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Cattolici Genovesi




















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Incontro



 




ANNO XVIII - N° 2 MAGGIO 2004


I N D I C E

- LA CROCIFISSIONE - PAOLO VERONESE)

PAG 1 - IL GAZZETTINO

PAG 2 - EDITORIALE - LA SOCIETA' SENZA VALORI

CULTURA E SOCIETA'


PAG 3 - IL SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DELLA GUARDIA

PAG 5 - PAPINI GIOVANNI (1881 - 1956)

PAG 6 - IL ROMANZO DELL'ANTICRISTO

PAG 7 - LA DEVOZIONE DELLE TRE AVE MARIA

PAG 7 - IL RITROVAMENTO DI GESU' NEL TEMPIO

PAG 8 - LA MODERNITA'

PAG 9 - MAOMETTO E LE SUE GESTA

PAG 11 - SANTIAGO DISARCIONATO

PAG 11 -IL NUOVO SANTUARIO DI FATIMA


PAG 12 - LA PASSIONE DI CRISTO

POLITICA

PAG 14 - INDIGNAZIONI SELETTIVE

PAG 14 - LA GLOBALIZZAZIONE


PAG 15 - I TRE FONDAMENTALISMI

PAG 19 - RASSEGNA STAMPA

PAG 20 - RECENSIONI - LE BUGIE DELLA CHIESA

PAG 21 - CONFERME (BUSH e KERRY)

PAG 22 - LE MULTINAZIONALI, LE BANCHE E IL RISPARMIO

PAG 23 - ABBANDONARE NASSIRYA

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ASSOCIAZIONE CATTOLICI GENOVESI
SEGRETERIA c/o RINO TARTAGLINO - VIA CAGLIARI 3/8 - 16142 GENOVA
*ARTICOLI NON FIRMATI SONO DEL SEGRETARIO

TARTAGLINO RINO

Tel. 010.876.398
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IN COPERTINA : PERCHE' LA CROCIFISSIONE DI CRISTO DA COSI' TANTO FASTIDIO? PROBABILMENTE PERCHE' L'UOMO NON VUOLE AMMETTERE LE SUE COLPE PER QUESTO DELITTO
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Incontro


Gazzettino


 
1 GEN
GIUDICI: PARMALAT ASSOCIAZIONE A DELINQUERE - POLEMICHE
4 GEN
MARTE: SONDA SVELA SEGRETI - SULLA TERRA CE NE SONO DI PIU'
7 GEN
BANCHE INDAGATE PER IL CASO PARMALAT - I SEGRETI BANCARI
11 GEN
MORTI 20 CLANDESTINI IN MARE
12 GEN
GIUSTIZIA MALATA, PROCESSI LENTI - DICIAMO LENTISSIMI
17 GEN
PARMALAT: TUTTI ACCUSANO TUTTI - COSI' SI SALVANO
22 GEN
CONTI A RISCHIO PER MEZZA EUROPA
30 GEN
ISRAELE: OMICIDI MIRATI E ATTENTATI
2 FEB
IL PAPA: AIUTARE LE FAMIGLIE - VOCE CHE GRIDA NEL....
6 FEB
CIA: MA SADDAM VOLEVA IL NUCLEARE - COL SENNO DI PRIMA
12 FEB
ARRESTATO CRAGNOTTI PER IL CRACK CIRIO
14 FEB
TROVATO MORTO PANTANI
18 FEB
RIVOLTA AD HAITI: DECINE DI MORTI
20 FEB
RITORNA LA RIFORMA PENSIONI - E' SEMPRE DI MODA
26 FEB
CREMONA: IMAN GUIDAVANO I TERORISTI - LE GUIDE SPIRITUALI
28 FEB
PROTESTE PER LA RIFORMA DELLA SCUOLA - PAURA DI STUDIARE
3 MAR
CONTINUA LA GUERRIGLIA IN IRAQ
4 MAR
KERRY CANDIDATO PER I DEMOCTRATICI - IL CATTOLICO ALLA RUBRA (ANCHE PER LE IDEE)- LA MOGLIE PRODUCE SALSE
7 MAR
POLITICI DI QUASI TUTTI I PARTITI CHIAMATI IN CAUSA PER SOLDI DA PARMALAT - MAL COSTUME MEZZO GAUDIO
12 MAR
SPAGNA: ATTENTATO 200 MORTI - NON VOLEVA FARE IL PAZIENTE
15 MAR
SPAGNA: AZNAR SCONFITTO - VITTIMA DELLA GUERRA IRACHENA
18 MAR
SOFRI: IL POLO CONTRO LA GRAZIA - SOFRI OGGI E DOMANI
22 MAR
UCCISO YASSIN, IL CAPO DI HAMAS - HAMASSATO
30 MAR
DUE BOMBE A GENOVA - QUANDO I GIORNALI PARLANO DI NOI
30 MAR
BERLUSCONI: MENO TASSE E MENO FERIE - LEGAMI PERICOLOSI
6 APR
IRAQ: SCONTRI SEMPRE PIU' GRAVI, ITALIANI COINVOLTI
14 APR
4 ITALIANI NELLE MANI DEI TRRORISTI
15 APR
UCCISO OSTAGGIO ITALIANO
19 APR
LA SPAGNA LASCIA L'IRAQ
29 APR
SCANDALO TORTURE IN IRAQ - LE TORTURE DEMOCRATICHE
19 MAG
CORTE MARZIALE PER LE TORTURE - CONDANNATO FOTOGRAFO; ERA IL PIU' CATTIVO, FACEVA LE FOTOGRAFIE E GLI ALTRI...MA
23 MAG
ASSISI: TUTTI I POLITICI ALLA MESSA PER LA PACE - COME SONO BUONI! PUR DI FARSI ELEGGERE VANNO ANCHE A MESSA
24 MAG
TORNA IN ITALIA LA SALMA DI QUATTROCCHI
25 MAG
MAGISTRATI: SCIOPERO DI TRE GIORNI - COSI' I PROCESSI DURERANNO DIECI ANNI E TRE GIORNI

 
Incontro


 


 

EDITORIALE



LA SOCIETA’ SENZA VALORI


In un convegno sull’educazione tenutosi a Bologna ai primi di maggio 2004 l’arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra è intervenuto ribadendo alcuni punti che riteniamo significativi. Se educare, dice Caffarra, significa «introdurre una persona nella realtà», questo presuppone una comprensione del significato di realtà e rispondere alle domande: che cos'é la realtà? - che valore ha? Ma la cultura attuale nega il rapporto tra uomo e realtà. Intatti si basa sull’idea che non vi sia una realtà da interpretare, ma solo «interpretazioni della realtà, sulle quali è impossibile pronunciare un giudizio di verità, dal momento che esse non si riferiscono a nessun significato obiettivo». Questo porta a ridurre la libertà al mero arbitrio. Se ogni opinione ha pari dignità, il rapporto tra persone si riduce a quello contrattuale.

Affermazioni come queste hanno stimolato la reazione dei soliti filosofi alla moda che hanno affermato che il presule non ha capito la complessità del mondo in cui viviamo (Cacciari) oppure, l'alternativa che propone Vattimo; «Vedere se riusciamo a vivere in un mondo in cui «Dio è morto».

Senza bisogno di essere grandi studiosi è facile concludere che se l’uomo non può conoscere razionalmente niente è evidente che non può elaborare teorie filosofiche o sociali che, per quanto ben formulate, non contano, poggiano sul nulla. Di solito questi fautori di volta in volta atei o deisti o ancora nichilisti sono costretti per dar sostanza alle loro tesi a ricorrere all’artificio dell’illuminazione, come dire che per un evento straordinario “Io ho finalmente capito come stanno le cose di questo mondo e propongo la soluzione di tutti i problemi universali”.

Come il mondo in cui viviamo è strutturato razionalmente tanto che di ogni fatto o evento cerchiamo la sua giustificazione; affidare il nostro destino a gente che ricorre alla tesi elitaria dell’illuminazione è cosa ridicola. Questo, anche perché, le loro non rimangono teorie libresche che interessano i sofismi dei Don Ferrante dei nostri tempi, ma vi è la pretesa di cambiare la società. Se niente può essere affermato con certezza tutto viene messo in discussione, in primo luogo la morale che diventa una variabile guidata da maggioranze politicizzate.

Vedansi tutte le leggi degli ultimi trentacinque anni (divorzio, aborto….), veri attentati alla famiglia ed alla vita. Se non torniamo ad accettare l’idea che viviamo in un mondo razionale, dove ogni cosa ha un significato ben preciso, dove si distingue nettamente il bene dal male, il mondo prossimo venturo sarà forse supertecnologico ma sicuramente dominato dalla barbarie. Gli ultimi eventi di cronaca confermano questa tendenza.

RINO TARTAGLINO



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Incontro


 


 
IL SANTUARIO NOSTRA SIGNORA DELLA GUARDIA


Il monte Figogna (m.804) che fa parte del contrafforte disposto tra le valli Varenna e Polcevera, sovrasta nettamente la maggior parte delle colline circostanti. Le Sue pendici ricoperte di boschi di castagno e faggio rispondono giustamente al toponimo "Figogna" che, a detta degli esperti, significa "monte circondato da faggi”.

Sulla cima si trova il Santuario dedicato a Nostra Signora della Guardia che Senza dubbio é il più venerato e frequentato della Liguria. Da Genova-Bolzaneto poco dopo lo svincolo autostradale (cartelli indicatori) una strada carrozzabile porta sul piazzale antistante Il Santuario che é il pun to centrale più elevato della Valle Polcevera e il panorama si presenta esteso sulle colline intorno e i paesi Sparsi nel verde della campagna. All'orizzonte i monti dell'Appennino e il mare fino, alla punta estrema della Corsica; nelle giornate serene si distinguono pure alcuni tratti delle Alpi Marittime.

L’origine del Santuario é più o meno simile a quella di molti altri. Il giorno 29 Agosto dell'anno 1490, poco sotto la cima del M. Figogna, la Vergine Santissima apparve a Benedetto Pareto, contadino del vicino paese di Livellato e con insistenza lo invitò a costruire in quel luogo una chiesetta in Suo onore. La notizia si diffuse rapidamente e tutta la gente del posto assieme a quella dei Paesi circostanti collaborò in tutti i modi ad eseguire il desiderio della Madonna e in tre anni - dal 1528 al 1530 - venne costruito un Santuario, che per alcuni secoli fu meta di continui pellegrinaggi e preghiere.

Nell'anno 1890 il vecchio edificio sacro fu demolito e sostituito dall'attuale Santuario che, col tempo, venne più volte ristrutturato. Il nome "Guardia” Sembra abbia riferimento ad una antica Postazione militare esistente sotto la vetta del m. Figogna prima dell'Apparizione della Madonna, Postazione utilizzata a difesa e controllo da eventuali invasioni nemiche.

Il termine "Guardia” (Guardiana) é stato da quel momento assegnato a Maria per confermarLa nel compito di protettrice dei valori morali e Spirituali dell'anima di tutti gli uomini.
Il Santuario, da oltre cinque secoli é inserito nella storia e devozione del la Valle Polcevera e questo sentimento religioso si é esteso col passare del tempo oltre la Liguria, in tutta Italia e in altre parti del mondo. Luoghi di culto alla Madonna della Guardia si trovano a Buenos Ayres, Rosario di Santa Fé, Tripoli, Dinajpur (India), nei Giardini Vaticani.

Gli affreschi presenti nel Santuario sono abbastanza recenti ma molto interessanti. Rappresentano in parte la storia della vita della Madonna e i Suoi diversi atteggiamenti di amore e di carità ispirati all"'Ave Maria" e in Parte le chiare immagini dei Santi Dottori della Chiesa e quelli del culto genovese.
Tali affreschi sono inseriti in più punti: nella volta, nei transetti di destra e sinistra nella cupola a cerchi concentrici; sono opere di G. B. Semino (1941) dell’Arzuffi in periodi diversi e, subito dopo l'ultimo conflitto mondiale, di Giuseppe Santagata negli anni l963-1966. Altri ancora sono presenti nei sostegni angolari.

La statua della Madonna della Guardia è situata nel vano alto dietro l'altare maggiore risale all'anno 1894 ed é. opera di Antonio Canepa; le statue dei Santi Eusebio, Michele e Pantaleo presenti nella Cappellina di S.Eusebio sono retaggio del vecchio Santuario. In un locale attiguo sono esposti diversi ex-voto. Il Santuario é stato visitato dal Santo Padre Giovanni Paolo II che vi si è recato in pellegrinaggio il 22 Settembre l985.

La devozione popolare è altresì espressa con la preghiera comunitaria da innumerevoli gruppi parrocchiali provenienti da ogni parte d'Italia e dall'estero, che si recano al Santuario in pellegrinaggio con qualsiasi mezzo e anche a piedi.

FRANCO GUERRIERO


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Incontro


 


 
PAPINI GIOVANNI - ( 1881-1956)

A soli 22 anni fu redattore del "REGNO"-rivista letteraria di Enrico Corradini (19O3) e fondò "LEONARDO" la prima rivista a cui è legata la sua biografia; seguirono " LA VOCE" (1908) con Prezzolini e Soffici ed altre riviste tra le quali "LA RINASCITA", nel 1937. Nel 1935 fu nominato "Ordinario di Lingua e letteratura" all'Università di Bologna. Nel 1936,causa la sua cecità, dovette però rinunciare. Nel 1937 venne nominato "ACCADEMICO D'ITALIA" e, nello stesso anno, scrisse "I TESTIMONI DELLA PASSIONE” dal quale viene ridotto il testo teatrale (non ancora rappresentato) oggetto di prossima pubblicazione da parte dello scrivente. Nato a Firenze nel 1881, conservò per tutta la vita il piglio "polemico" caratteristico dei toscani, in genere. Forse è stata la sua voglia di partecipare alle avventure spirituali sempre nuove, con l'ansia di non sfuggire all'occasione di “esporsi” in prima fila, non importa da quale parte,a polarizzare l'attenzione entro un'atmosfera di scandalo. Ciò avvenne, altresì, perché tale atteggiamento avrebbe destato clamore a quel tempo ed era proprio ciò a cui aspirava. Ma queste erano piccole tempeste entro l'ambito di un’unica fede: quella nella parola come "SOSTANZA SONORA E SUGGESTIVA DI BELLO STILE, DI SAPIENTE ORNATO DI ABILE ORATORIA AMPIA E TOSCANEG GIANTE" a cui il Papini sottometteva le ragioni immediate delle sue prese di posizione.
Così, l'iniziale tendenza alla filosofia, alla polemica antipositivista, l’adesione al pragmatismo, finiscono con il ridursi a gioco sofistico compiuto sui concetti, attraverso le costruzioni sapienti della parola.
Dopo il periodo Marinettiano (futurista) che fu un'occasione di "bello- -scrivere sul periodico "LA VOCE", nel 1921, a quarant'anni suonati, avviene la sua conversione al Cattolicesimo. Di questo periodo ricordiamo: "La STORIA DI CRISTO" (1921) che apportò la fine delle sue "ribellioni" più esterne che interne, ma che ripetono il suo "disfrenarsi" della sua oratoria, ora prevalente di sentimento religioso.
Altrettanto trovò tematica facile e semplificata della sua oratoria, nel nazionalismo prima e nel fascismo poi. Fu testimone di una età di crisi. Una parte della sua opera è rimasta viva sino ad oggi perché sincera, aperta, libera dall'intenzione di “dire per stupire", pacata e lontana dal consueto tono “oratorio" a lui congeniale, limpida, di una grazia toscana, in descrizioni paesistiche,oppure di semplice illuminazione sentimentale.
Nel volume "'La seconda nascita"(1923), testimonia, commosso, la sua personale conversione. In esso si trovano pagine semplici e discrete, anche se, ancora una volta di più, si ammira la trasparenza dello stile piuttosto della tematica religiosa. Resta il fatto che Papini ebbe una lunga lotta con Cristo durata tutta la vita, dal tempo dell'indifferenza a quello della bestemmia, dai primi sintomi di convertendo all'aperta dichiarazione pubblica, quindi dagli anni della pratica religiosa, al periodo più duro e difficile "obbedienza". Sappiamo che per il "convertito" fu difficile pesare ogni giorno gli ostacoli dell'impegno assunto, seguito da subdoli ritorni di vecchie diffidenze e dal sotterraneo risorgere dei dubbi. Le tentazioni del diavolo sono più forti per chi crede o ha fatto ritorno alla Fede che non per chi vive costantemente nella negazione e nel rifiuto. Ne escono vittoriosi i Santi e qui viene spontaneo ricordare S. Agostino tramite le "CONFESSIONI" da Lui scritte in quei momenti di lotta contro il potere delle tenebre. Tutto ciò aiuterà il lettore a capire il "bisogno di prolungare, rinnovare e mantenere certi incontri con Cristo". Nel volume "Testimoni della Passione" abbiamo un esempio di tale "fedeltà obbligata". Si evince dai personaggi e dai loro atteggiamenti un ulteriore tentativo di Papini per sostituire l'orgoglio, la superbia con l'umiltà, l'impazienza con la cristiana virtù della pazienza.

MARIO MARTINETTI





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Incontro


 


 
IL ROMANZO DELL’ANTICRISTO


Dall'America un feroce attacco al cristianesimo, la polemica riguarda “il codice da Vinci”; il libro di Dan Brown che trasforma il cristianesimo in una cospirazione segreta gestita per secoli dalla Chiesa.
Attualmente il regista Ron Howard si prepara a girare ad Hollywood una pellicola che si ispira, al libro di Brown e sostiene la tesi secondo cui la cristianità è fondata su un intrigo elaborato per secoli dalla Chiesa e in particolare dall’Opus Dei (descritta come una setta sadica e omicida) per nascondere che Gesù Cristo fosse in realtà un mortale, che sposò Maria Maddalena ed ebbe figli.
I cui discendenti essi vivrebbero in Francia. Alcuni studiosi cristiani tornano ad accusare l’autore del “Codice” di plagio. Il suo libro ripropone infatti le stesse tesi di un altro libro di successo.“Holy Blood, Holy Grall”, pubblicato nel 1980 e basato su documenti rinvenuti nella Bibliotheque Nationale de France, che sono poi risultati falsi.
Questo è in sintesi quanto riporta Alessandra Farkas corrispondente del CORRIERE DELLA SERA ( 26/4/2004).
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Gesù ci ricorda che prima di noi il mondo ha odiato Lui. Questo non ci deve spaventare, la storia è piena di questi episodi. Anche se non è escluso che l’autore volesse semplicemente rendere lucroso il suo romanzetto parlando di cose eclatanti. Se andiamo ad esaminare le dottrine di alcune sette legate a potenti logge, la Chiesa cattolica è descritta come una istituzione demoniaca. Così la calunnia presentata sotto forma di opera d’arte diventa strumento utile per la propaganda anticattolica.
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LA DEVOZIONE DELLE TRE AVE MARIA
Santa Matilde di Hackeborn, monaca benedettina morta nel 1298, pensando con timore al momento della sua morte, pregava la Madonna di assisterla in quel momento estremo. Consolantissima fu la risposta della Madre di Dio: «Sì, farò quello che tu mi domandi, figlia mia, però ti chiedo di recitare ogni giorno Tre Ave Maria: la prima per ringraziare l'Eterno Padre; la seconda per onorare il Figlio di Dio; la terza per onorare lo Spirito Santo.
La speciale promessa della Madonna vale per tutti, eccetto per coloro che le recitano con malizia, con l'intenzione di proseguire più tranquillamente a peccare.
Chi recita ogni giorno l'Angelus e il santo Rosario non ritenga un sovrappiù questa devozione. Consideri che con l'Angelus onoriamo il mistero dell'Incarnazione, con il santo Rosario meditiamo i misteri della vita del Salvatore e di Maria; con la recita delle tre Ave Maria onoriamo la Santissima Trinità per i tre privilegi concessi alla Vergine: potenza, sapienza e amore.

PRATICA

Prega devotamente ogni giorno così, mattino o sera (meglio mattino e sera):
Maria, Madre di Gesù e Madre mia, difendimi dal Maligno in vita e nell'ora della morte, per il Potere che ti ha concesso l'Eterno Padre.
Ave, Maria...
per la Sapienza che ti ha concesso il divin Figlio.
Ave, Maria...
per l'Amore che ti ha concesso lo Spirito Santo.
Ave, Maria...

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Propagate questa devozione perché:

«CHI SALVA UN'ANIMA HA ASSICURATO LA PROPRIA»

SANT’AGOSTINO

«NULLA È PIÙ INUTILE DI UN CRISTIANO CHE NON SI ADOPERA A SALVARE GLI ALTRI»

SAN GIOVANNI CRISOSTOMO


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Incontro


 


 
IL RITROVAMENTO DI GESÙ NEL TEMPIO

Sappiamo. Madre: i figli
son tutti "piezzi 'e core",
e tutti i genitori
in ansia stiam per loro.
Tu poi avevi un Figlio
del tutto singolare:

disceso era dal cielo
per la salvezza umana.
Perciò per Te Lui era
pupilla dei tuoi occhi
e luce del tuo sguardo
e fiato della vita

E,quando quella volta
(aveva dodici anni')
si perse all'improvviso
proprio a Gerusalemme,
Dio sa qual sofferenza
Provasti,o Madre santa;

Dio sa con quanto affanno
Lo ricercasti ovunque.
E,quando Lo trovasti
seduto tra i Dottori
del Tempio ”ad occuparsi
di cose del Suo Padre",

rifulse nel tuo cuore
un dolce gaudio immenso:
fu come rivedere
il sole risplendente
trionfare sulle nubi;
fu come ritrovare
la gioia nuovamente
di vivere felice.

Vergine benedetta,
nei nostri scoramenti,
cui siam soggetti spesso,
soccorrici benigna:
fa che la nostra fede
sia sempre forte e viva
se a volte ci stordisce
il silenzio di Dio.


BALDASSARRE TURCO

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Incontro


 


 
VOCABOLARIETTO

LA MODERNITA’
Nel 1953 Vögelin. il grande indagatore cattolico della gnosi di massa come categoria interpretativa della modernità, aveva criticato l'idea di fondo che la Arendt aveva espresso nelle “Origini del totalitarismo”:per Wögelin, il mondo contemporaneo non è diviso tra “liberali e totalitari” non stiamo assistendo alla lotta tra totalitarismo (fascista o comunista) e liberalismo pluralista; la vera linea di divisione passa tra «i trascendentalisti religiosi e filosofici» da un lato, e «i settari immanentisti liberali e totalitari dall'altro”. Vögelin insomma mette anche il «liberalismo” tollerante, non meno del totalitarismo, nella sfera dell'immanentismo: come la causa vera della «putrefazione della civiltà occidentale», la madre di ogni consenso di massa “ alle idee totalitarie.
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Incontro


 


 

CONOSCERE L’ISLAM

MAOMETTO E LE SUE GESTA


Gabriele disse al Profeta: “Dio ti ordina di non deporre le armi prima di aver ragione dei Banu Qurayzah. Il Profeta fece allora proclamare: “Coloro che amano Dio e il Profeta, facciano la preghiera del pomeriggio sul territorio dei Banu Qurayzah”. Dopo di che uscì di nuovo da Medina e giunse nell’ora della preghiera del pomeriggio alle porte dei Banu Qurayzah, seguito dai compagni. I Giudei chiusero le porte delle loro fortezze: “Scimmie e maiali” li aggredì il Profeta “avete forse osservato la volontà di Dio?” “Non ci hai mai insultato così Maometto. Perché lo fai?” “Non sono io ma Dio che vi insulta”, ribatté il Profeta. E li assediò per venticinque giorni.

I Giudei, dopo venticinque giorni di assedio, ridotti agli estremi, chiesero di arrendersi. “Accetterò la vostra resa., fece loro rispondere il Profeta, solo se vi rimetterete alla decisione di Dio”. “Facci le stesse condizioni che ai Banù Nadir”, dissero gli Ebrei, “che sono emigrati in Siria con le loro mogli e i loro figli, portando con sé i loro beni”. Ma il Profeta rifiutò dicendo: “Farò solo quel che Dio mi ordinerà”.

Un certo Abù Lubabah aveva delle proprietà presso gli Ebrei. Il Profeta lo stimava e lo aveva lasciato a Medina. I Giudei chiesero al Profeta di mandarglielo perché desideravano chiedergli consiglio. il Profeta lo fece convocare. “Va' da questi Ebrei e consigliali nell'interesse di Dio e del suo Profeta.”. Abù Lubabah si recò davanti alla porta della fortezza. “Cosa ci consigli?”. chiesero gli Ebrei. “Maometto vuole la nostra resa a discrezione”. Abù Lubabah non rispose, ma con una mano si toccò la barba e passò l'altra intorno al collo per far loro capire che il Profeta li avrebbe decapitati. Poi tornò nell'accampamento del Profeta.

I Qurayzah uscirono a questo punto dalla fortezza e dissero al Profeta: “Sii buono con noi! Facci grazia!”. “Affido la vostra sorte alla decisione del vostro capo Sa'd, figlio di Mu'ad.” “Anche noi, dissero i Giudei ci rimettiamo a lui. Sa’d era stato ferito a una mano da una freccia e continuava a perdere sangue. I Giudei andarono a cercarlo, lo fecero salire a cavallo e lo portarono al cospetto del Profeta .Bisogna sgozzarli tutti», disse Sa'd, “dividersi i loro beni e ridurre in schiavitù le loro mogli e i loro figli.» Soddisfatto di questa sentenza, il Profeta disse a Sa’d: “Hai deciso secondo la volontà di Dio”.

Ciò udendo, i Giudei che erano in grado di scappare si rifugiarono nel deserto. Gli altri ottocento rimasero. Il Profeta fece loro legare le mani e fece requisite i loro beni. Il rientro a Medina avvenne alla fine del mese di Du aI-qa'dah.

I Giudei rimasero legati tre giorni, fino a che tutti i loro beni furono trasportati a Medina. Dopo di che, il Profeta fece scavare un fossato sulla piazza del mercato, si sedette sull'orlo, fece chiamare Ali, e Zubayr, figlio di al-Awwam, e diede loro ordine di prendere le spade, di sgozzare uno dopo l'altro gli Ebrei e di buttarli nella fossa.

Risparmiò le donne e i bambini, ma fece uccidere i maschi puberi. Uccisero anche una donna che aveva fatto perdere la vita a un musulmano, gettando un sasso da una terrazza. Un piccolo numero di Giudei ottenne la grazia per intercessione dì loro amici.
Si divisero allora i beni dei Giudei. Il Profeta ne tenne per sé un quinto, oltre ad una ragazza bellissima di nome Rayhanah. Divise il resto fra i suoi compagni, in ragione di una parte a ogni fante e due parti a ogni cavaliere. Questa formula di suddivisione rimarrà legge fino al giorno della resurrezione.

Ciò accadde nel mese di Du- al-qa'dah, nel quinto anno dell'Egira.
Spesse volte ci meravigliamo di ciò che fanno Ben Laden e i suoi compagni, conoscendo il loro profeta tutto ci appare chiaro.
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Da vita di Maometto –AL TABARI (cap XLVII) La spedizione contro i Banù Qurayzah

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Incontro


 


 
SANTIAGO DISARCIONATO


I canonici della cattedrale di Compostela, meta di pellegrinaggi mistici, hanno deciso di togliere la statua di «Santiago Matamoros raffigurante un san Giacomo a cavallo che calpesta i musulmani «per non turbare la sensibilità di altri gruppi etnici» e la sostituendola con quella di un San Giacomo pellegrino, subito ribattezzata «Santiago Zapatero». Quelli vengono a costruire le moschee in casa e noi nascondiamo le statue che potrebbero offenderli. E' un modo di ragionare grezzo che porta alla disfatta come il pacifismo a senso unico. La nostra società infiacchita ha bisogno di un'iniezione di valori distintivi, senza i quali la tolleranza diventa viltà. Lo scontro culturale in atto si supera solo affiancando al rispetto degli altri la consapevolezza dei propri valori. Ci vuole il cuore di San Francesco dentro la corazza di un Templare.

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IL NUOVO SANTUARIO DI FATIMA

Dal 10 al 12 ottobre 2003 si tenne a Fatima un congresso inter-religioso in cui si decise che Fatima diventerà un centro interreligioso, così si edificherà un nuovo santuario, nel quale tutte le differenti religioni potranno incontrarsi cordialmente. Il Rettore del Santuario attuale di Fatima Mons. Luciano Guerra: “IL futuro di Fatima, l’adorazione di Dio e di Sua Madre deve passare per la creazione di un santuario in cui tutti possano ritrovarsi”. In conformità a dichiarazioni come queste è stato lanciato il progetto del nuovo santuario ecumenico.

Fra le dichiarazioni della Madonna apparsa a Fatima non vi è una simile richiesta che, del resto, sarebbe contraria a tutta la tradizione cattolica. Un conto è il dialogo con rappresentanti di altre religioni un conto è il coinvolgimento di altre religioni “nel sacro”. Nessun cristiano può chiedere a credenti di altre religioni di svolgere rituali verso altre divinità senza essere in colpa. Credere nella vera religione quando la si conosce è indispensabile per la salvezza. “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; ma chi non crederà, sarà condannato (Matteo 16,16)

Tartaglino Rino


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Incontro


 


 
LA PASSIONE DI CRISTO

ENTUSIASTI

Il card. Castrillon Hoyos, Prefetto della congregazione del clero: “Vorrei che tutti i sacerdoti cattolici del mondo vedessero questo film”. “Il progetto di Dio Padre era lasciare che suo Figlio Gesù fosse sacrificato per noi. Questo è l’aspetto principale da contemplare nel film”.

Il film è stato visto privatamente anche dal Papa, gli viene attribuito il commento “così andarono le cose”.

Lo scrittore Vittorio Messori ne esalta la fedeltà al racconto evangelico: “Tutto cambia se le parole dei Vangeli si traducono in immagini di una tale potenza da trasformarle in carne e in sangue”.


CONTRARI

“ANTISEMITA”, e “TRUCULENTO”. Per gli autorevoli biblisti del Seminario Unione Teologica dl New York "gli ebrei sono rappresentati come assetati di sangue”. Tanto da spingere Il capo ashkenazita dl Israele Yona Metzger, a scrivere al Papa: “Può provocare risposte antisemite".

Il cardinale Jean Marie Lustiger, arcivescovo di Parigi l'ha definito: “Sadico”

Il biblista Mons. Ravasi a proposito del film di Mel Gibson afferma :” E’ piuttosto ingenuo e la sua rilettura dei Vangeli è costruita secondo un orientamento tradizionale, un po’ datato, in cui si pone tutto l’accento sull’aspetto sacrificale"

Stroncatura dal mensile dei Paolini, Jesus (“126 minuti di un'orgia di sangue pieno di semplificazioni e "svarioni storici")

Il regista Zeffirelli “vedendo quelle sofferenze si penserà che la colpa è degli ebrei”

Lo storico Alberto Melloni “Gibson piace ad una Chiesa sanguinaria, una chiesa lacrimosa, orgogliosa e bisognosa di una nuova oscurità densa nella quale sentir di nuovo gocciolare sangue e dolore”.


CONCLUSIONE

Qui ci limitiamo ad analizzare perché La Passione di Cristo è tanto osteggiata.

GLI ANTICATTOLICI


Sono quelli che vogliono togliere i crocifissi dalle scuole, che non vogliono siano ricordate le radici cristiane nella Costituzione europea. Desiderano una Chiesa sconfitta, piegata su se stessa che recita mea culpa a ripetizione e rinuncia all’evangelizzazione, si ridotta ad entità non governativa dedita all’assistenza e beneficenza rassegnata alle regole di questo mondo.

Essi non amano vedere cattolici che non hanno paura di dire le cose come devono essere dette, che non hanno complessi di inferiorità; anzi, vedono il mondo attuale sempre più povero di valori, in crisi profonda che va verso la sua sconfitta. Proporre il Vangelo con le motivazioni di sempre, la Croce suscita tutta la loro “CRISTOFOBIA”


CERTI CATTOLICI PROGRESSISTI

Anche a questi non piace vedere Gesù com’era, preferiscono un santino che fa bei discorsi, che perdona peccatori e prostitute anche perché, per loro, non c’è quasi nulla da perdonare. Amano il concilio Vaticano II non come continuità, ma solo come contrapposizione a tutti gli altri. Vedere Gesù che soffre, che distingue il bene dal male, che evidenzia le conseguenze del peccato, del nostro peccato, è troppo tradizionale o come dice mons. Ravasi “datato”. A questi non piace il film di Mel Gibson, non è il loro Gesù, non è il Gesù che insegnano. La Tradizione e i Vangeli che pongono l’accento sul sacrificio che redime tutti gli uomini è messo dai neo modernisti in ombra rispetto ad un certo ecumenismo che non vuole conversioni.
Per tutti, la crudezza delle scene ed il sangue sono solo un pretesto per la critica ed il rifiuto.

RINO TARTAGLINO

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Incontro


 


 
VARIE
TORTURE

INDIGNAZIONI SELETTIVE
La tortura è la naturale conseguenza di una guerra di conquista Lo shock è relativo anche perché l'uso della tortura (o quanto meno di trattamenti degradanti fa parte, ahimè, degli usi e costumi collaterali delle spedizioni militari tese alla conquista o al controllo.
Dall'Algeria francese al Vietnam, dall’Irlanda del Nord al Paese Basco, non mancano esempi recenti.
Anche la raccolta delle informazioni passa attraverso questi metodi abietti. Vengono in mente in modo spontaneo alla soldataglia e a una parte delle sue gerarchie quando la lotta nell'ombra contro la guerriglia nemico fantasma, innesca il ciclo infernale violenza-repressione.
SERGE ENDERLIN, LE TEMPS - SVIZZERA
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Secondo alcuni documenti riservati ottenuti da Newsweek, il presidente George W. Bush - insieme ai segretario alla difesa Donald Rumsfeld e al procuratore generale John Ashcroft - ha messo in piedi un sistema segreto di detenzione e di interrogatori che prevedeva di ammorbidire" i prigionieri con Isolamento, privazioni, Insulti, minacce e umiliazioni.



LA GLOBALIZZAZIONE

RARAMENTE LE GRANDI TEORIE economiche durano più di qualche decennio. Alcune, se sono particolarmente intonate agli eventi tecnologici o politici, possono sopravvivere per mezzo secolo. E anche un po’ di forza militare può aiutare a tenerle in vita”. Il ventesimo secolo ha visto crollare prima il liberoscambismo” – sepolto sotto le macerie della crisi del 1929 - e poi il keynesismo. Il comunismo è durato un po’ più a lungo, anche con l’aiuto dei carri armati.

Adesso, scrive John Ralston Saul su Harper’s, è scoccata l’ora della globalizzazione. Per anni è stata una religione più che un’ideologia, “una santa trinità" fatta di mercati fiorenti, tecnologia inarrestabile e manager senza frontiere; che ha attecchito in paesi imbevuti di mitologie greche e giudaico-cristiane proprio per la sua bizzarra confusione di salvezza, fatalismo e castigo”. Oggi, però, questa religione sta morendo per le sue stesse contraddizioni.

Anzitutto, osserva Saul, “siamo nel mezzo di una catastrofe politica caratterizzata da livelli impressionanti di violenza nazionalista”, l’esatto contrario dell’ideologia di un mondo unificato dai mercati. E, come se non bastasse, “la globalizzazione non è più globale”: l’America Latina, l’Africa e buona parte dell’Asia non ci credono più.

(Da HARPER’S MAGAZINE - Stati Uniti; marzo 2004)


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Incontro


 


 
RELIGIONI
I TRE FONDAMENTALISMI
La guerra in Iraq si sta rivelando un autentico disastro per gli Occidentali che si sono impegnati per portare la democrazia e la libertà in quel paese. Almeno, questo era il programma che gli americani hanno dato come giustificazione al loro intervento, insieme all’intento di fermare le armi di distruzione di massa che dovevano essere in possesso di Saddam Hussein.

Le vere motivazioni del conflitto, ovviamente sono altre e la maldestra conduzione del dopoguerra ha evidenziato quali fossero realmente. La prima guerra contro l’Iraq ha evidenziato quali fossero i rapporti di forza a livello planetario. L’unica superpotenza si rende conto che prima di un cambiamento sullo scenario internazionale può agire con una certa libertà. Così risistemare il Medio Oriente favorendo la nascita di Stati più disponibili, controllare la maggior parte delle fonti energetiche, imporre regimi “democratici” facilmente controllabili attraverso legami hobbistici fanno parte di questa strategia generale dato che, secondo i pensatori americani, il tempo è propizio ma molto poco; quindi la cosa deve essere attuata subito. L’indebolimento dell’ONU la teorizzazione della guerra preventiva e la stessa guerra al terrorismo sono ingredienti necessari. Qui è in gioco la supremazia del XXI° secolo che gli USA sono decisi a non lasciarsi sfuggire.

Tutto questo ovviamente se rispecchia gli interessi degli USA, non è certo a favore delle potenze emergenti come Cina, India, Russia e della stessa Europa che nel lungo periodo non può essere ridotta ad appendice della politica americana. In questi tempi abbiamo visto Francia, Germania, Russia e Cina in maniera sempre più evidente rifiutare la linea della Casa bianca nelle varie sedi internazionali.

Il pasticcio iracheno ha evidenziato tutta la debolezza politica culturale della dirigenza americana: tutti potevano sapere che dopo l’Afghanistan, la caduta dell’Iraq sarebbero seguite altre imprese belliche contro Iran, Siria e forse la stessa Arabia Saudita, magari con rivolte interne; per questo il mondo islamico vede con apprensione un eventuale successo degli USA. In tutto questo groviglio di interessi contrapposti tra il mondo islamico e gli occidentali spicca un elemento che rende incompatibile il dialogo pacifico tra i vari contendenti. L’elemento religioso.

Un libro uscito qualche anno fa di Samuel Hugtington dal titolo Lo scontro delle Civiltà prospetta appunto lo scoppio di eventi bellici tra Paesi Occidentali ed altri Paesi per contrasti i cui elementi fanno riferimento a questioni politico-religiose.

Attualmente stiamo assistendo a contrasti nel Medio Oriente in cui l’elemento religioso non è estraneo. Quindi, oltre ai tanti interessi contrastanti l’elemento religioso, non è il meno importante. Secondo alcuni analisti vi sono tre fondamentalismi la cui influenza politica nei rispettivi paesi è importante.

STATI UNITI
Tre sono gli elementi che caratterizzavano la società americana: il pragmatismo, il fideismo religioso e un (idealismo) di stampo massonico. IL fideismo religioso è stato un potente collante per la società americana e quasi mai in contrasto col potere politico. Del resto la pretesa degli americani di portare la democrazia in Iraq viene contrapposta alla religione islamica, che così com’è non è compatibile; solo un modernismo islamico tipo governo turco sarebbe accettabile. Da questo l’impossibile vittoria sul campo.

La novità degli ultimi anni è data dall'uso politico delle tesi apocalittiche che, uscendo dai confini della disputa teologica, finiscono per «contaminare» il dibattito pubblico. Negli Stati Uniti è sempre influente - anche alla Casa Bianca - una visione geopolitica legata all'estremismo religioso dei gruppi evangelical che predicano l'imminente fine del mondo. L’11 settembre, una nuova escalation del conflitto in Medio Oriente, venti di guerra contro l'Iraq: tre anelli di una catena che negli Stati Uniti hanno dato nuovi impulsi ai movimenti «apocalittici», per i quali si tratta di segni del compimento delle profezie bibliche. Questa lettura teologica della storia finisce per avere rilievo geopolitico perché ricorre negli interventi di autorevoli esponenti dell'establishment americano, che non esitano a intrecciare esegesi biblica e strategie internazionali, profezie vetero testamentarie e interventismo militare.

Vi è poi una seconda ragione, per cui sia il fondamentalismo in generale che la sua componente apocalittica finiscono per avere uno specifico ruolo politico. Per loro, una bomba che scoppia a Gerusalemme o la costruzione di un nuovo insediamento nei Territori della Cisgiordania, non sono semplici episodi di un conflitto politico e militare: sono segni che confermano le profezie bibliche e ci avvicinano alla fine dei tempi. Da qui uno sforzo appassionato ed elettrizzante teso a decodificare questi segni, ad interpretarli ed incasellarli dentro uno schema ricavato dai testi della Bibbia.

Ciò ha radici profonde, tali da influenzare comportamenti e scelte di vita. Nei giorni di una nuova tensione tra l'Occidente e l'Iraq, ad esempio, i fondamentalisti illustravano le ragioni bibliche di un intervento armato contro Saddam Hussein. Con questo essi intendono dare una giustificazione biblica all'attacco militare voluto da George Bush.

E sarà una guerra terribile, “perché si compiranno i disegni dell’eterno contro Babilonia” che, sempre nelle parole di Geremia, si ridurrà a una “desolazione senza abitanti”(51,29).

«Ci sono altri fondamentalismi. In Usa, i protestanti-sionisti che vogliono la guerra all’islam credendo di accelerare l’Apocalisse. Molto influente negli USA è il fondamentalismo che fa riferimento ai Lubavitchers. Esso - a detta di David Banon - definisce la teologia dei Lubavitchers un monismo panteistico, caratterizzato dal rifiuto della separazione tra sacro e profano. "non c'è luogo o sfera della vita che sfugga all'azione religiosa". Per i Lubavitchers, l'azione politica è direttamente azione religiosa. Da qui l'attivismo missionario della setta, fatto senza precedenti storici nel mondo ebraico. I missionari (o emissari, shlichim) dei Lubavitchers non mirano alla conversione dei gentili: la setta "eleva una barriera ontologica tra ebrei e non ebrei", riservando agli ultimi un destino inferiore nel "Regno", dove essi saranno i servi-pastori del popolo eletto e, con la prospettiva che nel futuro saranno soggetti all'autorità penale rabbinica.

Questo integralismo estremo è ben sintetizzato nella dichiarazione di rabbi Schneerson: "L'intera creazione esiste solo per il bene degli ebrei". A questo gruppo religioso appartengono i più importanti personaggi della vita politica americana.

Paul Wolfowitz, vicesegretario alla Difesa, Richard Perle al Pentagono, Mark Weinberger, assistente segretario al Tesoro, Douglas Feith, sottosegretario alla Difesa (cioè consigliere per le politiche militari). Nell’elenco stilato da Maurizio Blondet vi sono almeno altri trenta nominativi che occupano posti di responsabilità nell’Amministrazione USA.

ISRAELE

Oltre al gruppo lobavitcher che opera negli USA ovviamente buoni punti di riferimento sono in Israele altri gruppi ultraortodossi di ispirazione messianica. “Tra questi il Gush Emunim, gruppo religioso, sostiene che gli arabi non sono esseri umani. E hanno un notevole peso politico, sui loro governi” afferma Padre Donhoue.

Questi gruppi sognano il grande Israele e questo si realizza solo attraverso uno scontro bellico con gli arabi per questo il problema palestinese non può avere soluzione.

ISALAM Che vi sia un fondamentalismo islamico ne abbiamo prova quotidiana sia in Iraq che in Palestina. Lo stesso Arafat per sentirsi vicino al partito religioso di Hamas ha citato un versetto del Corano “Terrorizzate i vostri nemici”. Il fondamentalismo è parte non insignificante dell’Islam.

Tra le aspettative dei fondamentalisti islamici vi sono:
1) La distruzione di Israele;
2) La cacciata di tutti i cristiani dal Medio Oriente;
3) L’invasione e l’islamizzazione dell’Europa.

CONCLUSIONE

La caratteristica del fondamentalismo è l’intransigenza che mira ad eliminare l’antagonista ecludendo ogni forma di dialogo. Il risultato è che rende inevitabile lo scontro entro periodi di tempo più o meno vicini. Se i fondamentalismi riguardano Paesi di importanza media e piccola, lo scontro può essere contenuto e regionalizzato; se, invece, coinvolgono Paesi continentali come Usa, Paesi Islamici, Cina, India, ecc… lo scontro tende ad essere di proporzioni mondiali.

L’Europa non può e non deve farsi coinvolgere in queste pericolose controversie, ma porsi in maniera autonoma al di sopra ed al di fuori in modo da impedire lo scontro facendo da ago della bilancia. Pertanto, deve avere una politica economica, militare autonoma rispetto agli USA se non vuole essere trascinata in un inevitabile scontro di civiltà.


Bibliografia:
- Le radici del nazionalismo americano di Norman Birnbaum
- ARABIA AMERICANA (Limes) di Paolo Naso
- Chi comanda in America di Maurizio Blondet
- IL potere occulto di Bush di Eric Laurent
- Intervista all’Avvenire 18/5/2004 a Padre Donhoue


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IL FONDAMENTALISMO
Per prima cosa occorre dire che cosa si intende per fondamentalismo. Il termine nato nel XIX secolo in ambito protestante può attualmente essere esteso ad altri ambienti ed ad altre religioni.
Gli elementi che lo contraddistinguono sono almeno quattro:
1) la mancanza di una guida religiosa che ha sicura autorità nella interpretazione della legge;
2) l’interpretazione prevalentemente letterale delle sacre scritture;
3) una visione messianica e partecipata dei tempi attuali;
4) nei vertici, una buona dose di affarismo.


TARTAGLINO RINO

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Incontro


 


 
RASSEGNA STAMPA


BERLUSCONI: GIU’ LE TASSE SENZA TOCCARE LO STATO SOCIALE


AVVENIRE 7/5/2004
– QUASI PRONTO IL PROGETTO PER RIDURRE A DUE LE ALIQUOTE FISCALI – COMMENTOTUTTI VORREBBERO VIVERE IN UN MONDO SENZA TASSE. PURTROPPO, DOVE SONO STATE RIDOTTE LE IMPOSTE (USA), LA FACCENDA A RIGUARDATO SOLO LE CLASSI ALTE. LA NOSTRA MODESTA ASPETTATIVA E’ CHE, ALMENO, NON AUMENTINO
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I 30 ANNI DEL DIVORZIO

CORRIERE DELLA SERA 8/5/2004 – I RADICALI FESTEGGIANO I 30 ANNI DELLA VITTORIA AL REFERENDUM SUL DIVORZIO – COMMENTO C’E’ POCO DA FESTEGGIARE PER IL CRESCENTE NUMERO DI FAMIGLIE DISTRUTTE ANCHE PER LA LEGALIZZAZIONE DEL DIVORZIO. VORREI RICORDARE UNO STUDIO CONDOTTO DA RTL 1O2.5, CON CUI SI DIMOSTRA CHE IL 77% DEI FIGLI DEI GENITORI SEPARATI DESIDERANO CHE MAMMA E PAPÀ TORNINO INSIEME E FAREBBERO DI TUTTO PUR DI VEDERE REALIZZATO IL LORO SOGNO. IL 34% DEI GIOVANI ACCUSA SENZA MEZZI TERMINI GENITORI DI EGOISMO E DI AVER PRIVILEGIATO IL LORO INTERESSE SULL'UNITÀ DELLA FAMIGLIA
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SONIA GHANDI RINUNCIA ALLA POLTRONA DI PRIMO MINISTRO

LA STAMPA 19/5/2004 – HA VINTO LA PROTESTA DEI NAZIONALISTI HINDU CONTRO LE SUE RADICI ITALIANE- COMMENTO ANCHE SE FACCIAMO DI TUTTO PER SEMBRARE BUONI, NON SEMPRE ABBIAMO SUCCESSO, SPECIALMENTE CON GLI IGNORANTI
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AUMENTANO GLI STIPENDI DEI PARLAMENTARI
CHIESA VIVA GIUGNO2004 – RECENTEMENTE IL PARLAMENTO HA VOTATO ALL’UNANIMITA’ UN AUMENTO DI STIPENDIO PARI A CIRCA € 1.135 AL MESE - COMMENTO DAVANTI ALL’AUMENTO DEL LORO STIPENDIO I PARLAMENTARI SI SACRIFICANO, VOTANO COMPATTI
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LE VITTIME DEL CONFLITTO
INTERNAZIONALE 3/6/2004 – CIVILI IRACHENI MORTI DAL 20/3/2003 DA 9.153 A 11.010 – SOLDATI ALLEATI MORTI 908 DI CUI 798 AMERICANI
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IL FUNERALE DI FABRIZIO QUATTROCCHI
GIORNALI VARI – 30/5/2004 – AI FUNERALI DEL GENOVESE ASSASSINATO IN IRAQ DA TERRORISTI ISLAMICI NON PARTECIPANO LE AUTORITA’ LOCALI (SINDACO, GIUNTA E PROVINCIA) – COMMENTO AVER VOLUTO MORIRE DA ITALIANO, POTREBBE ESSERE UNA MOTIVAZIONE IMBARAZZATE.

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Incontro


 


 
RECENSIONI
LE BUGIE DELLA CHIESA – R.Beretta – E.Broli Ed. PIEMME



La casa editrice cattolica "Piemme" offre fra le ultime novità un libro dal titolo infelicissimo, se non blasfemo: "Le bugie della Chiesa" con questa altrettanto infelice presentazione; “Anche la Chiesa può mentire? Tutti gli errori più diffusi (da chi? dalla Chiesa?) sulle verità del Cristianesimo”. Segue l'elenco degli “errori" ovvero delle “bugie" (mai dette dalla Chiesa): La Chiesa vieta la separazione? Falso! il Papa e' sempre infallibile? Falso anche questo! E le fiamme dell’inferno? Altra bugia!”.

Ora, che la Chiesa non vieta la separazione è vero, ma è anche vero che esige che essa sia giustificata da gravi motivi e che i separati (che non equivale a divorziati) non possono passare a nuove nozze; che il Papa non è sempre infallibile è altrettanto vero, ma è anche vero che è infallibile non solo ex cathedra, ma anche ogniqualvolta ripropone l’insegnamento costante della Chiesa. Dire, però, che le fiamme dell'inferno sono una "bugia" equivale a dare del "bugiardo" non solo alla Chiesa, ma a Nostro Signore Gesù Cristo stesso: Via da Me, maledetti, nel Fuoco eterno!" (Mt 25, 41 e passim).

Sullo stesso tono d'imperdonabile (data la gravità della materia) leggerezza mista a gravissimi errori l'editrice Piemme continua a confondere le carte in tavola e le idee nella mente di chi legge il catalogo Cosi, ecco la "bugia” delle corna dei diavolo e delle ali degli angeli, che bugie non sono, perché anche bambini del Catechismo (quello di una volta, s'intende); sono in grado di spiegare che si tratta di semplici figure, essendo gli angeli, buoni e cattivi, dei puri spiriti; segue la "bugia" del vino della Messa, che deve essere "per forza" bianco, bugia mai detta, dato che tutti sanno che l'importante è che sia vino d'uva “Per non parlare - continua "Piemme"; della pillola anti concezionale a volte permessa anche quella ma solo se usata per scopi terapeutici e non anticoncezionali, (nel qual caso è una medicina come un'altra, e non una "pillola anticoncezionale"), e dei peccati che eccezionalmente si possono non confessare (no! semplicemente rimandarne l'accusa alla confessione successiva, ma in casi così rari, oltre che precisati dalla teologia morale.

Libri come questi che vogliono colpire, meravigliare il pubblico con frasi ad effetto ma senza contenuto, sono del tutto inutili per chi conosce le cose come stanno, ma dannose per gli ignoranti. Ci meravigliamo come una casa editrice definita cattolica ed un giornalista che scrive sull’Avvenire si prestino a pubblicare simile paccottiglia gravemente erronea, sempre inescusabilmente irriverente.

RINO TARTAGLINO



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Incontro


 


 
CONFERME

TV7 – (EFFETTO REALE) Venerdì 28/5/2004 – La trasmissione era tutta incentrata su John Kerry, candidato alla presidenza degli USA alle prossime elezioni di novembre.
John Kerry come George Bush ha frequentato l’università di Yale ed è stato iscritto alla società segreta Skull and Bones (teschio e ossa). Secondo l’intervistato prof. Rosenbaum questa società segreta ammette quelli che faranno parte delle élites che occuperanno posti di potere nell'Amministrazione e presso le grandi imprese multinazionali. Membri di questa società segreta sono stati il nonno di George Bush, Prescott Bush e il padre George Bush.

Da altra fonte apprendiamo, secondo Antony Sutton, lo storico della Skull and Bones, che la locuzione "Nuovo Ordine Mondiale" è il fine ultimo che gli affiliati alla società segreta di Yale s'impegnano a perseguire: «Un ordine pianificato senza distinzioni culturali e confini nazionali, in cui le libertà personali siano ristrette».

Tutto ciò, forse, contribuisce a chiarire il vero senso del "Nuovo Ordine Mondiale" che Bush (padre), finché è stato alla Casa Bianca, ha cercato di imporre al mondo.

I membri dell'Ordine s'impegnerebbero a giungere attraverso la gestione di conflitti artificialmente generati, come quello tra nazismo e comunismo, o più in generale tra "destra" e "sinistra".

Per Sutton, questa filosofia segreta dell'Ordine rivelerebbe la sua origine tedesca (che Sutton ritiene di poter provare): gli iniziati sarebbero dei tardi seguaci di Hegel, votati a far progredire il mondo attraverso opposizioni, tesi e antitesi, per poi comporle in una sintesi superiore. L'ipotesi, affascinante, può essere superflua. A noi sembra sufficiente evocare uno dei motti, delle insegue della Massoneria, che suona: Ordo ab Chao, l'Ordine (nasce) dal Caos.

Se Kerry non va perché sostiene l’aborto e i matrimoni omosessuali mentre Bush è contrario. Nello stesso tempo non si può condividere la politica di Bush della guerra preventiva. Per il resto gli americani hanno ben poco da scegliere, gli obiettivi finali sono sempre gli stessi chiunque vinca le elezioni. Imporre il “nuovo Ordine Mondiale” magari con metodi non sempre uguali.
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Incontro


 


 
LE MULTINAZIONALI, LE BANCHE E IL RISPARMIO


I recenti fatti che hanno colpito pesantemente i risparmiatori hanno evidenziato quanto la fiducia in aziende, banche ed istituzioni di controllo fosse mal riposta. Esperti della comunicazione, politici ed economisti insistono sull’urgenza di ricostituire questa fiducia che è la premessa per convincere i risparmiatori a ritornare ad investire. I fallimenti e le truffe perpetrate non hanno un solo responsabile ma molti responsabili diretti e molti complici. Se non si chiarisce per prima cosa questo punto non si può porre alcun rimedio. Dopo i casi Argentina e Cirio il caso Parmalat è emblematico. Esaminiamo qui alcuni aspetti.

RISPARMIATORI – Possiamo pensare quello che vogliamo ma una cosa è certa, nessuno di coloro che fanno piccole operazioni di investimento è in grado di conoscere il livello di rischio in primo luogo perché non ha i dati per valutare, in secondo luogo neanche se li avesse sarebbe in grado di farlo. A parte i bilanci fasulli che circolano, chi è in grado di fare un’analisi di bilancio? Pochissimi. Quindi, non possono che affidarsi ai promotori finanziari o agli incaricati dell’ufficio titoli delle banche eppure la batosta è difficile che possano evitarla.

CONTROLLORI – Dai sindaci ai certificatori dei bilanci non possono essere assolti visto che l’inganno dei bilanci falsi durava da anni e chi può esaminare la contabilità delle aziende ha tutti gli strumenti per trovare le incoerenze tra i valori di bilancio.

LE BANCHE – Da quanto risulta, certi prestiti obbligazionari sono stati sostenuti e suggeriti dalle banche che hanno anche provveduto a collocarli presso la clientela. Come facevano a non capire l’incoerenza di un’impresa che esibiva in bilancio tanta liquidità e continuava a richiedere prestiti?

SOCIETA’ DI RATING (quelle che danno le pagelle alle aziende ed agli Stati) – Hanno continuato a dare fino all’ultimo la valutazione massima (AAA) ai titoli Parmalat. Possibile che non sapessero niente? Tenere presente che l’80% dei titoli obbligazionari sono stati emessi attraverso banche estere e valutazioni interessate, come dimostrano tanti fatti sono casi tatt’altro che rari.

AMMINISTRATORI e DIRIGENTI – Dai mezzi d’informazione risulta che hanno operato al peggio. Addirittura l’accusa è di <>, secondo quanto dicono i magistrati inquirenti. Falsificazione della contabilità, distrazione di fondi, creazione di società fittizie per coprire operazioni fittizie. Si sta indagando anche riciclaggio di denaro e su pagamento di tangenti a uomini della finanza per evitare ispezioni e anche tangenti a politici.

Man mano che procedono le indagini si scoprono legami perversi tra imprese e sistema creditizio, imprenditoria e mondo politico, uomini politici e sistema bancario. Come è possibile che imprenditori stiano nei consigli d’amministrazione delle banche dalle quali ottengono prestiti? E i miliardi dai ai politici che significato hanno? Le manovre per scaricare sui risparmiatori i prestiti che non possono essere pagati non lasciano le banche al di fuori di ogni sospetto.

COSA BISOGNA FARE

Per evitare la perdita di fiducia dei risparmiatori è necessario che chi ha mancato nei controlli sia sollevato da questi incarichi per un lunghissimo periodo meglio se per sempre (qui la caccia alle streghe non c’entra). Chi ha commesso delle truffe o ha reso possibile la loro realizzazione deve pagare il conto sia dal punto di vista penale che risarcire il danno.
Non ci interessa come sono finiti gli ultimi spiccioli, basta conoscere le cose più grosse per emettere una sentenza severa, col tempo si vedrà se possibile attenuarla. Vi sono persone che hanno perso i risparmi di una vita e non desiderano essere miseramente beffati.
Quanto ai controlli è necessario che siano sempre più rigorosi sia da parte di organi interni che da società di revisione. Inoltre, la Consob deve poter utilizzare un corpo di ispettori che effettua verifiche continue su tutte le società quotate in borsa. Le società che hanno creato società nei paradisi fiscali non possono collocare in Italia titoli obbligazionari in quanto fuori dal controlli degli organi ispettivi. Le banche devono attenersi al principio che le società non possono essere finanziate per cifre superiori al capitale sottoscritto e versato. Chi va oltre a tale livello di indebitamento non può collocare i titoli in Italia. Chi gestisce imprese commerciali o industriali non può partecipare alle delibere dei consigli di amministrazione delle banche dalle quali pretende finanziamenti.
Infine, le società di rating, cioè quelle che rilasciano le pagelle di valutazione dei titoli, delle aziende e dei titoli di stato poiché fanno anche dell’altro devono essere cancellate perché non affidabili e sarebbe necessario che si istituissero a livello europeo almeno tre società di rating che abbiano il solo impegno di fare valutazioni senza altra competenza alfine di avere valutazioni più aderenti alla realtà.

COSA SUCCEDERA’
Sostanzialmente indagini lunghissime, i maggiori responsabili passeran no qualche periodo in galera (probabilmente in infermeria), dopo di che, avendo dimostrato buona condotta verranno affidati a servizi sociali per la rieducazione. Forse da Parmalat e dalle banche dopo un periodo non breve i risparmiatori nella migliore delle ipotesi recupereranno qualcosa. Adesso che vogliono imporci una seconda pensione con gli ultimi risparmi chi ci garantirà che non sarà un bidone?

 
Incontro



 




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