento di tecnologia" è in teoria incoraggiato, ma in pratica vietato da un regime dei brevetti sempre più severi. L’Occidente è diventato ricco ignorando le leggi sui brevetti e proteggendo le sue industrie. Ai paesi poveri si dovrebbe consentire di fare lo stesso se non vogliamo che rimangano col loro basso grado di sviluppo attuale. Del resto sia l’Europa Occidentale che gli USA proteggono attualmente i loro prodotti agricoli dalle produzioni dei paesi del terzo mondo in barba a tutte le regole del libero mercato. Nessuno vuol negare che l’azione umana in campo economico debba essere motivata dall’interesse magari frenato da leggi morali ma ritenere che le competizioni senza regole del libero mercato siano la fonte di ogni progresso per tutti è illusorio. Il libero mercato è importante ma non è un dogma, ogni tanto occorre qualche correzione.
Incontro
RELIGIONI
GLI EBREI E LA BIBBIA
Cosa sappiamo dell’ebraismo? Quali sono le convinzioni che sono alla base della fede degli ebrei ? Praticamente non sappiamo nulla se non quello che trapela da qualche autore capace di leggere i testi originali in ebraico.
Gli elementi si trovano nei testi originali o, in molti casi, nei libri moderni scritti in ebraico che sono destinati a un pubblico di specialisti. Cerca invano chi pensa di trovarli in pubblicazioni in lingua inglese.
Un altro equivoco, particolarmente comune tra i cristiani o tra chi è in qualche modo influenzato dalla tradizione e dalla cultura cristiana è che il giudaismo sia una "religione biblica”, e che quindi il Vecchio Testamento occupi nel giudaismo lo stesso posto centrale e la stessa autorità legale che la Bibbia rappresenta per i protestanti, e persino per i cattolici.
In tale ambito i criteri interpretativi della religione sono fissati rigidamente, dal Talmud piuttosto che dalla Bibbia.
Occorre ricordare che la fonte prima dell'autorità per tutte le manifestazioni del giudaismo classico e dell'ortodossia contemporanea, è il Talmùd babilonese, mentre il resto, sono testi autorevoli ma supplementari.
Il sistema legale del Talmùd è globale e rigidamente autoritario ma, al tempo stesso, capace d'infiniti sviluppi senza possibilità di operare alcun cambiamento nei suoi fondamenti dogmatici. Copre qualsiasi aspetto della vita ebraica sia individuale che sociale, di solito nei più intimi dettagli, con sanzioni e punizioni per qualsiasi peccato concepibile o infrazione alle regole.
Il punto di vista classico, e dell'ortodossia contemporanea, é che il significato interpretativo del Talmud , anche quando é contrario al senso letterale dello scritto biblico, é sempre e comunque normativo.
Forse. addirittura la maggior parte dei versetti biblici che prescrivono obblighi rituali sono “intesi” dal giudaismo classico e dall'ortodossia contemporanea in un senso diverso dal loro significato letterale, o addirittura contrario a quello che gli danno cristiani o altri lettori del Vecchio Testamento che vedono il testo in sé per sé. La stessa divisione si ha oggi in Israele tra chi è stato educato nelle scuole religiose ebraiche e chi ha frequentato le scuole pubbliche dove s'insegna il semplice significato del Vecchio Testamento.
I cambiamenti di significato non vanno tutti nella stessa direzione. almeno dal punto di vista etico. Gli apologeti del giudaismo sostengono che l'interpretazione della Bibbia, cominciò con i Farisei e fu codificata nel Talmud. Gli esempi che seguono dimostrano quanto sia contraria alla nostra la sua interpretazione.
1 - Cominciamo con il Decalogo. L'ottavo comandamento "Non rubare", (Esodo, 20: 15) è considerato come la proibizione del "furto", è inteso
come rapimento, di un ebreo. Il furto della proprietà non è un reato capitale così come il rapimento dei gentili da parte degli ebrei è permesso dalla legge talmudica. Invece, un'altra sentenza virtualmente identica, "tu non ruberai" (Levitico, 19:11), è accettata invece, nel suo significato letterale.
2 - IL famoso versetto "Occhio per occhio. dente per dente..." (Esodo, 21:24) viene intepretato nel senso di "occhio = denaro, cioè il pagamento di una multa al posto della rappresaglia fisica.
3 - Il versetto "Non bollirai l'agnello nel latte della madre" (Esodo, 23:19) è interpretato come il divieto di mescolare qualsiasi specie di carne con il latte o con uno dei suoi derivati. Visto che lo stesso versetto è ripetuto in altri due passi del Pentateuco, la ripetizione come tale è considerata come un divieto agli ebrei di mangiare quella mescolanza di carne e latte. di cucinarla per qualsiasi ragione, di goderne e trarne vantaggio per qualsiasi ragione.
4 – E’ assai frequente che termini generici come "il tuo simile" o "lo straniero" o persino "l'uomo" assumano un significato esclusivista. IL famoso versetto "ama il tuo simile come te stesso" (Levitico, 19: 18) è interpretato dal giudaismo classico e dall'ortodossia contemporanea come un'ingiunzione ad amare il proprio "simile ebreo" e non il proprio "simile uomo" .
Analogamente, il versetto “né permetterai che si sparga il Sangue del tuo simile (amico)” (Levitico 16) vuole dire che non sì deve stare a guardare quando la vita di un tuo “simile ebreo" è in pericolo.
Il generoso precetto di lasciar spigolare il proprio campo e la vigna ai ‘poveri e agli stranieri' (Levitico, 9:10) viene riferito esclusivamente agli ebrei poveri e ai convertiti al giudaismo.
Le leggi riguardanti i tabù dei cadaveri cominciano con il versetto: “Questa è la legge: quando un uomo sarà morto in una tenda. chiunque entrerà nella tenda e chiunque vi sì trovi sarà impuro per sette giorni" (Numeri 19: 16).
La parola “uomo” (adamo) significa “ebreo” e per questo soltanto un cadavere ebreo è tabù, cioè impuro" e sacro al tempo stesso. Forti di questa interpretazione, i pii ebrei hanno un vero e proprio timore reverenziale, per i cadaveri e per i cimiteri ebraici mentre non hanno lo stesso rispetto per i cadaveri e per i cimiteri non-ebraici. Così in Israele. sono stati distrutti cimiteri musulmani; la costruzione dell'Hilton di Tel Aviv è nel posto dove prima esisteva un cimitero musulmano.
5 - Infine. consideriamo uno dei più bei passi profetici. la stupenda condanna dell'ipocrisia e dell'arido ritualismo fatta da Isaia e la sua esortazione ad essere umani.
Risulta evidente da questi esempi che gli ebrei ortodossi, leggono un
libro molto diverso dalla Bibbia che è letta dai non-ebrei o dagli ebrei non ortodossi.
Tale distinzione si applica persino in Israele, anche se i seguaci dei due “orientamenti" leggono il testo ebraico.
L’esperienza, particolarmente dopo la guerra del 1967, ha ripetutamente confermato l'enorme divario che c'è nella ricezione e comprensione del testo biblico. In Israele e altrove, numerosi ebrei non ortodossi che non conoscono in dettaglio il rituale ebraico, hanno tentato, e tentano, citando i versetti biblici nel loro significato umano, di far ragionare gli ortodossi e la destra israeliana che a questi s’ispira, del loro atteggiamento troppo duro nei confronti dei palestinesi, non hanno nessun effetto su chi segue i principi dei giudaismo classico.
Se un vuoto comunicativo di questo genere esiste in Israele ove la gente legge l'ebraico e può facilmente ottenere informazioni sulle questioni bibliche, figurarsi quanto sono più profonde le incomprensioni e gli equivoci che si hanno fuori. particolarmente tra chi è stato educato nella tradizione cristiana. Infatti, se i non ebrei leggono la Bibbia nella speranza di capire il giudaismo ortodosso si illudono, più leggono meno capiscono. Il giudaismo considera il Vecchio Testamento come un insieme di formule sacre immutabili, che, recitate conferiscono grandi meriti ma il cui significato è deciso altrove. La religione degli ebrei ortodossi non ha il valore universale che ha il cristianesimo cioè per tutti ma è specifica per il popolo ebraico. Di questo parleremo meglio nella prossima puntata.
BIBLIOGRAFIA:
David Banon - il Messianismo
Israel Shahak - Storia ebraica e giudaismo
Israel Zoller - Talmud – Il libro delle Benedizioni
J. Meinveille - Influsso dello gnosticismo ebraico
Alessandro Nangeroni - la Cabbala
RINO TARTAGLINO
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Incontro
RECENSIONI
LICENZIARE I PADRONI di Massimo Mucchetti ed. Feltrinelli - euro 13
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Questo libro contiene la puntuale ricostruzione di come i grandi gruppi industriali italiani abbiano sprecato la "grande occasione" degli anni novanta.
Per la prima volta dalla nazionalizzazione dell'energia elettrica, che ha gelato la Borsa per trent’anni, il grande capitalismo italiano pubblico e privato ha avuto dalla sua per un lungo periodo di tempo i mercati finanziari. La decisione dello Stato di privatizzare le imprese pubbliche e le inchieste giudiziarie di Mani pulite hanno creato l’opportunità di aumentare il numero delle grandi imprese efficienti e di costruire una democrazia economica basata sulla trasparenza e la concorrenza. Alla prova dei fatti, invece, il capitalismo italiano ha meno protagonisti di prima: più grandi e più deboli, e questo perché i nuovi padroni dei vapore hanno usato i soldi del mercato per regolare i conti fra loro, anziché investire nella crescita vera della grande impresa. Il risultato è negativo. Tra il 1986 e il 2001, la Fiat, il primo gruppo industriale del paese, ha distrutto ricchezza per 27 mila miliardi di lire, la Montedison per 9 mila, Olivetti per 14 mila, Pirelli per 4 mila. Contrariamente ai pregiudizi, lo stato imprenditore può vantare ottimi risultati: L’Eni ha creato ricchezza per 66 mila miliardi, l'Enel per 13 mila, Telecom, addirittura, per 94 mila miliardi di lire. Ma ha avuto il vantaggio del monopolio, e dunque non rappresenta il modello vincente.
Nell’Italia degli industriali che sollecitano agevolazioni e contributi la scelta di molti operatori, come profetizzava Cuccia era di entrare nel mondo dei servizi (autostrade, telecomunicazioni, televisioni) che permettono un guadagno in posizioni monopolistiche abbandonando settori che fino ad ora erano nella loro tradizione.
Da vari anni notiamo che la grande industria perde dai 25 ai 30.000 addetti eppure il modello economico giuridico e fiscale è impostato proprio sulla grande impresa.
L’autore conclude con una frase che ci sentiamo di condividere: “Nell'Italia del centro-destra, che sogna il diritto ai licenziamento senza giusta causa dei lavoratori, è arrivato il momento di chiedersi se, come e da chi lo stesso provvedimento possa essere preso verso gli azionisti di comando”. Il libro è ben documentato e permette a tutti di conoscere eventi degli ultimi anni, per questo ne consigliamo la lettura.
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Incontro
NOTIZIARIO M.C.L.
CIRCOLO S. AGOSTINO – VIA CONSOLAZIONE 1 GENOVA
CARI SOCI,
da questo numero di luglio,ho il piacere di condividere con voi la meditazione di un tema che mi sta particolarmente a cuore; dopo avere meditato su "CHI E' GESU' PER NOI", cercheremo di rispondere alla domanda: "CHI E' MARIA PER NOI".
La Madonna è Madre di Gesù e Madre nostra. Pertanto percorreremo i misteri del santo rosario, dove sono sintetizzate in modo meraviglioso tutti i privilegi,i dolori e le gioie di Maria. Iniziamo dal I° Mistero Gaudioso: l’annunciazione del Signore. Parte da qui la storia della nostra Redenzione. Giustamente l'inizio del nostro gaudio. La realizzazione della grande promessa divina.. Il primo capitolo del Nuovo Testamento. Il punto di incontro tra cielo e terra.
E in tutto questo Maria ha un grande ruolo. E' lei la benedetta tra tutte le donne. E,grazie ai suo "si" che tutto può avere inizio. Un sì pensato e voluto. Da una parte, quindi, l'immenso amore di Dio che, perdonando al peccato di Adamo, mantiene la promessa di darci il Figlio per la nostra salvezza,dall'altra l'amore di Maria che "per noi peccatori" accetta il grande privilegio-incarico di divenire Madre dell'Emanuele.
Poeticamente abbiamo cantato cosi.
L 'ANNUNCIAZIONE
E si staccò dai cieli
in volo verso Nazaret
l'Arcangelo Gabriele
con il più grande annunzio
di cui la storia parli.
Si inginocchiò devoto
ai piedi della Vergine
e "Ti saluto, disse,
Tu sei piena di grazia
Ed è con Te il Signore”
Tu ti turbasti, o umile
fanciulla di Israele,
pensando nel tuo intimo
qual senso arcano avessero
le angeliche parole.
"Non temere, Maria,
è opera dello Spirito
quanto si compirà:
partorirai un Figlio,
chiamato Emanuele"
Sei proprio benedetta
Tu tra le donne tutte
Ti ripetiamo in coro-
e benedetto è il frutto
del seno Tuo Gesù.
E' grande il privilegio,
è immenso quel mistero,
perciò Tu ancora chiedi
come sarà possibile
se non conosci uomo.
O Vergine prudente,
la Tua prudenza aiuta
la nostra debolezza:
"A Dio non è impossibile
ciò che lo è per noi!"
A Lui sia eterna gloria
nei secoli dei secoli,
e a Te, prescelto fiore,
diciamo riverenti:
Grazie per il Tuo "SI’ "!
Auguriamo a tutti i nostri soci e simpatizzanti del Circolo un periodo di vacanze estive che serva a corroborare le forze del corpo e nello stesso tempo a mantenere vivo lo spirito di riflessione sui nostri grandi misteri della Fede. Con affetto .
IL PRESIDENTE BALDASSARRE TURCO
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Incontro
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