Un susseguirsi di notizie evidenziano episodi di violenza consumate nelle scuole ai danni di giovani più deboli. Numerosi stupri di ragazzine ad opera dei compagni di classe spesso minorenni sono evidenziati dai mezzi di comunicazione. Aspetto ancor più ignobile è che spesso queste scene sono riprese con telefonini e poi passati su internet come prova evidente delle bravate di questi masnadieri. Ovviamente, i responsabili vanno puniti severamente perché lo meritano, ma i risultati saranno modesti, anzi, non cambierà nulla sul piano generale. Tutti si rifanno all'educazione carente di questi giovani e poi passano ad elencare di chi sono le responsabilità: la scuola, i genitori le altre agenzie educative, ecc... Il problema vero è che viviamo in una società disgregata dove neppure gli adulti, parlando in generale, sanno esattamente come deve essere l'educazione perché non si vuole ledere il diritto di libertà. Così sempre più di frequente ai giovani in casa viene insegnata una cosa mentre a scuola si dice cosa diversa ed alla televisione spesso addirittura il contrario.
I dibattiti televisivi sono lo specchio di questo disordine sociale. Il comportamento contraddittorio rende incerto qualsiasi insegna mento. Comportamenti immorali sono ampiamente esibiti in tutti i modi da giornali e televisioni, si insegna che bisogna convivere, praticare il sesso comunque, che tutte le perversioni sono solo libere scelte e poi, se certi sprovveduti mettono in pratica queste teorie, tutti si stracciano le vesti. Se prendiamo ad esempio la scuola vediamo giovani abbigliati nelle fogge più strane, con calzoni strappati, anelli al naso, ragazze che esibiscono l'ombelico e poi ci meravigliamo se si comportano da masnadieri, disfano i gabinetti, parlano male e si comportano come piccoli delinquenti, violentando compagne di classe e magari esibendo su internet il frutto delle loro male azioni. Cominciamo da questi ragazzi che devono andare a scuola vestiti in maniera decente, possibilmente con belle divise, lavati e pettinati insegnando loro che debbono da giovani ubbidire se vogliono da grandi essere capaci di comandare. Le famiglie insegnino ai figli i principi di onestà di sempre e i politici smettano di tollerare le porcherie come fossero diritti. L'immoralità, l'anarchismo radicaloide non porta alla libertà, ma alla delinquenza.
Incontro
B I O E T I C A
IL SUPERUOMO
Diminuisce il senso del peccato,
perché tutto è permesso e consentito,
all'uomo sedicente "emancipato",
ovvero al "superuomo progredito",
che la Divina Legge ha rovesciato,
e al Padreterno s'è sostituito!
(da Chiesa Viva - Prof. Arturo Sardini)
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PAROLE CHIAVE
EUTANASIA
E una pratica che procura la morte, in genere nel modo meno doloroso possibile, a persone o ad animali affetti da morbi, sindromi o malattie considerate inguaribili, allo scopo di eliminare la sofferenza
TESTAMENTO BIOLOGICO
è l'espressione di una precisa volontà da parte di una persona, redatta in tempi anteriori, non sospetti e in condizioni normali, che recita come intende che gli vengano somministrate le cure
di qualsiasi tipo e natura, quando non sarà più in grado di intendere e di volere (in caso di morte, morte apparente, malattia terminale, coma, stato vegetativo)
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TESTAMENTO BIOLOGICO
Dopo le varie conquiste di "civiltà" (tra le quali spicca l'aborto divenuto da delitto a diritto) i soliti noti e le altre forze politiche organizzano periodicamente ben orchestrate campagne per la legalizzazione dell'eutanasia, sfruttando emotivamente le situazioni più pietose. Il "testamento biologico" costituisce il grimaldello giuridico dell'operazione, il cavallo di Troia per introdurre l'eutanasia, già presente peraltro come distanasia nell'espianto di organi. Tale documento nascerebbe per arginare l'accanimento terapeutico, non considerando che l'accanimento di oggi, con il progresso della medicina, sarà cura normale di domani.
Studi recenti sulla complessità dello stato vegetativo hanno evidenziato nuove concrete possibilità terapeutiche e riabilitative. Recentemente uno studio pubblicato su "Science" ha mostrato che era possibile provare con tecniche di risonanza magnetica funzionale la capacità di un singolo soggetto in stato vegetativo di attivare aree motorie e del linguaggio.
La verità è che il malato, specie quello in fase terminale, ha bisogno di assidua assistenza sanitaria, psicologica, affettiva, non dell'intervento omicida - diretto o indiretto - del medico, trasformato per legge in boia del proprio paziente! La materiale impossibilità di legiferare su una materia futura che si presenta con singoli casi sempre diversi dovrebbe indurre a lasciare da parte qualsiasi iniziativa prematura. L'obbligo del medico è sempre quello di curare, solo quando gli interventi terapeutici sono inutili, inefficaci o dannosi possono essere interrotti. Ovviamente il giudizio spetta solo al medico e non essere astrattamente deciso da una persona quasi sempre incompetente mesi o anni prima. Per questo il testamento biologico non ha senso tranne nel caso in cui si voglia arrivare a legalizzare l'eutanasia che non è altro che un omicidio.
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Nessuno può imporre ad altri sofferenze se queste sono evitabili e del resto negli ospedali già ci sono gli strumenti per rendere tali sofferenze più sopportabili. Tuttavia, la sofferenza come scelta personale per un cristiano può diventare strumento edificante come dimostra lo scritto qui riportato di S. Teresa di Lisieux
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APERTURA D'ANIMO CON LA NUOVA PRIORA
il Signore si è degnato far passare l'anima mia per varie prove; ho sofferto molto da quando sono sulla terra, ma, se nella mia infanzia ho sofferto con tristezza, ora non soffro più così, bensì nella gioia e nella pace, e sono veramente felice di soffrire. Bisogna che lei conosca tutti i segreti dell'anima mia per non sorridere leggendo queste righe, perché, se si giudica dalle apparenze, può esserci un'anima meno provata della mia? Oh, se la prova che io soffro da un anno " apparisse agli sguardi, che stupore!
Madre amata, lei la conosce questa prova, tuttavia ne parlerò ancora perché la considero una grande grazia che ho ricevuto sotto il suo priorato benedetto.
S. TERESA DI LISIEUX - Giugno 1897
Scritto dalla Santa tre mesi prima della sua morte a 24 anni
Famiglia & Civiltà - Il Presidente Dott.CARLO BARBIERI
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S. MESSA IN RITO LATINO
DOMENICHE E FESTE DI PRECETTO
CHIESA DEI SANTI CARLO E VITTORE
ORE 11
VIA BALBI, 7 GENOVA
ASS.NE " UNA VOCE "
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Incontro
RELIGIONI
I LUTERANI E LA BIBBIA " POLITICAMENTE CORRETTA "
No, non si può dire "Signore" o "Padre" o "discepolo" nell'epoca della correttezza politica. Perché Dio è madre e padre, fra i suoi seguaci c'erano anche le donne e forse la notte di Natale alla capanna andarono pure delle pastorelle. Così, cinquecento anni dopo la traduzione della Bibbia in tedesco ad opera di Martin Lutero, quarantadue teologhe e dieci teologi evangelici hanno deciso di produrre un nuovo testo all'altezza dei tempi. E perciò attente a cancellare ogni discriminazione nei confronti delle donne, degli ebrei e di tutte le minoranze emarginate.
L'idea è maturata nei circoli della teologia femminista e della liberazione, attenti al dialogo fra cristiani ed ebrei, legati al mondo americano del "linguaggio inclusivo". Ma ci sono effetti stranianti e storicamente errati - "le apostole" o "le pastore" della notte di Natale - e traduzioni pesanti: "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" è diventato: "Nel nome di Dio, del Padre e della Madre di tutti e della santa forza spirituale"; Paolo indirizza le sue lettere non più "ai romani", ma "alle sorelle e ai fratelli di Roma".
Il rompicapo più impegnativo - come tradurre "Signore"? - è stato risolto con la parola ebraica "Adonaj". E per il salmo "il Signore è il mio pastore", ecco un verbo nuovo: "Adonaj mi pascola". La correttezza è salva. Il ridicolo anche.
Incontro
VOCABOLARIETTO
IL LAICISMO
il laicismo non è altro che il cadavere putrescente del comunismo. La promessa radiosa del "tutto qui e subito" si è rovesciata nel "nulla ora e per sempre". Dall'utopia totalitaria si è passati a quella nichilista con il semplice cambiamento d'uso delle medesime parole d'ordine: alienazione, coscienza, progresso, diritti, liberazione, uguaglianza, questione femminile e via delirando. Niente di nuovo sotto il sole, è la solita vecchia gnosi che muta forma per sedurre gli uomini.
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L'uomo vive dei suoi problemi e muore delle sue soluzioni
Gomez Davila
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Incontro
E C O N O M I A
LE ORIGINI DELLA PRECARIETÀ
Il 4 novembre abbiamo visto cobas, comunisti e verdi scendere in piazza contro la precarietà del lavoro. Il problema della precarietà riguarda un po' tutti i paesi sviluppati quindi non è un problema della sola Italia o dell'Europa. La precarietà o la disoccupazione mascherata, ha delle cause ben precise che di solito non vengono mai affrontate. Il liberismo senza frontiere voluto dal WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) rende più spietata la concorrenza e di conseguenza l'abbassamento dei costi. In primo luogo i costi del personale. Tutti gli interventi come salario minimo, assegno di disoccupazione, ecc... costituiscono dei palliativi che non risolvono il problema e lasciano la gente nella convinzione che la situazione attuale non sia colpa di nessuno ma dell'evoluzione della situazione storica. Il comunismo è fallito perché si basava su delle virtù di solidarietà, altruismo che l'individuo ha solo in minima parte ed è finito in tirannia. Il liberismo senza freni vuole formare una società dove il profitto è l'unico obiettivo ma, senza correzioni, avremo una ristretta élite di oligarchi molto ricchi e una massa di poveri ai quali è applicato la legge del salario minimo.
Il liberismo, come teoricamente concepito, non funziona; infatti quanti interventi per aiutare le aziende vengono fatti! Un esempio per tutti è il cuneo fiscale. In una società liberista le aziende falliscono, ma non vengono assistite.
Anche il libero mercato ha bisogno di regole, e per quanto riguarda il commercio internazionale, ogni Paese deve poter realizzare una produzione ed un mercato interno che deve essere difeso, se necessario, introducendo dazi e contingentamenti. Altrimenti Paesi come India e Cina con i 2 miliardi di individui sotto pagati finiranno per mettere in ginocchio le nostre economie. Il WTO al servizio dei soli interessi delle multinazionali ci porta al disastro.
Incontro
FAR SPARIRE LE BANCONOTE
L'ABI (Associazione Bancaria Italiana) prepara una campagna contro l'uso dei contanti con la motivazione del costo di 10 miliardi l'anno per la gestione dei pagamenti. Promette incentivi per chi utilizza carte di credito. Nello stesso tempo fa balenare la possibilità di ridurre gli interessi sui mutui anche se i tassi sono in rialzo. "Bisogna avere il coraggio di cambiare" ha dichiarato il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi. Dietro ogni iniziativa proposta dall'alto vi è sempre una motivazione positiva che va a vantaggio di qualcuno e, se non si conoscono le vere finalità di certi interventi, si finisce per essere disposti ad accettare tutte le novità in nome di un auspicabile progresso. Del resto i mezzi di comunicazione tutti in mano all'élite economico-finanziaria provvedono egregia mente all'opera di convinzione.
Facciamo alcune osservazioni storiche: quando la moneta era metallica (oro o argento) aveva un valore intrinseco dato dal contenuto di metallo prezioso ed il valore dei beni era legato alla loro disponibilità. Diminuivano i beni, il prezzo saliva, in caso contrario il prezzo scendeva. Nel caso di abbondanza di disponibilità di metallo prezioso - nel '500 gli spagnoli portarono in Europa l'oro delle Americhe si aveva una svalutazione. Altro modo usato dai principi per deprezzare la moneta era quello di limare i contorni della moneta che perdendo contenuto in oro si svalutava. Comunque, complessivamente la svalutazione storica nei 1100 anni da Carlo Magno agli inizi del '900 è stata, possiamo dire, molto limitata cioè inferiore a quella di tutto il secolo XX°. La moneta metallica praticamente abbandonata e sostituita da moneta cartacea a circolazione forzosa poteva facilmente essere manipolata. Durante la II° guerra mondiale la stampa delle banconote ha prodotto una perdita di valore notevole. Per pagare lo Stato stampava moneta in quantità crescente ed il suo valore scendeva. Per la teoria quantitativa della moneta più si aumenta la circolazione monetaria, più si deprime il valore. Con una moneta a valore intrinseco questo non potrebbe accadere. Le monete auree non possono essere moltiplicate a piacimento se non si ha a disposizione l'oro da monetizzare. L'introduzione della moneta virtuale e il suo moltiplicarsi nell'uso quotidiano per tante operazioni, rende marginale l'uso del contante, ma diventa ancora più facile la sua manipolazione. La moneta diventa sempre più una semplice annotazione contabile, quindi il suo valore potrà essere regolato dalle autorità monetarie con semplici misure legali. La conseguenza sarà quella di trasferire ricchezze da piccoli e medi risparmiatori alle grandi organizzazioni finanziarie semplice mente variando il valore della moneta.
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La politica deve restare fuori dalle banche - Cesare Geronzi (Capitalia)
E' più facile che sia il contrario. La politica è al servizio dell'economia.
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Incontro
POLITICA ESTERA
CHI VUOLE LA TURCHIA IN EUROPA ?
(settanta milioni di problemi)
L'Europa ha sempre dovuto contrastare con le armi l'avanzata della Turchia verso i nostri territori. I Turchi sono un popolo che viene dal lontano oriente esattamente dai confini della Cina. A cominciare dal X secolo i Turchi hanno occupato parte del territorio che era dell'impero bizantino. Di religione islamica sono stati senza dubbio il popolo che si è più distinto nelle distruzioni per l'assoggettamento dei popoli sconfitti. Ai Turchi la responsabilità della caduta dell'Impero bizantino (1453) continuatore della civiltà greca ben superiore a quella ottomana di Maometto II. La civiltà cristiana si salvò grazie alle guerre di contenimento culminate con lo scontro di Lepanto (1571), di Vienna (1683) e di Belgrado (1688) che bloccarono le mire espansionistiche dell'Islam verso l'Europa. La Turchia aveva all'inizio del 1.900 un 10% di cristiani. A causa di scontri, contrasti, massacri (armeni), emigrazioni i cristiani sono ora ridotti allo 0,5%.
Chi vuole la Turchia nell'Unione Europea? È lecito chiederlo, visto che in Europa, e persino nella laicissima Francia, stanno emergendo - ed anzi prevalgono - le esitazioni, le cautele e le perplessità di fronte a questo ingresso. La domanda ha una risposta semplice e paradossale: a volere la Turchia in Europa sono due potenze non europee. Sono gli Stati Uniti e Israele a pretenderlo, ad esigerlo a gran voce, e spesso con arrogante brutalità padronale.
Agli USA la Turchia come parte dell'Europa serve per la politica di controllo sia dell'Europa stessa che dei centri petroliferi del Medio Oriente. Mentre Israele, avendo stretti legami con la Turchia, non vuole perdere l'alleato.
Alla Turchia interessa entrare nel vasto spazio economico chiamato "Europa", accedere al suo ricco mercato di 400 milioni di consumatori, e ai fondi miliardari che la comunità riserva ai suoi membri meno sviluppati. Le è stato promesso e la promessa ha da esser mantenuta.
La Turchia moderna nasce come Stato nazionale sulle rovine dell'Impero ottomano, con caratteristiche di un laicismo molto pronunciato. Il movimento indipendentista e fondatore - i Giovani Turchi - fu ricalcato sul modello della Giovine Italia di Mazzini: organizzazione segreta e terroristica, di stampo massonico.
Per i Giovani Turchi, il rapporto con l'ebraismo è, ancora più stretto. Costoro, i congiurati del nazionalismo turco, per lo più giovani ufficiali dell'armata ottomana, erano praticamente tutti dunmeh.
L'esistenza di questo gruppo è la più strana e paradossale fra le pagine della storia occulta, e vale la pena di raccontarla di nuovo. "Dunmeh" (in turco "apostati") erano gli ebrei seguaci di Sabbatai Zevi. Nel 1666, Sabbatai, seguito da migliaia di fedeli, prese il mare alla volta di Costantinopoli dove - annunciò - si sarebbe rivelato come Re d'Israele (e di questo mondo), strappando la corona al sultano. Prontamente arrestato dai giannizzeri, il messia fu portato al cospetto del sovrano, che lo pose di fronte alla seguente alternativa: se insisteva nelle sue pretese messianiche, avrebbe subito il martirio per decapitazione; se si convertiva all'Islam, avrebbe avuto salva la vita.
Sabbatai si convertì all'Islam. E invitò i suoi seguaci a fare altrettanto, elaborando per la sua apostasia una fantastica gnosi, che diceva in sostanza: il Messia deve gettarsi fino in fondo all'abisso del male, oltre le "porte d'impurità", per riscattare le scintille divine che vi sono prigioniere. L'apostasia diveniva dunque il "peccato che salva". E l'idea della "salvezza attraverso il peccato" costituì il centro della fede dei dunmeh, che da allora vissero una doppia vita religiosa: il venerdì alla moschea, il sabato ad officiare i loro riti ebraici ed eretici in sinagoghe nascoste all'interno delle loro case. Assunsero nomi islamici, ma ai bambini veniva imposto un "nome segreto" ebraico. E veniva loro insegnato a fingersi devoti di una fede - l'Islam - che in cuor loro dovevano spregiare come peccaminosa.
Con la fine dell I° guerra mondiale il gruppo dei Giovani Turchi finanziato e appoggiato, dall'alta finanza europea prende il potere e depone il sultano. Fu instaurata una dittatura militare, con a capo Mustafà Kemal, detto (dalla propaganda) "Ataturk", o padre dei turchi, quasi certamente un dunmeh.
Il Comitato Unione e Progresso controllava con mano di ferro ministeri, polizia, ordine pubblico. Il clero islamico fu obbligato ad usare la lingua turca, anziché l'arabo coranico, nelle predicazioni.
Il fatto è che il popolo così liberato dall'oscurantismo si produsse in sommosse, reclamando il ritorno del sultano. Bisognò spargere sangue (specie del basso clero islamico), visto che "la reazione rialzava la testa". Da quel momento, la Turchia è una "repubblica" a libertà controllata. L'onnipotente casta dei generali, insomma l'esercito, ne sorveglia occhiutamente "la fedeltà alla Costituzione", la laicità, in modo che il regime creato dai dunmeh non devii verso forme meno secolarizzate ed elitarie.
Insomma, la Turchia è governata da un colpo di Stato permanente, militare. Varrà anche la pena di notare che - come l'unità d'Italia è stata fatta da una borghesia radicale massonica contro la religione del popolo italiano - anche la Turchia è nata per mano degli stessi ceti, e contro la religione del suo popolo.
In Turchia, con il suo passato ottomano, è possibile che la laicità del partito di "ispirazione" islamica sia alquanto fragile e temporanea. Ecco perché per Israele il tempo stringe: far entrare in gran fretta la Turchia nell'alveo dell'Europa burocratica e massonica significa salvaguardare la (per loro) splendida opera dei dunmeh da ogni possibile deriva fondamentalista.
Incontro
POLITICA ESTERA
ISLAM È INCOMPATIBILE CON LA NOSTRA CIVILTÀ
Si definiscono entrambe "religioni del Libro" ma il loro rapporto con Dio è agli antipodi. la fede nella Bibbia comporta un'idea di storia, ragione e natura incompatibili con la visione del mondo insegnata dal Corano. Nell'incontrare l'Islam il Cristianesimo non deve dimenticare la propria diversità. Altrimenti rinnega se stesso e le sue radici bibliche. il Dio cristiano è chiamato Padre e ha con gli esseri umani un rapporto personale e di reciprocità.
A differenza della Bibbia, che è "ispirata" da Dio, il Corano è increato. Esso è la parola increata di Dio. L'Islam, non ha affatto bisogno della fede per credere, o, piuttosto, per constatare l'evidenza di Dio. Dio ha dato agli uomini una legge attraverso un patto unilaterale: si tratta di una legge che nulla ha in comune con quella del Sinai, che fa di Israele l'interlocutore di Dio. La legge dell'Islam è una legge esterna all'uomo che esclude in modo categorico l'imitazione di Dio. l'ascetismo è estraneo allo spirito dell'Islam. La predestinazione, come l'intende l'Islam, non è lontana dal sentimento antico del fatum. Non c'è un peccato originale; non esiste un inferno eterno, per il credente.
In fatto di tolleranza, dunque, gli Stati musulmani non possono garantire, in senso stretto, la reciprocità che pretendono dagli Stati cristiani.
Per l'Islam non esistono leggi naturali: atomi, accidenti e corpi non durano che per un istante e sono creati ad ogni istante da Dio. Non esiste una relazione di causalità tra due eventi: esistono soltanto "abitudini" di Dio.
Per i musulmani non esistono leggi fisiche: ogni cosa si regge sulle "abitudini" di Dio, tutto è sospeso tra sogno e realtà Il principio di causalità è abolito, di conseguenza tutto può accadere.
La negazione della storia. La Bibbia racconta una storia; la rivelazione procede a tappe. Dio interviene nella storia con parole e atti il cui ricordo è conservato dalla tradizione e da un libro ispirato, continua- IL Corano, invece, è increato: non esiste quindi alcun magistero interpretativo. Il senso della storia che ne deriva è quello di una ripetizione indefinita della stessa lezione.
La virtù religiosa. Essa governa la pietà, la preghiera, l'adorazione, i sacrifici e gli atti consimili. Ebbene, se si rifiuta al Corano lo status di autentica rivelazione, pare difficile evitare di definire la fede musulmana come una forma particolare di virtù religiosa.
Cristiani si rallegrano, inoltre, nel constatare l'alta considerazione di cui nel Corano godono Gesù e Maria, senza riflettere sul fatto che, rispetto ai Vangeli, quel Gesù e quella Maria hanno in comune soltanto il nome. Il Gesù del Corano è anticristiano.
Occorrerebbe espungere dal lessico cristiano contemporaneo espressioni pericolose come "le tre religioni rivelate" e persino "le tre religioni monoteistiche". La più falsa di tutte queste espressioni è "le tre religioni del Libro", perché essa non significa che l'Islam si rifà alla Bibbia, bensì che è prevista, per cristiani lo status di dhimmi, avendo salva la vita e i beni e scampando alla morte e alla schiavitù cui sono destinati i pagani.
L'uso di simili espressioni è un segno che il mondo cristiano ha idee molto confuse sull'Islam.
Con i rappresentanti del mondo islamico si può fare un dialogo politico ma non certo un dialogo di tipo religioso.
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Incontro
POLITICA ESTERA
ISLAM È INCOMPATIBILE CON LA NOSTRA CIVILTÀ
Si definiscono entrambe "religioni del Libro" ma il loro rapporto con Dio è agli antipodi. la fede nella Bibbia comporta un'idea di storia, ragione e natura incompatibili con la visione del mondo insegnata dal Corano. Nell'incontrare l'Islam il Cristianesimo non deve dimenticare la propria diversità. Altrimenti rinnega se stesso e le sue radici bibliche. il Dio cristiano è chiamato Padre e ha con gli esseri umani un rapporto personale e di reciprocità.
A differenza della Bibbia, che è "ispirata" da Dio, il Corano è increato. Esso è la parola increata di Dio. L'Islam, non ha affatto bisogno della fede per credere, o, piuttosto, per constatare l'evidenza di Dio. Dio ha dato agli uomini una legge attraverso un patto unilaterale: si tratta di una legge che nulla ha in comune con quella del Sinai, che fa di Israele l'interlocutore di Dio. La legge dell'Islam è una legge esterna all'uomo che esclude in modo categorico l'imitazione di Dio. l'ascetismo è estraneo allo spirito dell'Islam. La predestinazione, come l'intende l'Islam, non è lontana dal sentimento antico del fatum. Non c'è un peccato originale; non esiste un inferno eterno, per il credente.
In fatto di tolleranza, dunque, gli Stati musulmani non possono garantire, in senso stretto, la reciprocità che pretendono dagli Stati cristiani.
Per l'Islam non esistono leggi naturali: atomi, accidenti e corpi non durano che per un istante e sono creati ad ogni istante da Dio. Non esiste una relazione di causalità tra due eventi: esistono soltanto "abitudini" di Dio.
Per i musulmani non esistono leggi fisiche: ogni cosa si regge sulle "abitudini" di Dio, tutto è sospeso tra sogno e realtà Il principio di causalità è abolito, di conseguenza tutto può accadere.
La negazione della storia. La Bibbia racconta una storia; la rivelazione procede a tappe. Dio interviene nella storia con parole e atti il cui ricordo è conservato dalla tradizione e da un libro ispirato, continua- IL Corano, invece, è increato: non esiste quindi alcun magistero interpretativo. Il senso della storia che ne deriva è quello di una ripetizione indefinita della stessa lezione.
La virtù religiosa. Essa governa la pietà, la preghiera, l'adorazione, i sacrifici e gli atti consimili. Ebbene, se si rifiuta al Corano lo status di autentica rivelazione, pare difficile evitare di definire la fede musulmana come una forma particolare di virtù religiosa.
Cristiani si rallegrano, inoltre, nel constatare l'alta considerazione di cui nel Corano godono Gesù e Maria, senza riflettere sul fatto che, rispetto ai Vangeli, quel Gesù e quella Maria hanno in comune soltanto il nome. Il Gesù del Corano è anticristiano.
Occorrerebbe espungere dal lessico cristiano contemporaneo espressioni pericolose come "le tre religioni rivelate" e persino "le tre religioni monoteistiche". La più falsa di tutte queste espressioni è "le tre religioni del Libro", perché essa non significa che l'Islam si rifà alla Bibbia, bensì che è prevista, per cristiani lo status di dhimmi, avendo salva la vita e i beni e scampando alla morte e alla schiavitù cui sono destinati i pagani.
L'uso di simili espressioni è un segno che il mondo cristiano ha idee molto confuse sull'Islam.
Con i rappresentanti del mondo islamico si può fare un dialogo politico ma non certo un dialogo di tipo religioso.
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Incontro
LIGURIA NOSTRA
IL COMUNE DI LUMARZO
Dal Colle Caprile, valico a 450 m. sul livello del mare tra le valli Recco e Fontanabuona la strada provinciale scende in direzione di Pannesi, supera un bivio sulla destra per il Santuario di Nostra Signora del Bosco e giunge a Lumarzo nella valle alta della Fontanabuona.
Il Comune di Lumarzo ha la sede comunale in località Ferriere ed é composto da diversi nuclei abitativi più o meno grandi posizionati nel la vasta collina; oltre a Lumarzo e Ferriere fanno parte i paesi di Boasi, Campi, Cerese, Cravasco, Lagomarsino, Rossi, Tasso e Tassorello.
L'abitato di Lumarzo si é particolarmente sviluppato in questi ultimi anni, il tessuto urbano si é arricchito di nuove ville e condomini pur mantenendo ampie zone di verde ad uso giardini e coltivi, diventando un piacevole luogo di soggiorno e di villeggiatura; esso è pure abitato da giovani famiglie che hanno scelto la zona per fissare stabilmente la loro residenza abituale in quanto la località è ben collegata con Genova e la Riviera di Levante da comode strade provinciali.
Lumarzo e dintorni hanno una storia che risale all'anno 1198 quando questa località, facendo parte della contea di Lavagna, fu ceduta dalla famiglia Fieschi, proprietaria del Feudo, al libero comune di Genova diventando in seguito parte della genovese Repubblica.
Diverse sono le infrastrutture storiche e le emergenze archeologiche presenti nelle frazioni del Comune di Lumarzo, tratti di vecchie mulattiere, tracce di insediamenti tardoantico, resti di case rurali del XV°e del XVIº secolo. L'architettura religiosa interessa in particolar modo le chiese: quella di San Martino e di Santa Maria Maddalena entrambe del XVº secolo; la parrocchiale seicentesca dedicata a S. Stefano a Pannesi, il Santuario della Madonna del Bosco di stile barocco. Tale Santuario (che merita una visita) si raggiunge dalla frazione di Pannesi, amena località di villeggiatura, percorrendo una stradina, che scende in un fitto bosco per alcuni chilometri attraverso secolari piante di castagno. L'edificio sacro risalente all'anno 1640, più volte ristrutturato, é composto da tre navate divise tra loro da semplici pilastri; nel suo interno non vi sono opere di grande valore: il gruppo scultoreo raffigurante l'Apparizione di Maria situato sopra l'Altare principale è di fattura recente, mentre la statua raffigurante la Madonna della Misericordia risale all'anno 1638. Venne edificato a ricordo dell'apparizione della Vergine ad un pastore sordomuto che nella zona pascolava il suo gregge. Era l'anno 1555 quando il contadino ebbe all'improvviso la visione della Madonna che gli chiese, additando il vicino gregge il dono di un agnello e successivamente lo invitò a farsi promotore della costruzione di una chiesina sul posto.
IL giovane corse subito verso casa, raccontò a viva voce alla gente di Pannesi quanto gli era accaduto ed i presenti sentendolo parlare gridarono al miracolo e l'avvenimento si diffuse in un lampo in tutti i paesi della valle. Nei pressi del Santuario si trova una fontanella e l'acqua che zampilla è considerata l'acqua della Madonna ed è attinta con particolare devozione dai pellegrini provenienti da diverse località.
Recentemente il Comune di Lumarzo ha fatto costruire nel territorio comunale - in una zona aperta e soleggiata - una piscina pubblica che richiama, nel periodo estivo, molta gente a fare una piacevole "nuotata" in mezzo al verde della campagna. Passeggiate ed escursioni sono possibili nelle vicine colline e nei diversi boschetti della zona, da dove si può raggiungere il sovrastante Colle Caprile (m. 470) e le emergenze montane circostanti quali il monte Becco (m. 894), il monte Bado (m. 911), il monte Croce di Fò (m. 975).
FRANCO GUERRIERO
Incontro
LA BOMBA SEGRETA ALL' URANIO ARRICCHITO
Siamo a conoscenza che gli israeliani hanno usato bombe a grappolo nelle ultime 72 ore della guerra, lasciando sul terreno decine di migliaia di 'bomblets' che continuano ad uccidere civili libanesi. Da inchiesta di Rai news 24 risulta che almeno due crateri prodotte da bombe israeliane a Khiam e ad At Tiri contenevano uranio arricchito. radioattività rilevata da Chris Busby dell 'European Commitee on Radion Risk di Londra. La presenza di uranio arricchito nell'aria, nella terra, nelle acque del Libano del sud potrebbe avere conseguenze assai gravi per la popolazione locale, ma anche per le truppe multinazionali che si trovano da qualche settimana nella regione ".
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Incontro
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Su Medjugorje sono state scritte tante cose, alcune critiche altre di apprezzamento. Riportiamo qui di seguito il pensiero e la testimonianza di un uomo di sincera fede.
DEVOZIONI
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MEDJUGORJE : 1.981 / 2.006
Se dopo un quarto di secolo la gente continua a recarsi a Medjugorje, ove un gruppo di poveri villaggi abitati da famiglie cattoliche decise di erigere una grossa chiesa parrocchiale oggi divenuta "SANTUARIO MARIAN0", ci deve essere una spiegazione.
Non è stata certo l'apparizione di Maria di Nazareth un'invenzione alla quale si sono "adoperati" sei giovani "irretiti" da frati francescani di quella località per una egoistica voglia di emergere nel mare di musulmani a loro intorno.
E' storicamente provato che per 5 lunghi secoli e sino alla sconfitta alle porte di Vienna, il regno turco dominò i Balcani e soggiogò tutti i popoli, convertendoli, con la scimitarra, al suo credo. Anche la Bosnia Erzegovina era turca ed i francescani furono gli unici che restarono colà grazie ad un permesso del sultano.
I musulmani occupanti avevano "diritto di vita e di morte", sui cristiani che venivano trattati alla stregua dei "servi della gleba". Essi furono perseguitati poi dagli ustascia, dai tedeschi, dai russi e, per ultimo dai comunisti di Tito.
Tant'è vero che i frati francescani a Medjugorje, ancora oggi non vogliono assoggettarsi al "clero secolare" che vorrebbero sostituirli nel governo della parrocchia. Questa, secondo me, determina la posizione negativa della Chiesa gerarchica jugoslava (ora ridotta al vescovo di Mostar).
Il secondo motivo, dietro al quale si maschera l'approvazione o meno delle "apparizioni mariane" è il fatto che esse avvengono ancora oggi e che la Chiesa ufficiale attende che esse abbiano fine. La Madonna ha assicurato che terminata la Sua presenza, lascerà (al PODBRDO) sulla collina delle Apparizioni, un "segno visibile e permanente, ma ha anche detto: "..Non aspettate il segno!.. per molti sarà troppo tardi!"
Domenica 25 giugno 2006 si è festeggiato il 25º anno dalla prima apparizione e le cronache giornalistiche hanno registrato la presenza di oltre 100.000 persone di ogni religione, provenienti da tutti i continenti. Di italiani ne sono stati contati oltre 15.000. La S. Messa è stata celebrata da 400 sacerdoti; E' stata una straordinaria manifestazione di fede che però nei "mass-media, non è stata recensita e divulgata. Ora noi ci chiediamo: se dopo un periodo così lungo gente comune, con prevalenza di giovani, continua da tutto il mondo, ad andarvi in pellegrinaggio in modo sempre più numeroso, può essere ispirazione del demonio?
Noi dobbiamo arguire che ciò è invece opera dello "SPIRITO SANTO" il quale opera nell'intimità dei cuori smarriti di questa umanità. Che queste apparizioni durino ormai da 25 anni è quasi un "attentato alla nostra razionalità, una vera e propria provocazione, cioè una pietra d'inciampo. E' assodato che chi per la prima volta parte per andare a vedere di persona, rimane coinvolto ed è costretto a dare un giudizio che lo distingue come un 'sigillo di appartenenza".
Se dette apparizioni sono così prolungate ed i messaggi a volte ripetitivi ed insistenti significa che l'umanità si avvia verso clamorosi avvenimenti, quindi non dobbiamo assolutamente sottovalutare questi fatti, ma considerarli seriamente perché i problemi sono gravi ed urgenti. Papa Ratzinger lo ha capito e fa da cassa di risonanza ai messaggi della Madonna che Radio Maria divulga puntualmente il 25 di ogni mese. Di fronte a sconvolgimenti e minacce da parte dei terroristi la nostra umanità resta in pericolo e ne siamo tutti consapevoli.
Dal Vaticano ci giungono pressanti gli stessi inviti di Maria di pregare per la PACE E LA CONVERSIONE: sta a noi comprenderne tutta la loro gravità e regolarci in proposito.
(continua)
MARIO MARTINETTI
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KISSINGER ex segretario di Stato Usa diventa consulente del Papa per la politica estera - È sempre utile conoscere quali sono gli interessi delle lobbies ma senza uniformarsi.
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Incontro
RASSEGNA STAMPA
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HACK: LA SCIENZA È SENZA FEDI
LA STAMPA -13/9/2006 - MARGHERITA HACK DOPO LE PAROLE DEL PAPA DICHIARA:"LA SCIENZA È SENZA FEDI E SALVA L'UOMO DAL FANATISMO -
COMMENTO -
CHI CAPISCE UN HACK È BRAVO
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STACCARE LA SPINA
LA STAMPA - 3/10/2006 - PANNELLA SI PROPONE A RICHIESTA DELL'ASPIRANTE SUICIDA PIERGIORGIO WELBY DI STACCARE PERSONALMENTE LA SPINA -
COMMENTO -
PUBBLICITÀ !!!
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D'ALEMA E LA BARCA
IL SECOLO XIX - 8/10/2006 - "COMPRARSI LA BARCA NON È IMMORALE" COSì PARLÒ D'ALEMA AL SALONE NAUTICO -
COMMENTO - FORSE D'ALEMA LA BARCA L'HA GIÀ ACQUISTATA? POSSIAMO INDAGARE.
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DON VERZÈ: STACCAI LA SPINA PER LASCIAR MORIRE UN AMICO
CORRIERE DELLA SERA - 10/10/2006 - IL FONDATORE DEL SAN RAFFAELE:"ERA CATTOLICO, ME LO CHIESE LUI. COSÌ NON È EUTANASIA MA UN ATTO D'AMORE, UN GESTO CRISTIANO"-
COMMENTO -
COI TEMPI CHE CORRONO, CERTI PRETI MANAGER DOVREBBERO ANDARE A SCUOLA DI CATECHISMO
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MANOVRA GIUSTA
LA STAMPA - 21/10/2006 - DI FRONTE ALLE PROTESTE PER LA FINANZIARIA PRODI CONCLUDE:"SCONTENTA TUTTI? LA MANOVRA È GIUSTA" -
COMMENTO -
LA FORMULA DEL SUICIDIO POLITICO
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I DIRIGENTI PUBBLICI? TUTTI ASSI DA PAGARE AL MASSIMO
CORRIERE DELLA SERA 29/10/2006 - PREMI DI PRODUZIONE AL PIÙ ALTO LIVELLO -
COMMENTO -
QUANDO LA FINANZIARIA FA RIDERE
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"FORSE LA FRANZONI HA UCCISO NEL SONNO"
LA STAMPA - 10/11/2006 - SECONDO I MEDICI POTREBBE AVER AGITO "SENZA CONSAPEVOLEZZA" -
COMMENTO -
COME DIRE: "SE C'ERO DORMIVO"
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IL MINISTRO SVELA: LA STANGATA NON SERVIVA
IL GIORNALE - 21/11/2006 - PER ACCONTENTARE BRUXELLES BASTAVA
UNA MANOVRA DA 15 MILIARDI -
COMMENTO -
E LO DICE ANCHE..
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STIPENDI DA 7 MILA EURO CON I SOLDI DELLE ADOZIONI A DISTANZA
LA REPUBBLICA - 25/11/2006 - OPPEDISANO, L'AVVOCATO E IL TESORIERE DIROTTAVANO I FONDI SU CONTI E CARTE DI CREDITO -
COMMENTO -
ADOZIONI RAVVICINATE DEL PRIMO TIPO
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CASO WELBY: RICORSO AI GIUDICI PER L'EUTANASIA
CORRIERE DELLA SERA - 26/11/2006 - DICE CHE AMA LA VITA MA PROPRIO PERCHÉ L'AMO NON POSSO TIRARE AVANTI IN QUESTE CONDIZIONI -
COMMENTO -
RICORDIAMO AL SIG. WELBY CHE IL SUICIDIO È COLPA GRAVE E NELL'ALDILÀ SI FINISCE NEL GIRONE DI PIER DELLE VIGNE CHE È PEGGIO CHE STARE CON PANNELLA. COME CATTOLICI PREGHIAMO PER LA SUA ANIMA SPERANDO CHE NON FACCIA NULLA DI RADICALE.
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Incontro
LA TV DA BUTTARE
Tv la 7 - LA COMICITA' CROZZA
Si prende volgarmente in giro il Papa con una satira fallimentare non priva di vigliaccheria.
È stato detto che quello anticattolico è l'unico pregiudizio ancora tollerabile. Una di queste satire particolarmente indicativa, è dato riscontrare in alcuni programmi televisivi di livello bassino e di pesante volgarità, con fallimentari pretese di ironia, che sembrano sorprendentemente mirare al basso anziché all'alto, nel tentativo continuo di ridicolizzare figure e persone care al mondo cattolico. Tra queste, con ripetuta insistenza, la persona stessa del Papa.
Si tratta di comportamenti che vanno ben al di là dei limiti di una legittima manifestazione del pensiero, anche fortemente critica, e che oggettivamente si presentano come espressioni altamente offensive.
Un primo dato obiettivo riguarda le caratteristiche del comportamento censurato che, non senza una certa dose di vigliaccheria, prende di mira solo la religione cattolica e persone che ne sono rappresentative. Nel caso specifico le espressioni irridenti ed oltraggiose sono rivolte a chi per altezza morale non intende difendersi e per ragioni istituzionali non può difendersi.
da AVVENIRE 12/11/2006
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COMMENTO - Non possiamo che condividere le osservazioni del giornale. Certi spettacoli di bassa lega vanno denunciati una sola volta e poi abbandonati al cattivo gusto dei guardoni.
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IL PADRE DELLE SPOSE
RaiUNO con il sceneggiato "Il padre delle spose" interpretato da Lino Banfi ha con il solito lacrimevole racconto reso banale il matrimonio omosessuale e fatto indirettamente pubblicità. Mons. Negri dice:"Bisogna per forza dire che l'omosessualità è migliore dell'eterosessualità?". Un sito cattolico che criticava la trasmissione lesbo è stato oscurato dai pirati informatici. Noi non facciamo discriminazioni, ma consultiamo i libri di psichiatria dei proff. F. Giberti e R. Rossi per capire meglio il problema.
Dalla Rai non ci aspettiamo molto, ma almeno non usi i nostri soldi del canone per certi prodotti.
Incontro